La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

Risposta Ho perso la pecorella logì e logià. [2 volte] Domanda E dove l’avete persa? Logì e logià. [2 volte] R. L’ho persa... (dire un luogo a piacere: in giardino, per la strada...) logì e logià. [2 volte] D. E che capelli aveva? Logì e logià. [2 volte] R. Aveva i capelli... (dire il colore dei capelli, la lunghezza...) logì e logià. [2 volte] D. E che scarpe aveva? Logì e logià. [2 volte] R. Aveva le scarpe... (dire il colore delle scarpe, la tipologia...) logì e logià. [2 volte] D. E come si chiamava? Logì e logià. [2 volte] R. Si chiamava... (dire il nome della persona segreta) logì e logià. [2 volte]

Per i più piccoli: toppine

Per tutti: giochi di scelta cooperativa

Per i più grandi: ho perso la pecorella

Sosteniamo i bambini a ragionare insieme e a raccogliere i dati necessari per individuare chi potrebbe essere il bambino da scoprire. Come si fa<ul><li>Raggiungiamo uno spazio ampio (come il giardino), formiamo un piccolo cerchio di bambini e disponiamoci al centro. Diciamo che abbiamo pensato a un bambino: “Ma non vi dico chi è! Dovete scoprirlo! Come? Vi darò qualche indizio... cantando”.</li><li>Per avviare il gioco cantiamo la prima parte di “Ho perso la pecorella...”, poi invitiamo i bambini in cerchio a cantare la seconda parte. Continuiamo con questo botta e risposta, dove chi è in cerchio canta sempre la strofa con la domanda.</li><li>Garantiamo un tempo calmo per far sì che ognuno possa esprimere il proprio pensiero: “È Francesca perché ha i capelli lunghi, le scarpe con i lacci…”.</li><li>Quando è chiara la dinamica del gioco invitiamo i bambini a camminare in cerchio quando si canta e a stare fermi quando non si canta.</li></ul>

Osserviamo come pensano i bambini in una situazione di gioco libero utilizzando piccole toppe di diverso colore, forma e grandezza. Come si fa<ul><li>Ritagliamo quadrati, cerchi e triangoli piccoli, medi, grandi da pezzi di pannolenci di tre colori diversi. Su una parete predisponiamo un metro quadrato di pannolenci nero, in modo che sia ben teso, e mettiamo accanto un tavolino con i ritagli ben visibili e tre piccoli cestini.</li><li>Aspettiamo di vedere che cosa succede e interveniamo solo su richiesta per sostenere le intuizioni e le ipotesi dei bambini.</li><li>Una scoperta che può avvenire è che le diverse forme colorate restano attaccate (in verticale) sul pannolenci nero, come avviene con le lavagne magnetiche: avvicinando le diverse forme di pannolenci alcuni bambini faranno combinazioni a caso, cromatiche... così come realizzeranno case, alberi, facce... ognuno secondo una propria logica.</li><li>Possiamo notare che i bambini potrebbero mettere insieme: – i ritagli che vanno dal più grande al più piccolo e viceversa; – i ritagli dello stesso colore, della stessa forma, della stessa grandezza; – i ritagli che piacciono di più.</li><li>Dialoghiamo sui criteri matematici che hanno messo in gioco nel mettere insieme i materiali a disposizione: ascoltiamo le loro logiche e facciamo in modo che possano diventare un’occasione per inventare giochi a piccoli gruppi.</li><li>In un secondo momento aggiungiamo un ritaglio dalla forma irregolare e di un colore diverso da quelli già utilizzati, poi aggiungiamo un quadrato piccolo, un triangolo medio e un cerchio grande di pannolenci nero.</li><li>Divertiamoci a giocare sulle combinazioni in attesa che i bambini ne trovino altre ancora.</li></ul>

Riflettiamo insieme sui pensieri che portano a fare una mossa per raggiungere un obiettivo comune. Il piccolo piastrellista<ul><li>Procuriamoci un coperchio di una scatola da scarpe e un dado con le facce di diverso colore. Dal pannolenci di cinque colori corrispondenti a quelli del dado ritagliamo delle figure geometriche regolari (triangoli, quadrati, rombi, rettangoli…).</li><li>Il gioco, da fare in tre, consiste nel lanciare a turno il dado, scegliere una figura del colore uscito e posizionarla all’interno del coperchio di cartone. Quando esce il jolly, ovvero il colore che non corrisponde a quello delle figure geometriche, si può posizionare una figura a piacere oppure spostarne una già posizionata.</li><li>Lo scopo del gioco è riuscire insieme a piastrellare tutta la superficie a disposizione.</li></ul> Il grande piastrellista<ul><li>Procuriamoci tanti coperchi di scatole da scarpe e scegliamo una zona delimitata (un tappeto quadrato o rettangolare, sul pavimento…) per giocare in piccolo gruppo.</li><li>Invitiamo i bambini a: “Riempire tutto lo spazio a disposizione posizionando a turno un coperchio di cartone. Una volta iniziato il gioco si può decidere se spostarne uno già disposto oppure aggiungerne un altro”.</li></ul>

Osserviamo come pensano i bambini in una situazione di gioco libero utilizzando piccole toppe di diverso colore, forma e grandezza.


 


 
 Come si fa
 

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 Ritagliamo quadrati, cerchi e triangoli piccoli, medi, grandi da pezzi di pannolenci di tre colori diversi. Su una parete predisponiamo un metro quadrato di pannolenci nero, in modo che sia ben teso, e mettiamo accanto un tavolino con i ritagli ben visibili e tre piccoli cestini.
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 Aspettiamo di vedere che cosa succede e interveniamo solo su richiesta per sostenere le intuizioni e le ipotesi dei bambini.
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 Una scoperta che può avvenire è che le diverse forme colorate restano atta
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Osserviamo come pensano i bambini in una situazione di gioco libero utilizzando piccole toppe di diverso colore, forma e grandezza.Come si faRitagliamo quadrati, cerchi e triangoli piccoli, medi, grandi da pezzi di pannolenci di tre colori diversi. Su una parete predisponiamo un metro quadrato di pannolenci nero, in modo che sia ben teso, e mettiamo accanto un tavolino con i ritagli ben visibili e tre piccoli cestini.Aspettiamo di vedere che cosa succede e interveniamo solo su richiesta per sostenere le intuizioni e le ipotesi dei bambini.Una scoperta che può avvenire è che le diverse forme colorate restano attaccate (in verticale) sul pannolenci nero, come avviene con le lavagne magnetiche: avvicinando le diverse forme di pannolenci alcuni bambini faranno combinazioni a caso, cromatiche... così come realizzeranno case, alberi, facce... ognuno secondo una propria logica.Possiamo notare che i bambini potrebbero mettere insieme:– i ritagli che vanno dal più grande al più piccolo e viceversa;– i ritagli dello stesso colore, della stessa forma, della stessa grandezza;– i ritagli che piacciono di più.Dialoghiamo sui criteri matematici che hanno messo in gioco nel mettere insieme i materiali a disposizione: ascoltiamo le loro logiche e facciamo in modo che possano diventare un’occasione per inventare giochi a piccoli gruppi.In un secondo momento aggiungiamo un ritaglio dalla forma irregolare e di un colore diverso da quelli già utilizzati, poi aggiungiamo un quadrato piccolo, un triangolo medio e un cerchio grande di pannolenci nero.Divertiamoci a giocare sulle combinazioni in attesa che i bambini ne trovino altre ancora.

Giocare con... le il-logiche

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