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Impariamo a rilassarci

Ad alta voce

Tutti insieme nel gruppo classe

Il documentario, realizzato dall&rsquo;AID (Associazione Italiana Dislessia) all&rsquo;interno del corso di formazione per i docenti universitari nell&rsquo;ambito delle iniziative del progetto DSA: lavoro, orientamento, tutela e ricerca e liberamente visibile su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=X2GhoMDbeas), vuole spiegare che cosa significa essere uno studente con DSA. 
&laquo;Non &egrave; facile immedesimarsi in un dislessico. Ci si pu&ograve; immedesimare nella difficolt&agrave; di un dislessico&raquo; afferma Giulio, giovane libero professionista mentre racconta la sua esperienza. E, con questo documentario, l&rsquo;AID vuole proprio provare a fare quel passo in avanti e aiutare i normolettori, i &ldquo;non-DSA&rdquo;, a mettersi nei panni degli studenti e delle studentesse con DSA, a sperimentare gli ostacoli, le difficolt&agrave;, la frustrazione, la non comprensione, il senso di smarrimento che esperiscono, da anni, ripetutamente. 
Giacomo Stella, nelle vesti di professore dei professori universitari per questa lezione di immedesimazione, propone una serie di prove ai docenti, di varie discipline umanistiche e scientifiche: assegna compiti, li interroga, li incalza, li rimprovera. Nel corso della lezione, sui volti dei docenti passano molteplici espressioni, mimiche e gestualit&agrave; eloquenti: dubbio, preoccupazione, imbarazzo, incomprensione, sollievo, sorpresa&hellip; sorrisi di circostanza, occhi sgranati, sopracciglia aggrottate, mani sulla fronte, che fanno sorridere lo spettatore nel vederle dipinte sui visi di questi professori che si stanno mettendo in gioco. Un variegato catalogo di una minima parte di ci&ograve; che uno studente con DSA vive quotidianamente, e che viene rinforzato dalle parole sulle proprie esperienze universitarie di quattro giovani con DSA. 
I docenti, partecipando a questi test, scoprono quanto, fino a quel momento, non avessero capito questo &ldquo;problema invisibile&rdquo; che produce difficolt&agrave; diverse in ambiti differenti e in varie forme. C&rsquo;&egrave; chi afferma, quasi con un filo di voce, &laquo;Chiss&agrave; quanti ne abbiamo persi nel corso della nostra attivit&agrave;&raquo;; chi realizza di aver valutato gli studenti fino a quel momento in modo incompleto, non tenendo in adeguata considerazione il pesante bagaglio delle difficolt&agrave;; chi si accorge di non aver mai compreso realmente le problematiche che incontrano, pur conoscendole &ldquo;sulla carta&rdquo;. 
Solo sperimentandolo sulla loro pelle possono rendersi conto che anche gli strumenti compensativi non sono un &ldquo;di pi&ugrave;&rdquo;, che non servono per partire avvantaggiati. La mappa concettuale, se non si &egrave; studiato, non risolve la situazione, non fa superare l&rsquo;esame o l&rsquo;interrogazione. E su questo tema Stella esorta i docenti a non aver paura di essere accessibili, di fornire a tutti gli studenti ci&ograve; di cui hanno bisogno per essere messi nelle condizioni migliori possibili per poter dare il loro massimo, consiglia loro di dare un &ldquo;credito di fiducia&rdquo;, di cui lo studente sar&agrave; riconoscente e che render&agrave; il suo percorso accademico pi&ugrave; sereno e con meno ostacoli. 
Un&rsquo;esperienza, quella proposta nel documentario, che ogni docente, di qualunque ordine e grado, e ogni adulto, in qualsiasi contesto educativo e formativo, dovrebbe fare. Perch&eacute; ognuno di noi, in qualunque ambito di vita, pu&ograve; entrare in relazione con una persona con difficolt&agrave;, anche se non certificata, e mettere tutti nelle condizioni di &ldquo;fare&rdquo; e di &ldquo;dare&rdquo; il proprio meglio &egrave; inclusivit&agrave; in senso ampio, che va oltre la prescrizione o l&rsquo;assunto teorico e diventa pratica agita quotidiana, che pu&ograve; rendere il nostro vivere in comunit&agrave; veramente inclusivo, accogliendo la variabilit&agrave; come normalit&agrave; e arricchimento per ognuno e per tutti.

Paola A. Sacchetti, 
Psicologa

Film | Nei miei panni

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