Colloqui finali: come farli?

Costruiamo il viaggio 0-6

Insegnanti che si raccontano

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

DUE PERCORSI A PARTIRE DAI BAMBINI

Maurizia Butturini ed Elena Fascinelli fanno parte del gruppo Ricerca azione equipe pedagogica FISM (VR)

1. I SASSI

Osserviamo che i bambini giocano con i sassi in cortile, sia in modo costruttivo che simbolico: raccolgono, selezionano, allineano, ammucchiano, lanciano, scambiano, costruiscono tane, grotte, recinti&hellip; Costruiamo un percorso di ricerca sui sassi?

Ecco una mappa di sviluppo possibile:

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	<li>creiamo un museo dei sassi per osservarli, sassi di fiume, di mare, di montagna e raccolti in altri luoghi, sassi preziosi, sassi di forma, colore, peso diversi da classificare;</li>
	<li>facciamo giochi di manipolazione, costruzioni immaginarie, pittura e altre elaborazioni creative, lettura di libri e poesie, invenzione di storie&hellip;</li>
</ul>

Analizziamo nel gruppo di lavoro il nostro modo di progettare e di gestire le esperienze con un atteggiamento disponibile al cambiamento:

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2. UN PAESE PER GIOCARE

A partire dalla ricerca spontanea dei bambini che vogliono una tana o provano a realizzare delle case con materiali occasionali, passiamo alla progettazione e realizzazione di un paese in sezione con pi&ugrave; case/tane, acquisite con l&rsquo;aiuto delle famiglie (una tenda, un igloo, un grande scatolone&hellip;).

Poi, costruiamo strade di collegamento tra le case e una piazza comune, scegliamo criteri e regole di gioco, lasciamo tempo al gioco libero organizzato e riorganizzato dai bambini con gruppetti-famiglie che abitano le case, si incontrano, imparano la convivenza e si divertono.

Dopo un mese in sezione il paese pu&ograve; trasferirsi all&rsquo;esterno con una nuova progettazione e modifiche ad hoc&hellip; e il gioco continua.

<ul>
	<li>Qual &egrave; lo stile educativo che ci appartiene?</li>
	<li>Come organizziamo le esperienze e quali tipologie sono presenti nel quotidiano e nel corso del tempo?</li>
	<li>Quale spazio hanno i bambini per seguire i propri interessi?</li>
	<li>Quello che esprimono e chiedono come viene accolto, ampliato, elaborato insieme?</li>
	<li>Quante attivit&agrave; sono gi&agrave; pensate da noi e quanto tempo invece &egrave; lasciato all&rsquo;esplorazione, alla scoperta da parte dei bambini?</li>
	<li>Come ci accorgiamo dei processi che si attivano nel gioco e dei quali non possiamo prevedere del tutto i tempi e gli esiti?</li>
	<li>Quante delle nostre proposte sono esecutive e costrittive?</li>
</ul>

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PROGETTIAMO A PARTIRE DAI BAMBINI

ALCUNE DOMANDE PER COMINCIARE

Se decidiamo di modulare diversamente la nostra progettualit&agrave; a partire da bambine e bambini, ecco alcuni spunti.

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&bull; Ascoltare e osservare: la progettazione emerge dall&rsquo;ascolto e dallo sguardo che accoglie quello che i bambini fanno e dicono nei diversi contesti di esperienza e di vita educativa. Il nostro ascolto deve essere attento, discreto, sensibile, capace di aspettare che ognuno si manifesti nel proprio essere, nella relazione con gli altri e l&rsquo;ambiente, e in grado di cogliere percorsi e processi che nascono dal fare dei bambini. Ascoltiamo con empatia, senza fretta e senza giudicare, questo &egrave; gi&agrave; un intervento fondamentale per conoscere e poi agire in sintonia con i bambini.

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&bull; Dare tempo e offrire occasioni con spazi, materiali e situazioni ludiche, perch&eacute; ognuno racconti di s&eacute;, con il corpo e con le azioni, con le scelte che compie e con i linguaggi che ha. Predisporre quindi contesti nei quali i bambini possano scegliere di avventurarsi, in base ai loro interessi, con la libert&agrave; di decidere e con la possibilit&agrave; di scoprire le proprie potenzialit&agrave; e caratteristiche.

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&bull; Porsi come figura che rassicura e incoraggia, che d&agrave; sicurezza; siamo presenti nella relazione, stiamo in silenzio e in disparte lasciando agire i bambini, ma dedichiamo molto tempo anche al dialogo, durante le esperienze se serve e dopo le loro esplorazioni e ricerche.

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&bull; Raccogliere le idee e le intuizioni dei bambini: potenzialmente potremmo riconoscere una quantit&agrave; di stimoli ogni giorno, degni di interesse. Il nostro compito &egrave; dare attenzione e valore a tutti, ma anche riuscire a comprendere e selezionare quelle tracce che rendono possibile &shy;creare&shy; insieme ai bambini percorsi evolutivi di ricerca e di elaborazione dell&rsquo;esperienza. Dall&rsquo;idea scelta ricaviamo una sorta di mappa con ipotesi di sviluppo, da condividere tra adulti e con i bambini.

Da questi primi passi prendono avvio percorsi di co-costruzione nei quali siamo tutti attivi e impegnati: i bambini a continuare la loro ricerca, noi ad accompagnarli senza tradire la metodologia del dialogo, del confronto, della negoziazione, ma ben attenti a riconoscere le competenze in gioco, a rilanciare, a riprendere i fili, a documentare, a riflettere insieme per cambiare lo sguardo su quello che ci circonda, su quanto viviamo e incontriamo e su noi stessi.

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Non tutti devono imparare le stesse cose o essere indotti ad apprendere allo stesso modo.

Immaginiamo come pensare e praticare una progettualit&agrave; aperta, flessibile, non precostituita, che possa intrecciare le idee e le intenzioni degli adulti con i desideri, gli interessi e le proposte di bambine e bambini.

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Il punto di partenza: i bambini

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