La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

Per i più grandi: comunichiamo senza&nbsp;parole

Impariamo ad ascoltarci e a dare spazio per esprimersi a ognuno. Impariamo a far sentire la nostra voce o a stare in silenzio quando serve, a comunicare con gentilezza e a condividere pensieri ed emozioni. Cosa serveStrumenti, dispositivo per registrare. Come si gioca<ul><li>Chiediamo ai bambini di scegliere una canzone che conoscono bene, decidiamo un segnale di via e poi cantiamo ognuno la sua con un volume forte, per sovrastare con la propria voce quelle degli altri. Lasciamo cantare finché l’energia non si esaurisce da sola e i bambini tacciano. Facciamo un audio dell’esperienza da riascoltare insieme.</li><li>Chiediamo: “Come vi è sembrato il risultato? Che cosa avete capito?”. Ascoltiamo le risposte e spostiamo la riflessione sull’aspetto emotivo: “Come vi siete sentiti? È stato piacevole o fastidioso?”. Riascoltiamo l’audio come ulteriore spunto per la riflessione.</li><li>Proponiamo ai bambini di cercare delle strategie per trasformare l’esperienza del frastuono in un momento bello e piacevole. Ascoltiamo le ipotesi ed eventualmente suggeriamo: “Adesso cantiamo senza urlare perché la voce si altera e diventa sgradevole; cantiamo uno alla volta rispettando il proprio turno senza sovrapporsi; cantiamo insieme lo stesso testo, utilizzando un volume adeguato”.</li><li>Mettiamo in pratica le diverse strategie e riflettiamo: “Che cosa è cambiato? È stato meglio o peggio? Perché?”.</li><li>Proponiamo di fare la stessa esperienza suonando gli strumenti, poi mettiamo in pratica le regole individuate precedentemente.</li><li>Aiutiamo i bambini a stilare un elenco di regole per “sentirci bene” e “ascoltarci” quando parliamo, cantiamo, ascoltiamo una musica e cerchiamo di utilizzare le stesse regole adattandole in ogni momento della giornata scolastica.</li></ul>

Per tutti: esprimersi con corpo e strumenti

Dialoghiamo sostituendo le parole con suoni, gesti e colori. Come si gioca<ul><li>Leggiamo la filastrocca.</li></ul>

Impariamo ad ascoltarci e a dare spazio per esprimersi a ognuno. Impariamo a far sentire la nostra voce o a stare in silenzio quando serve, a comunicare con gentilezza e a condividere pensieri ed emozioni.


 


 
 Cosa serve
 


 Strumenti, dispositivo per registrare.


 


 
 Come si gioca
 

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Impariamo ad ascoltarci e a dare spazio per esprimersi a ognuno. Impariamo a far sentire la nostra voce o a stare in silenzio quando serve, a comunicare con gentilezza e a condividere pensieri ed emozioni.Cosa serveStrumenti, dispositivo per registrare.Come si giocaChiediamo ai bambini di scegliere una canzone che conoscono bene, decidiamo un segnale di via e poi cantiamo ognuno la sua con un volume forte, per sovrastare con la propria voce quelle degli altri. Lasciamo cantare finché l’energia non si esaurisce da sola e i bambini tacciano. Facciamo un audio dell’esperienza da riascoltare insieme.Chiediamo: “Come vi è sembrato il risultato? Che cosa avete capito?”. Ascoltiamo le risposte e spostiamo la riflessione sull’aspetto emotivo: “Come vi siete sentiti? È stato piacevole o fastidioso?”. Riascoltiamo l’audio come ulteriore spunto per la riflessione.Proponiamo ai bambini di cercare delle strategie per trasformare l’esperienza del frastuono in un momento bello e piacevole. Ascoltiamo le ipotesi ed eventualmente suggeriamo: “Adesso cantiamo senza urlare perché la voce si altera e diventa sgradevole; cantiamo uno alla volta rispettando il proprio turno senza sovrapporsi; cantiamo insieme lo stesso testo, utilizzando un volume adeguato”.Mettiamo in pratica le diverse strategie e riflettiamo: “Che cosa è cambiato? È stato meglio o peggio? Perché?”.Proponiamo di fare la stessa esperienza suonando gli strumenti, poi mettiamo in pratica le regole individuate precedentemente.Aiutiamo i bambini a stilare un elenco di regole per “sentirci bene” e “ascoltarci” quando parliamo, cantiamo, ascoltiamo una musica e cerchiamo di utilizzare le stesse regole adattandole in ogni momento della giornata scolastica.

Proponiamo giochi in cui attivare un rispecchiamento e poi lasciamo spazio alle iniziative dei bambini, con fiducia. Come si gioca<ul><li>Avviamo un dialogo strumento/corpo e viceversa: dialogare non è solo parlare, ma è qualcosa di più profondo che richiede attenzione verso l’altro. Poniamo l’attenzione al tipo di relazione che i bambini attivano e, quando necessario, interveniamo per sostenerli.</li><li>Invitiamoli ad ascoltare la nostra proposta ritmica fatta con uno strumento e a rispondere con il corpo e il movimento. Non preoccupiamoci se la risposta motoria dei bambini non rispecchia esattamente la nostra proposta ma, in questa fase, lasciamoli esprimere liberamente, secondo il loro sentire.</li><li>In un secondo momento, quando saranno più sciolti, chiediamo il rispecchiamento, cioè la riproduzione del ritmo nel modo più fedele possibile.</li><li>Ripetiamo ma, questa volta, è il corpo che propone e gli strumenti che rispondono. Facciamo dei movimenti ritmici che i bambini possano riprodurre con facilità sugli strumenti, come saltelli, passi pesanti o leggeri, lenti e poi veloci, dondolamenti...</li></ul>

E la gente sai che fa? Usa suoni e rumori facce buffe e colori così il mago fanfarone se ne va come un ciclone.

<ul><li>Giochiamo prendendo spunto dalla filastrocca e affidiamo il ruolo del mago ciarlatano a un bambino. Inventiamo un travestimento per rendere il gioco più scenografico e divertente e scegliamo anche una frase da dire per avviare il gioco, per esempio: “Sono il mago ciarlatano state attenti alla mia mano, con un gesto repentino resta muto ogni bambino!”.</li><li>A questo punto chiediamo ai bambini di comunicare con i compagni senza usare le parole: “Come potremmo dire sono arrabbiato, sono felice, ho fretta, sono stanco?”.</li><li>Facciamolo prima con la mimica e l’espressività corporea, poi con i suoni: “Quali strumenti sono adatti a sostituire determinate parole? Quali strumenti comunicano gentilezza, calma, tranquillità e quali forza o rabbia? Che dinamiche (forte, piano crescendo, diminuendo) potremmo usare? Che velocità? Quale ritmo?”.</li><li>Facciamo la stessa cosa con i colori: “Quali colori sono aggressivi? Quali più delicati?”.</li></ul>

Per tutti: frastuono di parole e suoni

Il vecchio mago ciarlatano Al vecchio mago ciarlatano basta un gesto della mano per rubare furbamente le parole alla gente.

Esprimersi con corpo e strumenti

Dialogare con la musica

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