{"ROOT":{"type":{"resolvedName":"ROOT"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"ROOT","custom":{},"hidden":false,"nodes":["AYGA1JeZjL","hqOYWvWTh2","a_axyQ3Oq0","LNrIhZ2iUR","JlJAgIAt_I","L2aRhOH6AT","7JnoG3BDxo","6-FugaqGpe","K3l088C69k","oKWgHsBsgL","SOX-f40Y5w","YtHHibuaYk","80-2gmglet","_3a9baC9DJ","UhimpVrL6J","nniroDL2Ro","DY0f39sSVt","Y4XrjJOuMG","U2j_uFWUEN","03UkrG3Is1","gFOFDUxAAe","aITtpGtHPO","qiKB1UNG2B","XY_0ZG-Xcf","0QeuEuXtNU","6fY3aCmGAp","GIq1dmQMLo","N2wSvBNxLv","9_1vMB2jOb","e_90gnEfkH","wHClwv2kll"],"linkedNodes":{}},"AYGA1JeZjL":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["HUiEf-xCKT"],"linkedNodes":{}},"HUiEf-xCKT":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

LA COMUNICAZIONE SPONTANEA

\n\n

I disturbi del linguaggio sono quelli più complessi da affrontare e possono porre problemi di relazione fra alunno, insegnanti e compagni. La dimensione comunicativa dev’essere affrontata fin dall’inizio della vita scolastica, per ragioni di apprendimento e per metterci al più presto nelle condizioni di comprendere ciò che l’alunno vuole dirci.
\nAlla base della comunicazione spontanea c’è sempre un bisogno, una richiesta, una scelta, un rifiuto oppure – dove le competenze comunicative sono più evolute – il passaggio di un’informazione o un commento personale a un’altra persona.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["EqYysef4SM"],"linkedNodes":{}},"EqYysef4SM":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

LE FUNZIONI COMUNICATIVE

\n\n

Per inquadrare la tematica, è utile far riferimento alle 7 funzioni comunicative proposte da Michael Halliday (in Lo sviluppo del significato nel bambino, Zanichelli).

\n\n

• Funzione strumentale: è la prima ad apparire nel bambino ed è rappresentata dalla proto-frase “Voglio”. È legata alla soddisfazione di bisogni primari e può assumere la forma di una richiesta generica (“Sete”) o specifica (“Succo”).

\n\n

• Funzione regolatrice: è finalizzata al controllo del comportamento altrui ed è rappresentata dalla proto-frase “Fa’ come ti dico”.

\n\n

• Funzione personale: ha il fine di sottolineare l’individualità del soggetto in contrapposizione agli altri e di esprimere sentimenti di interesse, piacere, disgusto... È rappresentata dalla proto-frase “Eccomi”. È la funzione che concorre di più all’espressione della personalità ed è la più difficile da valutare. Per il bambino con disabilità comprendere ciò che desidera è talvolta complesso e, di conseguenza, lo è anche per l’adulto che ha di fronte; perciò, è utile aiutarlo innanzitutto a capire che cosa vuole.

\n\n

• Funzione interattiva: è usata per avviare un’interazione fra il soggetto e le altre persone (saluti, invito a giocare...).

\n\n

• Funzione euristica: è rappresentata dalla proto-frase “Dimmi perché”. All’inizio è tesa alla conoscenza dei nomi delle cose; in seguito le espressioni interessano fenomeni ed eventi della realtà e sono rivolte alla conoscenza dei nessi causali.

\n\n

• Funzione immaginativa: è lo strumento per costruire realtà fantastiche. La proto-frase rappresentativa è l’espressione “Facciamo finta che…”.

\n\n

• Funzione informativa: consiste nel trasferire informazioni a qualcuno che non le possiede, un’abilità che dipende da un complesso di capacità cognitive e linguistiche. È la funzione dominante nella comunicazione di noi adulti ed è rappresentata dalla proto-frase “Ho qualcosa da dirti”.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["kK1rMxHtgA"],"linkedNodes":{}},"kK1rMxHtgA":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

DUE MODI ALTERNATIVI

\n\n

Di seguito presentiamo due modalità alternative di comunicazione dei propri bisogni e desideri: indicando oppure utilizzando delle carte con immagini (fotografie o disegni).

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["eHn3OsZW86"],"linkedNodes":{}},"eHn3OsZW86":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

COMUNICARE INDICANDO

\n\n

Scelta tra due possibilità

\n\n

Approfittiamo dei momenti informali, come quello della merenda o del gioco, per offrire al bambino due possibilità di scelta e invitarlo a chiedere quello che preferisce. Per esempio, a merenda mostriamogli una mela e una merendina e chiediamo:

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"xGJ_L2vVzH","hidden":false,"nodes":["wmtaBXpUWx"],"linkedNodes":{}},"wmtaBXpUWx":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["Y0wsLwlq1g"],"linkedNodes":{}},"Y0wsLwlq1g":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Probabilmente proverà ad afferrare ciò che desidera. Quello che ci interessa, invece, è che metta in atto una forma di comunicazione “mediata”, cioè che indichi ciò che vuole: indicare è una forma comunicativa di richiesta. Aiutiamolo a toccare con l’indice l’alimento scelto: con la nostra mano portiamo il suo indice a toccarlo.
\nLa ricompensa immediata (la merenda che preferisce) è un incentivo: il bambino ricorda come comunicarci ciò che desidera e anticipa il nostro aiuto. Diminuiamo progressivamente la nostra guida fisica, fino a farla scomparire.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["sHwBz0uGLf"],"linkedNodes":{}},"sHwBz0uGLf":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Scelte in varie situazioni

\n\n

È utile ampliare questa modalità di comunicazione a più situazioni concrete possibile, per esempio nei momenti di gioco:

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"aKr-yvEB6b","hidden":false,"nodes":["IhQLUSOxPI"],"linkedNodes":{}},"IhQLUSOxPI":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"6aTnZfqcQS","hidden":false,"nodes":["2ZFINBIcLs"],"linkedNodes":{}},"2ZFINBIcLs":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["dcIu9ABelq"],"linkedNodes":{}},"dcIu9ABelq":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Questo tipo di comunicazione è adatta sia a bambini che mostrano assenza di linguaggio verbale (li aiuta a riferire bisogni primari) sia a bambini che hanno una comunicazione verbale limitata (favorisce la consapevolezza delle preferenze e dei propri desideri).

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"5pPZT0lBs5","hidden":false,"nodes":["rLM6sH9Btm"],"linkedNodes":{}},"rLM6sH9Btm":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Come dire NO

\n\n

Anche insegnare al bambino un modo efficace e adeguato per comunicare il suo rifiuto è utile. Creiamo una situazione al tavolo in cui noi siamo alle spalle del bambino e un nostro collaboratore di fronte a lui. Offriamogli alcune cose che sappiamo non desidera, ma che nemmeno provochino reazioni esagerate.
\nAl momento del rifiuto, guidiamolo fisicamente all’azione (scuotere la testa, muovere l’indice...) che ci sembra opportuno insegnargli per rifiutare, abbinando sempre la parola “NO” al gesto.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"kknSXLyFKl","hidden":false,"nodes":["AGHJtVSRSk"],"linkedNodes":{}},"AGHJtVSRSk":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["Otzo1du8mC"],"linkedNodes":{}},"Otzo1du8mC":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

COMUNICARE CON LE CARTE / 1

\n\n

Abbinare oggetti e immagini

\n\n

Possiamo aiutare il bambino che presenta disturbi del linguaggio complessi a comunicare i propri desideri, emozioni, bisogni e stati d’animo facendo ricorso a delle carte con immagini (fotografie o disegni). Il percorso per l’utilizzo di questo strumento prevede alcune competenze: il primo è la capacità di abbinare fotografie con oggetti concreti. Per farlo, il bambino deve in primo luogo comprendere il significato delle immagini. Verifichiamo o esercitiamo la capacità di astrazione del significato di un’immagino attraverso quest’attività.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["_Y5key6dNs"],"linkedNodes":{}},"_Y5key6dNs":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

• Scattiamo una foto a una decina di oggetti di uso comune (pettine, spazzolino, matita...).

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"d5w-EMLRM0","hidden":false,"nodes":["PfuPawp1Vx"],"linkedNodes":{}},"PfuPawp1Vx":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["STdrxNm7vu"],"linkedNodes":{}},"STdrxNm7vu":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

• Mettiamo sul banco un contenitore con dentro un oggetto.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"84rtkvcxLv","hidden":false,"nodes":["whd_aBY9UF"],"linkedNodes":{}},"whd_aBY9UF":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["A3EvOufv3A"],"linkedNodes":{}},"A3EvOufv3A":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

• Diamo al bambino la relativa foto e aiutiamolo a metterla nel contenitore insieme all’oggetto.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"2ZEP0IZk9C","hidden":false,"nodes":["QI3fhfLcZ6"],"linkedNodes":{}},"QI3fhfLcZ6":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"G2uWrDgrBZ","hidden":false,"nodes":["OL6ZFcXGqe"],"linkedNodes":{}},"OL6ZFcXGqe":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

All’inizio potrebbe aver bisogno di una guida fisica per eseguire il compito; sfumiamo gradualmente l’aiuto affinché diventi autonomo nell’abbinamento.
\nÈ utile premiare ogni abbinamento ben eseguito con un oggetto gradito o con una gratificazione (“Bravo/a!”, “Bene!”).

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"XQshXVEP2p","hidden":false,"nodes":["Xn9FlI-5kr"],"linkedNodes":{}},"Xn9FlI-5kr":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["55kYebmOlJ"],"linkedNodes":{}},"55kYebmOlJ":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Ampliare il bagaglio di interessi

\n\n

Il secondo prerequisito è possedere un discreto bagaglio di interessi. Se il bambino invece manifesta una gamma ristretta di interessi e presenta delle stereotipie, per incentivarne la comunicazione proviamo ad aiutarlo a chiederci di svolgere un’attività, scegliendola tra diversi giochi costruttivi. Per conoscere ciò che gli piace, dopo un’attenta osservazione dei suoi comportamenti spontanei, possiamo proporgli svariate esperienze sensoriali e annotarci le sue preferenze.
\nPer esempio: proviamo a giocare con le bolle, con la palla, con i palloncini, a maneggiare antistress realizzati con stoffa e granaglie, a manipolare giochi luminosi con i brillantini.
\nFacciamo delle fotografie a ogni oggetto che rappresenta un’attività piacevole e costruiamo così un vocabolario di immagini.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"oMpgJ2-tot","hidden":false,"nodes":["JWCnK2gOyV"],"linkedNodes":{}},"JWCnK2gOyV":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Usare la tecnica dello scambio

\n\n

Scoperti gli interessi del bambino, è importante lavorare sullo scambio tra un oggetto e la carta che lo rappresenta.
\nSediamoci di fronte al bambino tenendo in mano un giocattolo particolarmente gradito; il bambino ha davanti a sé l’immagine e probabilmente tenderà a prendere l’oggetto tendendo la mano: in questo caso domandiamo gestualmente la carta che c’è sul tavolo, una volta ottenutala concediamogli ciò che vuole.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"bugI6lZ2DD","hidden":false,"nodes":["aUKwrcOPlA"],"linkedNodes":{}},"aUKwrcOPlA":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"BgbeX36V5y","hidden":false,"nodes":["Yj2VTTO9qq"],"linkedNodes":{}},"Yj2VTTO9qq":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

COMUNICARE CON LE CARTE / 2

\n\n

Il “Quaderno delle carte”

\n\n

È importante che il bambino abbia le carte a sua disposizione in ogni contesto, per comunicare i propri bisogni e facilitare la relazione con gli altri.

\n\n

Ecco le indicazioni per realizzare un “Quaderno delle carte” facile da trasportare e da sfogliare.

\n\n

1. Procuriamoci un quadernone a due anelli, con la copertina in plastica leggera e tagliamolo della misura di circa 15x15 cm.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"3Z7c6-NpE-","hidden":false,"nodes":["S98AnFgqHQ"],"linkedNodes":{}},"S98AnFgqHQ":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"tqStB9_8zf","hidden":false,"nodes":["D7x1At3eDK"],"linkedNodes":{}},"D7x1At3eDK":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

2. Inseriamo all’interno dei fogli in plastica rigida leggermente più piccoli della copertina.

\n\n

3. Incolliamo sulla copertina e nelle pagine interne due strisce di velcro adesivo.

\n\n

4. Incolliamo del velcro adesivo anche sul retro delle carte e mettiamole nel quaderno.

\n\n

5. Attacchiamo al quaderno una cintura, così il bambino potrà indossarlo alla vita, come un marsupio.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"R3WYtolOdL","hidden":false,"nodes":["N45wB9c0xT"],"linkedNodes":{}},"N45wB9c0xT":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"wDTMMjKyoC","hidden":false,"nodes":["GEcqElDLRB"],"linkedNodes":{}},"GEcqElDLRB":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Un vocabolario di immagini

\n\n

Costruiamo insieme al bambino tutte le carte di cui può aver bisogno.

\n\n

Man mano che si ampliano i suoi interessi abbiniamo a ogni attività una carta e aggiungiamola alle pagine del quaderno.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"BwxL86y-LP","hidden":false,"nodes":["s-_wYCBnav"],"linkedNodes":{}},"s-_wYCBnav":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Quando il bambino ha imparato a usare una carta-oggetto per fare una richiesta all’adulto, passiamo alla successiva fase di apprendimento: la composizione della frase.

\n\n

Aggiungiamo una carta-azione, per esempio VOGLIO, e attacchiamola noi sul velcro sulla copertina: il bambino deve attaccare accanto la carta che rappresenta ciò che desidera.

\n\n

Un’ulteriore espansione della competenza può essere l’aggiunta di una carta-attributo all’oggetto richiesto: VOGLIO pennarello ROSSO.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"z7V-sUUBoU","hidden":false,"nodes":["8rEFTfgFBw"],"linkedNodes":{}},"8rEFTfgFBw":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"IZIYtQBl_Y","hidden":false,"nodes":["i9Dz8GGPJb"],"linkedNodes":{}},"i9Dz8GGPJb":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

La relazione con i pari

\n\n

Mostriamo ai compagni di classe il “Quaderno delle carte” e invitiamoli a manipolarlo liberamente per capire come funziona.

\n\n

Poi organizziamo in classe un laboratorio, con un piccolo gruppo per volta: diamo la consegna di realizzare un semplice oggetto, seguendo le istruzioni riportate su una scheda che avremo preparato appositamente. La regola è che per chiedere i materiali che occorrono si può usare solo il linguaggio delle carte.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"kwaJcoK9Xh","hidden":false,"nodes":["j_tyrOusNe"],"linkedNodes":{}},"j_tyrOusNe":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["5VMekx9luv"],"linkedNodes":{}},"5VMekx9luv":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Appena eseguito il gesto desiderato, eliminiamo immediatamente la cosa sgradevole dalla sua vista, in modo che capisca che l’azione che compie è molto efficace.

\n","className":"text__content","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"SOX-f40Y5w","hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{}},"_3a9baC9DJ":{"type":{"resolvedName":"Row"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"noGutters":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Row","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["d5w-EMLRM0"],"linkedNodes":{}},"d5w-EMLRM0":{"type":{"resolvedName":"Col"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"mdWidth":"","smWidth":"","xsWidth":"","align":"center","vAlign":"","children":[]},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Col","custom":{},"parent":"_3a9baC9DJ","hidden":false,"nodes":["7B3OcT2-BV"],"linkedNodes":{}},"nniroDL2Ro":{"type":{"resolvedName":"Row"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"noGutters":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Row","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["84rtkvcxLv"],"linkedNodes":{}},"84rtkvcxLv":{"type":{"resolvedName":"Col"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"mdWidth":"","smWidth":"","xsWidth":"","align":"center","vAlign":"","children":[]},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Col","custom":{},"parent":"nniroDL2Ro","hidden":false,"nodes":["2vTkSz-_KG"],"linkedNodes":{}},"Y4XrjJOuMG":{"type":{"resolvedName":"Row"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"noGutters":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Row","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["2ZEP0IZk9C"],"linkedNodes":{}},"2ZEP0IZk9C":{"type":{"resolvedName":"Col"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"mdWidth":"","smWidth":"","xsWidth":"","align":"center","vAlign":"","children":[]},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Col","custom":{},"parent":"Y4XrjJOuMG","hidden":false,"nodes":["8S_nwWDpsa"],"linkedNodes":{}},"U2j_uFWUEN":{"type":{"resolvedName":"Row"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"noGutters":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Row","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["G2uWrDgrBZ","XQshXVEP2p"],"linkedNodes":{}},"G2uWrDgrBZ":{"type":{"resolvedName":"Col"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"mdWidth":"","smWidth":"","xsWidth":"","align":"","vAlign":"","children":[]},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Col","custom":{},"parent":"U2j_uFWUEN","hidden":false,"nodes":["qsq7XtqKWc"],"linkedNodes":{}},"XQshXVEP2p":{"type":{"resolvedName":"Col"},"isCanvas":true,"props":{"block":{"mdWidth":"","smWidth":"","xsWidth":"","align":"","vAlign":"","children":[]},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Col","custom":{},"parent":"U2j_uFWUEN","hidden":false,"nodes":["37rThtwsPw"],"linkedNodes":{}},"03UkrG3Is1":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["wjgbtkf_XS"],"linkedNodes":{}},"wjgbtkf_XS":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Assodata questa competenza, passiamo a due o tre oggetti per volta. Quando siamo sicuri che le foto sono comprensibili, possiamo abbinare dei disegni, che richiedono capacità di astrazione e simbolizzazione più complesse.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"j7EtXmFfJu","hidden":false,"nodes":["YUbPLTwzjs"],"linkedNodes":{}},"YUbPLTwzjs":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Per esempio, se agli alunni serve la colla, devono mostrarci la carta con l’immagine della colla per riceverla.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["kGdgP3Wt-m"],"linkedNodes":{}},"kGdgP3Wt-m":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Quest’attività – e la conseguente capacità – va consolidata nel lavoro al banco; successivamente diventerà una competenza ampliabile a diversi contesti informali.

Enter your text!

","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"ROOT","hidden":false,"nodes":["ahtfT4LtFK"],"linkedNodes":{}},"ahtfT4LtFK":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

È importante che tutti i compagni di classe sperimentino la modalità comunicativa alternativa al linguaggio verbale, per superare l’eventuale diffidenza nei confronti di ciò che non conoscono, capire meglio il compagno, avere uno strumento per interagire con lui e promuovere una forma di relazione più profonda.

L'articolo è di G. Zanuccoli e M. L. Zanzani, CEIS Rimini, tratto da "La Vita Scolastica".

\n","noHtml":false,"className":""},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfMember":false,"hiddenIfNotMember":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"parent":"wHClwv2kll","hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{}}}

Favorire la comunicazione espressiva

Dove trovi questo contenuto