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Ho creato La volpe Sophia perché volevo che esistesse un cartone animato saggio e divertente. Da questa intenzione è nato un primo episodio premiato dal MIUR, che ha avuto molto successo nelle scuole italiane, perché tratta il tema della legalità e dell’amicizia. Ho realizzato quest’animazione educativa perché ritengo che oggi più che mai sia necessario parlare ai bambini e ai ragazzi in modo diverso dal consueto, e perché credo nella necessità di creare una comunità educante con qualcosa che possa unire le generazioni e favorire lo scambio di idee e visioni, volgendo lo sguardo al miglioramento della qualità della vita, con opere che possano piacere ai bambini, ai ragazzi ma anche agli adulti, che sappiano interessare e coinvolgere tutti allo stesso modo.

Aldo Masullo aveva partecipato con grande piacere a questi dialoghi. Nella serie, la volpe va a trovare a casa un nonno saggio, interpretato appunto da Masullo, e con curiosità e gioia gli pone interrogativi vari, per imparare a orientarsi con coraggio nelle avventure della vita. Sophia vive nei boschi tra alberi meravigliosi e ruscelli fragorosi, e ogni tanto raggiunge la città per porre delle domande sulla vita al suo amico filosofo. Volevo metaforizzare così un dialogo tra il bosco, interpretato dalla volpe, e la città, rappresentata dal filosofo, per una sorta di Educazione civica e alla cittadinanza, con tanti spunti sull’armonica convivenza civile e sulla reciprocità, ma anche per veicolare un’educazione all’ambiente e al rispetto della Natura, degli altri e di se stessi. Il tentativo è quello di riportare l’attenzione alla sorgente antica da cui proviene la parte più bella presente in ognuno di noi, per ritrovare un equilibrio, una serenità e per poter vivere meglio. “La scienza del vivere bene”: è la migliore definizione che si possa dare alla filosofia. Il bosco contiene una saggezza, un’esperienza sapienziale: il suono delle cascate, il fruscio degli alberi, i versi degli animali contengono informazioni che vanno al di là della razionalità, che toccano l’emotività e vanno riprese e comunicate ai bambini, ai ragazzi e agli adulti in un’allegra “festa della conoscenza”. Le favole e le fiabe, se adattate al contesto contemporaneo, hanno la forza di migliorare il mondo. Per questo nasce il teatro, non per intrattenere il pubblico: il teatro è nato come strumento educativo e curativo e non deve perdere di vista questa sua funzione prodigiosa, proponendosi come obiettivo quello di migliorare la vita della società.

La volpe Sophia è un personaggio molto apprezzato da insegnanti di vari ordini di scuola. Come è nata l’idea di un simile personaggio che riesce a coinvolgere allievi di diverse fasce d’età?

Che caratteristiche ha questo cartone animato filosofico, unico in Italia nel suo genere?

La volpe Sophia è un’opera didattica per le nuove generazioni. Come è noto, Sophia in greco significa “sapienza”, da cui la parola philosophía, che vuol dire “amore per la conoscenza”, “ricerca della verità”. Il personaggio rappresenta l’ingenuità e la curiosità dei bambini, ma al tempo stesso – essendo una volpe – anche la furbizia. «Bisogna essere candidi come le colombe e scaltri come i serpenti» recita un noto passo, e quindi, per creare un compromesso, un equilibrio armonico tra queste due forze, ho scelto la figura della volpe, che nella tradizione favolistica è sempre stata considerata un animale furbo, però nel caso di Sophia anche profondamente ingenuo. Il termine “ingenuo” viene dal latino ingenuus e significa “nato libero”: dobbiamo ricordarci che per poter vivere in modo gioioso e libero dovremmo mantenere il nostro animo puro e candido. Si può fare questo in un mondo che considera invece l’ingenuità come un difetto? Questa è una delle riflessioni che intendo porre e su cui la società dovrebbe riflettere, considerando dove l’opportunismo e le furberie individuali a scapito del bene comune abbiano condotto i popoli.

Una serie di dialoghi riguarda la relazione tra la volpe Sophia e Aldo Masullo, uno dei più grandi filosofi italiani del Novecento, scomparso nel 2020. Di che cosa si tratta? Con quali intenzioni hai realizzato questa serie?

Andrea Lucisano, musicista, regista, appassionato di filosofia, si dedica da sempre al mondo della didattica e dell’“Educazione alla Felicità”, attraverso la musica, il cinema e il cartone animato, svolgendo lezioni-spettacolo nelle scuole e creando e producendo opere artistiche educative. Gira a Cinecittà Socrate e la Nuvola Rosa, che riprende l’Apologia di Platone, utilizzando la musica elettronica, le animazioni, inventando il rap in greco antico come innovativo strumento didattico. Ha partecipato a conferenze in vari festival di Filosofia e come esperto di educazione non formale presenta le sue opere nelle scuole e nei licei. È ideatore dei concorsi nazionali d’arte e filosofia del Prometheus Festival, a cui partecipano scuole superiori e licei da tutta Europa. Ha scritto, diretto e musicato il cortometraggio animato La volpe Sophia e l’indovinello solare, che si ispira al pensiero della Repubblica di Platone. Proiettato al Giffoni Film Festival, alla Cineteca di Bologna e in altri festival, La volpe Sophia è stata scelta dal MIUR per un concorso nazionale rivolto a tutte le scuole d’infanzia d’Italia. Lucisano ha poi prodotto dieci nuovi episodi de La volpe Sophia che dal novembre 2020 sono andati in onda sulla piattaforma TIMvision come serie TV Educational. Dal 2021 la serie si sta diffondendo anche in Germania, Austria e Svizzera.

In un tempo in cui bambini e adolescenti non trovano le parole per esprimere le emozioni che vivono e finiscono spesso per usare parolacce o violenza per esprimere il proprio disagio, considerando il dilagare degli atti di bullismo e di cyberbullismo, mi pareva necessario impegnarsi in un’operazione di alfabetizzazione emotiva per le nuove generazioni. Con l’ideazione di questi episodi volevo creare una sorta di “manuale audiovisivo” per diffondere quelle parole che possano favorire una relazione profonda con il proprio sentire e con la propria emotività. Volevo insomma aiutare bambini e adolescenti a comprendere i propri sentimenti, le proprie emozioni, per poterle esternare e condividere con gli altri.

La serie TV La volpe Sophia: dialoghi tra il bosco e la città, in onda dal novembre 2020, promuove l’educazione ai sentimenti. Come mai hai pensato di occuparti di questo tema?

Dialoghi filosofici per la scuola e le famiglie

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