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Psicologia e scuola di Novembre-Dicembre: la scuola è #cittadinanza

Impariamo a rilassarci

Ad alta voce

Tutti insieme nel gruppo classe

The Fisherman’s Diary (Il diario del pescatore) di Enah Johnscott Camerun (2020)

Vincitore come Miglior sceneggiatura e Miglior giovane attrice agli African Movie Academy Award 2020 e selezionato agli Academy Awards e agli Oscar 2021, il film di Johnscott ci porta in un piccolo villaggio di pescatori del Camerun per mostrarci una cultura che nega il diritto all’istruzione e all’autodeterminazione e donne che si battono con coraggio e determinazione per conoscere, studiare, decidere della propria vita.Ekah ha 12 anni e trascorre le sue giornate aiutando il padre pescatore Solomon, che adora e di cui si occupa con dedizione, nella vendita dei pesci e gestendo le incombenze domestiche. È curiosa, attenta e perspicace e, ogni volta che porta il pesce alla maestra, osserva incantata le attività che lei fa svolgere agli allievi. In quel villaggio vi è l’idea radicata che chi studia è “pigro” e resterà povero; in più, se lo fa una ragazza è una sciagura per la famiglia e l’intera comunità. Solomon lo sa bene: sua moglie ha studiato da adulta per migliorare la loro situazione economica, ma l’istruzione l’ha resa “pazza”, unica spiegazione che l’uomo ha saputo darsi per l’abbandono e la distruzione di tutto ciò in cui credeva. E così, quando Ekah gli racconta delle belle cose che fanno a scuola, la sgrida e la riporta ai suoi doveri.Ma Ekah è attratta fatalmente da quel mondo, e trovare tra i libri della madre un foglio con le parole di Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del premio Nobel per la Pace, impegnata nella lotta per i diritti civili e per il diritto all’istruzione di tutte le ragazze, pungola il suo desiderio di conoscere. Sorpresa dalla maestra mentre tenta di decifrare quei segni, inizia a chiedere, e poi a implorare, di imparare. Ma non può, il padre non vuole. Eppure il suo bisogno è più forte di ogni divieto, comincia a spiare le lezioni e poi a studiare di nascosto la sera a casa della maestra. Impara in fretta, è avida di conoscenza, diventa in breve tempo la migliore allieva, tanto che la maestra prova a farla ammettere al prestigioso concorso a cui la scuola partecipa. Ma non può e il padre, furioso per la ribellione, accetta di darla in sposa allo strozzino del paese, sperando così di domarla.

La maestra tenta di salvare quella bambina piena di talento e voglia di imparare da quella tradizione arcaica e crudele, ma invano: in 9&nbsp;giorni, quanti ne mancano al concorso, tutto precipita e cambia. Ekah diventa una sposa bambina, viene violentata per giorni, chiede inutilmente aiuto al padre, cerca di scappare più volte; non le resta altro che la libertà di decidere di porre fine a tutto. Solo allora il padre torna in sé, corre a salvarla, accetta davvero la figlia e quel suo bisogno di imparare. Ekah non solo va al concorso, ma vince il premio in denaro e una borsa di studio. E inizia un nuovo percorso di conoscenza e di riscatto che, grazie alla maestra che per prima ha creduto in lei, che l’ha guidata e sostenuta, trasforma la sua vita e si impegna, ispirata da Malala, in difesa del diritto all’istruzione per ogni bambina. Perché la conoscenza è il più potente strumento di emancipazione e la scuola, l’istruzione, spesso data per scontata nei Paesi occidentali, il più importante mezzo per raggiungerla.

La conoscenza è il più potente strumento di emancipazione

Film – The Fisherman’s Diary

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