Un nido di merli e altri incontri: c’è vita sulla piattaforma

Continuare ad aprire le porte dell’aula e a portare il mondo in classe: è questo il senso di un’esperienza di scuola a distanza aperta e resa viva dagli incontri

di Anna Maria Latrofa03 giugno 20206 minuti di lettura
Un nido di merli e altri incontri: c’è vita sulla piattaforma | Giunti Scuola
All’inizio del tempo distante ho proposto ai bambini di scriversi delle lettere per condividere emozioni, sentimenti e pensieri rispetto all’esperienza che stavano vivendo. Ma lo scambio interpersonale non bastava, mancava il gruppo, la condivisione delle idee con i compagni di classe. Dopo un po’ i bambini sembravano stanchi di guardare se stessi e di guardarsi intorno nel chiuso delle quattro mura . Allora abbiamo pensato di portare   pezzetti di vita nelle lezioni online . Siamo partiti cominciando con la condivisione dei video, girati dalla collega Giovanna, di un nido di merli che gli uccelli avevano edificato sulla terrazza della sua casa. I bambini hanno ascoltato e guardato con interesse, seguito la storia della piccola famiglia pennuta; hanno fatto domande e hanno scritto moltissimo. Sembrava di essere di nuovo a scuola.
 

Portare il mondo nelle video lezioni

A partire da questa esperienza, così bella e vicina che ha tanto entusiasmato i ragazzi, abbiamo ricominciato ad alimentare la curiosità e l’apertura nella classe. Ritrovato il coinvolgimento di tutti gli alunni, ho pensato di riaprire la porta dell’aula per fare entrare ospiti che portavano il mondo in classe. Ho invitato su Zoom due amici: Danila e Massimo Nicolai della comunità di Villapizzone, una comunità di solidarietà che si trova vicino alla nostra scuola, che i bambini conoscono ma di cui non sanno la storia e le finalità. Un incontro importante per i bambini, per scoprire il valore della solidarietà attraverso testimoni attivi.

Oggi, ho scoperto insieme con i miei compagni e le maestre una storia stupenda sulla comunità di Villapizzone che si trova vicino alla nostra scuola. Nel giardino di Villapizzone, dove abitano Danila e Massimo, c’è una casa molto più bella e grande rispetto a quelle dove abitiamo noi… Nella loro casa le porte sono sempre aperte per tutte le persone del mondo. Quello che conta per loro è stare uniti come una famiglia. Ci sono tante persone che mangiano e dormono da loro e piano piano così diventano amici. A volte essere ricchi non vuol dire niente, è più forte l’amicizia… Ting Ting

In questa comunità si accolgono tutte le persone che hanno bisogno di aiuto, che non hanno una casa, che non hanno un lavoro o semplicemente che hanno bisogno di parlare perché sono da sole.

Nella grande casa di Villapizzone vivono al momento sei famiglie, sono in tutto 45 persone che hanno deciso di avere tutte lo stesso stipendio, chi guadagna di più offre il denaro e lo mette in una cassa comune e chi guadagna di meno prende quello che gli serve per avere uno stipendio uguale agli altri… La loro storia è stata molto interessante per me, perché non sapevo che facessero così tante cose. La cosa che mi ha colpito di più è che ospitano tutte le persone. Anche se non sono loro amici o parenti, alla fine fanno comunque amicizia e diventano come una grande famiglia. Per me Massimo e Danila sono come degli angeli. Chiara

 

Un incontro speciale

Dopo questo incontro, sono stati gli stessi alunni a chiedermi di invitare nella nostra classe a distanza l’amico Matteo Nassigh con cui avremmo dovuto fare un laboratorio sulla diversità, se la pandemia non ci avesse bloccati a casa. Matteo Nassigh è il presidente di un’associazione milanese impegnata nella sensibilizzazione e nella costruzione di una nuova visione dell’universo” disabilità.” Gli amici di questa associazione hanno condiviso con noi durante tutto il periodo del blocco da coronavirus, storie, libri, laboratori manuali, inviandoci ogni settimana stimoli educativi nuovi e interessanti.

I bambini però volevano conoscere Matteo e mi hanno chiesto di invitarlo durante una video lezione, cosa che ho fatto volentieri perché ho colto nei bambini un reale interesse.

Disegno di Angela

 

Matteo ha sprigionato   nella nostra classe virtuale un’energia nuova, esplosiva, altamente educativa. E’ stato un incontro che ha dato vigore al nostro modo di fare e di essere scuola. Matteo ci ha aiutato a comprendere il valore della diversità attraverso la sua testimonianza.

Ciao bambini, io non parlo, ma scrivo in fretta, perché ho molti pensieri in testa e ho fretta di dirli tutti. Sono disabile. Le persone disabili non sono poverini, sono persone che hanno una loro univocità. Persone uniche, come lo siamo tutti. Tutti noi siamo unici e speciali. Le persone disabili sono uniche e speciali come siete voi. Ognuno di voi è unico. E’ un capolavoro, non c’è uno uguale all’altro. Siamo diversi…

Tutti hanno delle abilità. Solo che alcuni hanno le abilità del cuore e non della mente. Ci sono persone che sembrano normali, ma sono disabili nel cuore. Persone che sembrano disabili, sono invece molto abili nel cuore… Siate sempre voi stessi.

 

Disegno di Jovana

 

Le parole di Matteo erano vive, coinvolgenti e i bambini lo hanno percepito e gli hanno creduto. Tutti eravamo commossi. C’è stato anche il tempo di ascoltare un suo rap per il tempo del coronavirus e di visitare la Casa Gialla dove si svolgono i laboratori dell’Associazione.  Dopo il saluto, ogni bambino gli ha scritto una lettera.

Caro Matteo, é stato un vero piacere conoscerti. Oggi insieme a te ho imparato tantissime cose, le parole che hai detto mi hanno toccato il cuore. Quando eravamo a scuola la maestra ci aveva parlato un po' di te. Aveva detto che tu sei speciale, che fai sempre ridere i bambini e che sei molto simpatico, oggi che ti ho conosciuto le ho dato ragione. Sai, anche mio zio era disabile di fisico, ma era sano di cuore, come te… Hayrunnisa

 

…Io sono Abdel, quando ti ho visto sono rimasto sorpreso dal   tuo modo di parlare con la tavoletta. Tu ci hai detto una cosa importante: tutti siamo diversi e speciali. Io sono d'accordo con te. Tu sei bravo a scrivere le canzoni, mi è piaciuto il tuo rap. Abdel N

 

…tu sei la persona più intelligente e altruista che abbia mai conosciuto. Mi hai cambiato la vita. Io volevo essere come altri miei amici, perché sono molto bravi e gentili, ma grazie a te ho capito che io sono quello che sono e posso cambiare, non diventando come i miei amici, ma diventando bravo in un altro modo. Io da grande vorrei venire alla Casa Gialla per aiutarti Pietro

E la forza di una scuola aperta al mondo e alla vita si è affermata nonostante tutte le difficoltà   vissute in questo anno scolastico.

 
 
 
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