Ospitalità o diritto alla cittadinanza?

DDI per allievi nello spettro autistico: linee orientative

Scuola dell'infanzia di aprile: La didattica del fare

Muoviamo i primi passi

Il dettato ortografico

Calcolatrice e altre strategie

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 L’esigenza di dare valore alle differenze da un lato e la presenza di classi sempre più plurali, dall’altro, hanno gradualmente portato gli insegnanti ad essere consapevoli del fatto che tener conto della molteplicità dei “funzionamenti umani” sia una condizione imprescindibile del loro agire professionale. L’urgenza attuale è pertanto quella di realizzare una didattica realmente inclusiva, sempre più flessibile, accessibile e capace di avvicinare tutti i soggetti in apprendimento con gli oggetti dello stesso, nella forma dei saperi disciplinari. A questo si aggiunge l’importanza imprescindibile di accompagnare gli allievi verso un’acqui
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L’esigenza di dare valore alle differenze da un lato e la presenza di classi sempre più plurali, dall’altro, hanno gradualmente portato gli insegnanti ad essere consapevoli del fatto che tener conto della molteplicità dei “funzionamenti umani” sia una condizione imprescindibile del loro agire professionale. L’urgenza attuale è pertanto quella di realizzare una didattica realmente inclusiva, sempre più flessibile, accessibile e capace di avvicinare tutti i soggetti in apprendimento con gli oggetti dello stesso, nella forma dei saperi disciplinari. A questo si aggiunge l’importanza imprescindibile di accompagnare gli allievi verso un’acquisizione di competenze che sia graduale e orientata ai principi dell’individualizzazione e della personalizzazione delle proposte didattiche.
 
Due modi di progettare
Quali strade possono seguire gli insegnanti?
1) La prima è progettare percorsi didattici pensando alla totalità della propria classe, riadattandoli “in corsa” qualora questi non siano adatti e rispondenti ai bisogni degli studenti. Esempio: distribuire lo stesso testo scritto a tutti gli studenti chiedendone lettura e comprensione, quando è presente un allievo con dislessia o uno di lingua cinese. È evidente che lo stesso testo “in corso di realizzazione” dell’attività dovrà essere o modificato o sarà necessario trovare supporti e strumenti che lo rendano accessibile a tutti.
2) La seconda strada tiene conto, sin dall’inizio della progettazione didattica delle differenze individuali, caratterizzandola come un percorso coerente e sistematico di insegnamento e di apprendimento, riferito a discipline singole o integrate fra loro, nel quale gli opportuni obiettivi, le scelte didattiche più significative, le strategie maggiormente idonee, i processi di valutazione e monitoraggio sono organizzati in funzione del raggiungimento del successo formativo di ogni allievo. Secondo questa prospettiva, per riprendere l’esempio precedente, il testo scritto dovrà presentare delle differenziazioni (di stile, di scrittura, di forma, ecc.) che consentano a tutti, sin dall’inizio e non in corsa, di svolgere in maniera adeguata il proprio compito.
 
La strada del curriculo inclusivo
È evidente, dunque, quanto la creazione di un vero e proprio curricolo inclusivo possa e debba essere l’unica strada percorribile per una progettazione universale dell’apprendimento (Universal Design for Learning). L’UDL, come ricorda Cottini (2019), è un framework che supporta gli insegnanti dando loro indicazioni dettagliate su:

come presentare le proposte didattiche secondo declinazioni variegate dei contenuti;
come organizzare le attività e le risposte differenziate da parte degli allievi per dimostrare il loro grado di acquisizione di conoscenze e competenze;
come elaborare delle richieste, con particolare riferimento alle funzioni esecutive, alle strategie cognitive e metacognitive che possono essere messe in campo e che culminano con l’acquisizione di un metodo di studio;
come valorizzare il supporto delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC) per costruire ambienti di apprendimento stimolanti e personalizzabili.

 
Un'unità di apprendimento
Presentiamo di seguito, in forma sintetica, una Unità di Apprendimento di italiano, ispirata dai principi UDL, rivolta alla classe V e riferita a un livello base di acquisizione degli obiettivi di apprendimento (Morganti, 2023).
 


FAQ 11. Quale differenza c'è tra PEI e PDP? Al bambino con DSA serve un PEI o un PDP? (ed. PLUS)

FAQ 15. La famiglia può chiedere di tenere nascosto il disturbo e applicare solo forme di tutela che non siano visibili o riconoscibili come tali dai compagni? (ed. PLUS)

FAQ 18. Si possono somministrare prove di valutazione diverse da quelle dei compagni (facilitate, semplificate, abbreviate...) nelle normali prove di verifica durante l'anno e nelle prove INVALSI? (ed. PLUS)

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