Sulla punizione: un sondaggio

Diversità: mai perdere la capacità di meravigliarsi

Il senso di sé cognitivo

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Si tratta di realizzare contesti di apprendimento dove il processo di sviluppo dei bambini avviene nell’esperienza del poter fare da solo, rendendoli artefici del proprio percorso di conoscenza. <ul><li>I laboratori sono luoghi dove i bambini possono procedere progressivamente verso la conquista dell’indipendenza, perché hanno la possibilità di percorrere percorsi di sperimentazione unici. </li><li>La collocazione dei materiali deve essere accessibile ai&nbsp;bambini, dando loro la possibilità di scegliere ed esprimere la propria creatività. </li><li>I materiali favoriscono i processi di apprendimento se sono ben predisposti, selezionati e organizzati, rispettando anche i tempi e i ritmi individuali. </li><li>Assecondiamo la libertà dei bambini per lasciare loro la possibilità di creare durante il fare. </li><li>Lo spazio richiede un’attenzione accurata da parte degli educatori: ha un suo linguaggio che incontra lo stupore, la sorpresa e la curiosità dei bambini. </li><li>Nel proporre le attività si devono creare le condizioni di partenza per poi lasciare che siano gli stessi bambini ad attingere a ciò che maggiormente risponde ai loro bisogni. In questo modo le occasioni di gioco e sperimentazione si rendono sempre funzionali ad accrescere le loro competenze: i materiali si trasformano, si realizzano produzioni creative spesso inaspettate e molte volte sorprendenti. </li></ul>Agire in questa direzione può realmente rinforzare l’autonomia e rispondere esattamente ai desideri di scoperta.

Suggerimenti pronti per l’uso

OFFRIRE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO Nel corso di un anno educativo esiste un periodo, circa tra gennaio e maggio, durante il quale la progettazione delle esperienze si focalizza su percorsi di apprendimento specifici che possono favorire lo sviluppo dei bambini nei diversi campi di esperienza. Gli educatori sono dunque chiamati a predisporre una vasta gamma di attività che possano incontrare l’interesse dei bambini e possano prevedere una loro risposta attiva. Si tratta di opportunità che tengono conto della relazione tra bambini, la dimensione del gioco, la possibilità di fare attraverso l’esplorazione, il costruire e lo sperimentare cose nuove. L’autonomia nel giocare e nello scegliere i percorsi da intraprendere corrisponde esattamente alla necessità di valorizzare il protagonismo e l’ingegnosità di cui ogni bambino è portatore.

Lasciamo ai bambini il tempo e la fiducia necessari per provare a fare da soli.

I l ruolo degli educatori è quello di essere capaci di saper comprendere i bisogni dei bambini, riconoscere le loro competenze e adoperarsi nello stimolarne l’autonomia. Nei servizi educativi i bambini: <ul><li>si sentono destinatari di cure e attenzioni; </li><li>hanno la possibilità di fruire di molte e diverse occasioni di sviluppo; </li><li>trovano un ambiente di apprendimento ricco di opportunità, di stimoli, di risorse che favoriscono l’acquisizione di molte e diverse competenze. </li></ul>

I l ruolo degli educatori è quello di essere capaci di saper comprendere i bisogni dei bambini, riconoscere le loro competenze e adoperarsi nello stimolarne l’autonomia. Nei servizi educativi i bambini: si sentono destinatari di cure e attenzioni; hanno la possibilità di fruire di molte e diverse occasioni di sviluppo; trovano un ambiente di apprendimento ricco di opportunità, di stimoli, di risorse che favoriscono l’acquisizione di molte e diverse competenze.

OFFRIRE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO
 


 Nel corso di un anno educativo esiste un periodo, circa tra gennaio e maggio, durante il quale la progettazione delle esperienze si focalizza su perc

OFFRIRE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO Nel corso di un anno educativo esiste un periodo, circa tra gennaio e maggio, durante il quale la progettazione delle esperienze si focalizza su percorsi di apprendimento specifici che possono favorire lo sviluppo dei bambini nei diversi campi di esperienza. Gli educatori sono dunque chiamati a predisporre una vasta gamma di attività che possano incontrare l’interesse dei bambini e possano prevedere una loro risposta attiva. Si tratta di opportunità che tengono conto della relazione tra bambini, la dimensione del gioco, la possibilità di fare attraverso l’esplorazione, il costruire e lo sperimentare cose nuove. L’autonomia nel giocare e nello scegliere i percorsi da intraprendere corrisponde esattamente alla necessità di valorizzare il protagonismo e l’ingegnosità di cui ogni bambino è portatore.

RI-ORGANIZZARE IL CONTESTO EDUCATIVO In questo gioca un ruolo fondamentale lo studio dello spazio e dei materiali che si possono mettere a disposizione. Il contesto educativo, pensato e organizzato, si offre ai bambini proprio con l’obiettivo di favorire il loro essere e fare. Gli spazi assecondano la curiosità e la scoperta del mondo, si prestano a rispondere al desiderio di sperimentare le proprie capacità, sfidare i propri limiti e raggiungere nuovi traguardi. L’educatore deve rimanere a una giusta distanza, quella che permette la partecipazione osservativa all’esperienza e che crea quella dimensione della vicinanza utile ad accompagnare lo sviluppo di competenze nei bambini. Le esperienze infatti devono potersi offrire prevedendo una risposta libera da parte loro.

Il RUOLO DELL’ADULTO NEL FAVORIRE L’AUTONOMIA<ul><li>Aiutare i bambini a fare da soli: l’adulto in questo senso si mostra come accompagnatore discreto dell’esperienza, promotore sensibile delle opportunità di gioco e di attività;</li><li>Suggerire le strategie per fare da solo, concedendo tutto il tempo necessario. Fare da soli significa per i bambini soddisfare il desiderio di sentirsi in grado di trovare le modalità uniche e diverse di approcciarsi alle situazioni. Vestirsi e svestirsi, mangiare, giocare, compiere piccole consegne, occuparsi dei più piccoli, prendersi cura delle cose, aiutare nel riordino, essere partecipi nella preparazione delle routine.</li><li>Avere fiducia nelle capacità dei bambini, lavorando per renderli capaci di sapersi occupare da soli di sé stessi. Non solo, i rinforzi positivi di fronte alle loro conquiste alimentano la loro autostima e li rendono disponibili nel prendersi cura anche degli altri.</li></ul>

“Aiutami a fare da solo.”

Dove trovi questo contenuto