Star bene a scuola: l'empatia dell'insegnante

Come funziona il cervello emotivo dei bambini?

Che cosa comunica il nostro sguardo? - “Pillole” per star bene a scuola

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

La pelle ha due principali funzioni: quella di &ldquo;proteggere&rdquo;, delimitando i confini dell&rsquo;io corporeo, e quella di &ldquo;sentire la fusione&rdquo;, quando per esempio restiamo abbracciati e ci sentiamo tutt&rsquo;uno con l&rsquo;altro.

&Egrave; proprio la trasformazione del &ldquo;limite corporale&rdquo; a essere uno degli effetti pi&ugrave; importanti della carezza. Dare e ricevere carezze attiva nelle cellule il processo di produzione delle endorfine e di alcuni ormoni, creando stati di benessere.

Il bambino cresce grazie ai gesti affettivi universali dell&rsquo;accudimento come, per esempio, essere cullato, abbracciato, contenuto, accarezzato. La carezza rafforza l&rsquo;emergere dell&rsquo;individualit&agrave; e crea empatia.

Ma come dev&rsquo;essere una carezza che induce benessere?

La carezza &egrave; una mano rivestita di pazienza che tocca senza ferire, un tocco lento, una mano morbida come l&rsquo;acqua che fluisce e scorre su tutto ci&ograve; che incontra. Un gesto accogliente, non invasivo, attento al feed-back del bambino.

&nbsp;

Proponiamo un&rsquo;educazione 
che tenga conto dello star bene del corpo, che dia spazio alle percezioni sensoriali dentro e fuori di noi

Un&rsquo;idea interessante da realizzare &egrave; quella di istituire come attivit&agrave; settimanale il momento dedicato all&rsquo;auto massaggio e al massaggio dei compagni. Non &egrave; necessario essere esperti, perch&eacute; &egrave; un&rsquo;attivit&agrave; non volta ad apprendere tecniche, ma semplicemente a indurre benessere e buona percezione del proprio corpo.

&Egrave; necessario creare un setting adeguato, un tappeto morbido, qualche cuscino, una musica rilassante, una crema per le mani a cui aggiungere una goccia di olio essenziale di lavanda, per rilassare. &Egrave; meglio, per questo tipo di attivit&agrave;, non fare la proposta a un gruppo troppo numeroso, ma procedere per piccoli gruppi.

Creiamo un rituale di inizio, il suono di uno strumento, una canzoncina o filastrocca che abbia le mani e i piedi come protagonisti.

Iniziamo noi a massaggiare le nostre mani con gesti lenti e pacati, sentendo la delicatezza del tocco. Successivamente invitiamo le bambine e i bambini ad auto-massaggiarsi con pochi tocchi lievi: prima le mani, poi il viso, i capelli e, infine, i piedi.

Il passaggio successivo, se le condizioni di sicurezza lo consentono, pu&ograve; essere quello di massaggiare le mani o i piedi di un compagno o compagna.

Nel proporre questa esperienza &egrave; richiesta a noi molta delicatezza e una buona osservazione delle reazioni dei bambini, rispettando il fatto che non tutti possono gradire il contatto.

&Egrave; una pratica che se ripetuta tutte le settimane rilassa, induce attenzione verso il proprio corpo e quello degli altri.

ESPERIENZE DI CONTATTO

PRENDERSI CURA DI S&Eacute; E DEGLI ALTRI

I bambini stanno bene quando il corpo, le emozioni e le relazioni sono il fulcro dell&rsquo;agire educativo

Ormai &egrave; cosa risaputa che l&rsquo;ambiente, se ben studiato, ha in s&eacute; una funzione educativa. Abbiamo bisogno di accogliere bambine e bambini in luoghi belli.

Come possiamo rendere uno spazio bello anche se abbiamo poco a disposizione?

La bellezza &egrave; semplice, non serve molto: per esempio creiamo un angolo dedicato alle piante con piccoli annaffiatoi, spruzzini e straccetti per abbellire la sezione insieme.

Far vivere ai bambini questo spazio tutti i giorni dedicando un tempo ad annaffiare le piante, a osservare come stanno, ponendosi delle domande: &ldquo;Hanno abbastanza luce?&rdquo;, &ldquo;C&rsquo;&egrave; acqua sufficiente?&rdquo;, per poi lasciare che, a seconda di come percepiscono la pianta, intuiscano di cosa ha bisogno.

&nbsp;

Leggi anche: <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/per-uneducazione-integrata" target="_blank">Per un&#39;educazione integrata</a>

MANIPOLARE CON CREATIVIT&Agrave;

La manipolazione dell&rsquo;argilla &egrave; un&rsquo;altra possibilit&agrave; di fare esperienza di piacere e benessere.

I bambini per esprimere il bisogno di toccare, impastare, manipolare, rompere, spezzare si divertono con la sabbia, con l&rsquo;acqua, con il fango. Grazie a queste esperienze stabiliscono un rapporto con l&rsquo;ambiente, scoprono la differenza tra solido e liquido, tra caldo e freddo, vivono un&rsquo;esperienza sensoriale.

Utilizzando l&rsquo;argilla per modellare, il bambino scopre la tridimensionalit&agrave; e i volumi: arrotola, schiaccia, taglia e appallottola, unisce pezzi e amplia la sua conoscenza del mondo. &Egrave; un materiale morbido che connette al piacere di toccare e richiede un dialogo con la materia che ha una sua personalit&agrave;.

Un&rsquo;esperienza arricchente da proporre ai pi&ugrave; piccoli &egrave; quella di utilizzare l&rsquo;argilla in forma quasi liquida come una crema che si pu&ograve; toccare e spalmare sulle braccia o sulle gambe. Usiamo bacinelle piccole dove ogni bambino, seduto su un tappetino, possa fare la sua esperienza in autonomia.

Con i pi&ugrave; grandi creiamo un atelier dell&rsquo;argilla permanente dove i bambini possono, attraverso le loro domande e scoperte sulla realt&agrave;, utilizzare il materiale a disposizione per riprodurre tane, animali, alberi e tutto ci&ograve; che emotivamente li coinvolge.

Mi piace iniziare con una citazione di Luigina Mortari che ci aiuta a comprendere che cosa c&rsquo;&egrave; alla base dell&rsquo;atto educativo e verso che cosa bisogna direzionare l&rsquo;attenzione per promuovere un&rsquo;educazione al benessere: &ldquo;Educare significa coltivare nell&rsquo;altro la capacit&agrave; e la passione di dare forma a s&eacute; stessi&hellip; orientare l&rsquo;altro ad aver cura di s&eacute;&hellip;&rdquo;.

Questo compito educativo cos&igrave; grande ci permette di ampliare la nostra visione e ci induce a cercare pratiche di vita quotidiana che potenzino la cura, l&rsquo;attenzione e l&rsquo;amorevolezza per s&eacute; stessi e per gli altri.

Come possiamo dunque vivere con i nostri bambini esperienze volte a favorire benessere?

&nbsp;

Esperienze di benessere

Dove trovi questo contenuto