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La didattica laboratoriale in classe

Facciamo un esempio: come far funzionare al meglio dentro le classi le idee delle STEM? Proviamo a rispondere, proponendo un&rsquo;immagine a quattro dimensioni, formata dal modo in cui: 
&nbsp;

1. gli alunni apprendono saperi e processi metacognitivi;

2. gli alunni si attivano/coinvolgono/motivano;

3. le metodologie didattiche incontrano gli strumenti;&nbsp;

4. i luoghi per l&rsquo;apprendimento sono organizzati per la generativit&agrave;. 
&nbsp;

L&rsquo;immagine che si produce &egrave; vicina all&rsquo;idea di laboratorio, in cui coesistono:

&bull; principio;

&bull; metodo;

&bull; attivit&agrave;;

&bull; intelligenze;

&bull; abiti mentali;

&bull; co-disciplinariet&agrave;. 
&nbsp;

Il principio secondo cui il laboratorio &egrave; una modalit&agrave; didattica grazie alla quale fare esperienze e sviluppare idee poggia su 2 pilastri:&nbsp;

&bull; la comprensione dei saperi;

&bull;la trasformazione di fatti e principi in progetti e artefatti che sviluppano idee e applicazioni nella vita reale.

Il laboratorio diviene quindi il luogo dove le sequenze per costruire (coding), creare (making) e indagare (tinkering) dipendono dalle pluralit&agrave; e dalle eterogeneit&agrave; di percorsi e proposte (vedi Tabella 1).

In questo modo, oltre al luogo dell&#39;apprendere facendo, il laboratorio &egrave; luogo dell&#39;imparare a pensare (in modo riflessivo), in un contesto di relazioni con oggetti e saperi e di lavoro con gli altri.&nbsp;

Nel progettare il laboratorio come contesto per apprendere &egrave; necessario considerare:

<ul>
	<li>che le competenze si formano e sviluppano in contesti nei quali gli alunni sono coinvolti in attivit&agrave; dotate di senso profondo e che li motivano;</li>
</ul>

<ul>
	<li>il bilancio tra quanto si intende raggiungere e quanto si ha, da soli e in gruppo;</li>
</ul>

<ul>
	<li>l&#39;alta motivazione all&#39;apprendere e la percezione dell&#39;autodeterminazione, cos&igrave; come il sentirsi capaci di portare a termine i compiti affidati.</li>
</ul>

L&rsquo;idea pedagogica del laboratorio di John Dewey interpretava il luogo come strumento educativo significativo, cos&igrave; che potesse esprimere una comunit&agrave; di professioni all&rsquo;opera con il metodo scientifico. 
Una scuola laboratorio diffuso per imparare la citt&agrave;, imparare a imparare, vivere i luoghi in un continuum di eventi non-formali, come descritto da Franco Frabboni. 
Laboratorio come cerniera, luogo di raccordo e apprendimento dei plurali formativi formali e non-formali; laboratorio come metodo, attraverso il quale apprendere ad attualizzare, partecipare, applicare le informazioni e le conoscenze, per generare innovazione. Anche per la ricerca educativa attuale, la condizione richiesta per l&rsquo;apprendimento &egrave; il ricorso a metodi attivi nei quali la ricerca, la riflessione, l&rsquo;utilizzo delle informazioni permetta di ricostruire o inventare conoscenze.

Attraverso l&rsquo;utilizzo di metodi attivi gli allievi sono posti nella condizione di sperimentare procedure, confrontarsi con le difficolt&agrave; ed elaborare propri meccanismi di organizzazione della conoscenza. 
Attraverso l&rsquo;esperienza diretta, con i problemi posti dalla rielaborazione delle informazioni e di alcune possibili applicazioni, gli allievi interiorizzano procedure. Analogamente, i metodi attivi richiedono agli allievi di essere in relazione con gli altri componenti del gruppo o della classe, richiedendo modalit&agrave; specifiche di organizzazione degli spazi.

Il laboratorio, insomma, viene da lontano: oltre le discipline, &egrave; un&rsquo;idea, un metodo, un contesto di apprendimento informale&hellip; per pensare, immaginare, progettare, creare, imparare. Il laboratorio &egrave; un qualcosa che pervade la vita delle classi e della scuola, non solo &ldquo;dell&rsquo;aula laboratorio&rdquo;.

Progettare i laboratori: da dove partire?

Le premesse da considerare per impostare una didattica laboratoriale sono finalizzate a proporre ambienti didattici:

&bull; attivi, dove l&rsquo;enfasi &egrave; posta sulla necessit&agrave; di operare direttamente per risolvere problemi o produrre nuova conoscenza;

&bull; riflessivi, poich&eacute; viene chiesto di operare per costruire consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, di elaborare personali accessi a un vasto repertorio di strategie cognitive e metacognitive;

&bull; cooperativi, in quanto il bisogno di affrontare compiti complessi promuove un&rsquo;atmosfera di responsabilit&agrave; collettiva e individuale, un senso di identit&agrave; personale e di gruppo, una disseminazione di saperi e competenze;

&bull; solidi, in quanto viene continuamente richiesto di apprendere, negoziare, argomentare, condividere e realizzare artefatti che sono mostrati ad altri.

&bull; Ellerani, P. (2025). Metodologie innovative per la didattica. Firenze: Giunti EDU

Il laboratorio, un luogo per imparare | GIUNTI EDU

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