Scuola dell'infanzia di dicembre: Metodologie per una scuola di tutte e tutti

Scuola dell'infanzia di gennaio: Esperienze immersive per la scuola dell'infanzia

Scuola dell'infanzia di febbraio: In dialogo con le famiglie

Didattica continua... | Il giovedì della scuola dell'infanzia

La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

Natura in versi

Che cosa serve Torcia e nastro adesivo. Come si gioca <ul><li>Sfruttando le giornate più buie, chiudiamo le tende. Di fronte a un muro bianco (o a un lenzuolo bianco sulla parete) formiamo un semicerchio di tappetini. A circa un metro dalla parete sistemiamo una seggiolina. </li><li>Mettiamo del nastro adesivo (meglio se fluorescente) nel punto in cui un bambino non può essere visto da tutti gli altri e può fare ombra con il suo corpo sulla parete bianca grazie al fascio di luce della nostra torcia (anche dello smartphone). </li><li>Invitiamo i bambini a sedersi sui tappetini e uno sulla seggiolina in prossimità del muro. Accendiamo la torcia e spegniamo le luci. In silenzio, invitiamo un bambino alla volta ad andare sul punto predisposto con lo scotch per fare la sua ombra, mentre chi vuol provare a indovinare si alza e va a sedersi sulla seggiolina (poi ritorna al suo posto). </li><li>Nella ricerca di varianti, consideriamo anche quella di andare all’aperto. </li></ul>

Giochiamo: ballo dei cerchi

Che cosa serve
 
 


 Cerchi ginnici e musica.
 


 


 
 Come si gioca
 
 

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 Disponiamoci ai lati di un ampio spazio, lasciando libera la parte centrale. Con una conta designiamo una coppia di bambini, consegniamo loro un cerchio e invitiamoli a tenerlo
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Che cosa serve Cerchi ginnici e musica. Come si gioca Disponiamoci ai lati di un ampio spazio, lasciando libera la parte centrale. Con una conta designiamo una coppia di bambini, consegniamo loro un cerchio e invitiamoli a tenerlo con le mani stando l’uno di fronte all’altro. Facciamo ascoltare una musica allegra, con un ritmo ben scandito e con diverse variazioni (per esempio la Marcia di Radetzky di Johann Strauss), dicendo che ci si può muovere e ballare insieme, ma senza staccare le mani dal cerchio. Fermiamo la musica in uno dei punti in cui termina una frase musicale e invitiamo al ballo altri due bambini con un nuovo cerchio. Continuiamo fin quando tutti non sono entrati nel ballo. Se i bambini sono in numero dispari, prendiamo un cerchio più grande per formare un terzetto. Osserviamo che cosa avviene sia quando i bambini ballano e sia quando si ferma la musica: cerchiamo di cogliere la giocosità dei bambini, per poi rilanciare le loro “variazioni sul tema”. Ogni volta che stiamo per riavviare la musica, possiamo dare nuove indicazioni: – restate fermi sul posto e fate un tira e molla con il cerchio; – giratevi per tenere il cerchio con le mani dietro la schiena e muovetevi nello spazio a disposizione; – appoggiate il cerchio per terra, cambiate cerchio e compagno di gioco; In un secondo momento proponiamo il ballo senza interrompere la musica, ma dando le indicazioni nel passaggio da una frase musicale all’altra.

Che cosa serve Cerchi ginnici e musica. Come si gioca <ul><li>Disponiamoci ai lati di un ampio spazio, lasciando libera la parte centrale. Con una conta designiamo una coppia di bambini, consegniamo loro un cerchio e invitiamoli a tenerlo con le mani stando l’uno di fronte all’altro. </li><li>Facciamo ascoltare una musica allegra, con un ritmo ben scandito e con diverse variazioni (per esempio la Marcia di Radetzky di Johann Strauss), dicendo che ci si può muovere e ballare insieme, ma senza staccare le mani dal cerchio. </li><li>Fermiamo la musica in uno dei punti in cui termina una frase musicale e invitiamo al ballo altri due bambini con un nuovo cerchio. Continuiamo fin quando tutti non sono entrati nel ballo. Se i bambini sono in numero dispari, prendiamo un cerchio più grande per formare un terzetto. </li><li>Osserviamo che cosa avviene sia quando i bambini ballano e sia quando si ferma la musica: cerchiamo di cogliere la giocosità dei bambini, per poi rilanciare le loro “variazioni sul tema”. Ogni volta che stiamo per riavviare la musica, possiamo dare nuove indicazioni: – restate fermi sul posto e fate un tira e molla con il cerchio; – giratevi per tenere il cerchio con le mani dietro la schiena e muovetevi nello spazio a disposizione; – appoggiate il cerchio per terra, cambiate cerchio e compagno di gioco; </li><li>In un secondo momento proponiamo il ballo senza interrompere la musica, ma dando le indicazioni nel passaggio da una frase musicale all’altra. </li></ul>

Che cosa serve Dieci tubi di cartone, dei cestini, palline realizzate con fogli di giornale avvolti nello scotch. Come si gioca <ul><li>Con una conta decidiamo chi saranno i guardiani del castello. Spieghiamo il gioco mentre disponiamo i tubi di cartone al centro dello spazio a disposizione: “c’era una volta un castello, che veniva continuamente attaccato”. </li><li>Invitiamo i guardiani a disporsi intorno al castello fatto con i tubi: “i guardiani passavano le loro giornate a difendere il castello”. </li><li>Disponiamo un po’ di sedie intorno al castello a circa 2 metri dai tubi. Invitiamo un bambino alla volta a mettersi dietro una di queste sedie e diamo a ciascuno un cestino con dieci palline di carta. </li><li>Poi, continuiamo a raccontare le regole: “il castello veniva continuamente attaccato...”. Invitiamo i bambini a far rotolare la pallina sul pavimento “...per buttare giù tutte le torri del castello!”. Precisiamo che le palline non vanno lanciate e non ci si può spostare dalla sedia. I guardiani devono intercettare le palline per fermarle prima che arrivino ai tubi. </li><li>Il gioco termina quando sono cadute tutte le torri del castello oppure quando sono finite le palline. </li><li>Di volta in volta introduciamo delle varianti cambiando: il numero di tubi e di palline; la distanza da cui attaccare il castello; la grandezza dei tubi e delle palline; la posizione delle sedie in modo da metterle non equidistanti dal castello; il numero di guardiani e di chi attacca il castello. </li></ul>

Gioco e... inclusione

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