La valutazione: strumenti e tecniche per l’osservazione delle competenze linguistiche

Imparare a guardare ciò che uno studente sa fare: alcuni suggerimenti per comprendere meglio il processo di apprendimento

di Stefania Ferrari17 ottobre 20184 minuti di lettura
La valutazione: strumenti e tecniche per l’osservazione delle competenze linguistiche | Giunti Scuola
Con la ripresa delle attività didattiche ci ritroviamo a fare il punto rispetto alle competenze linguistiche dei nostri bambini. Cosa sanno fare? Quali competenze devono ancora sviluppare? Da dove ripartire con la programmazione didattica? Queste sono solo alcune delle domande che occupano i pensieri di noi docenti. Ecco alcuni spunti per riflettere sul tema della valutazione formativa.

 

Riflettiamo sulla valutazione

Prima di organizzare la valutazione dei nostri allievi è importante per noi docenti riflettere sulle nostre pratiche valutative.

Un primo passo può essere provare a rispondere ad alcune domande: Che cos’è la competenza linguistica? Come la osservo? Una volta che si è data una risposta basata sulle nostre consapevolezze, rileggendo l’articolo L’interlingua bussola per l’insegnante possiamo avere qualche conferma o qualche nuovo spunto.

Un secondo passo potrebbe essere quello di confrontare una nostra valutazione con quella svolta da un docente facilitatore. Proviamo ad analizzare la narrazione orale del video La storia del cane e del bambino realizzata da un bambino di prima elementare per poi confrontare la nostra lettura con quella fatta da un docente facilitatore.

 

Trascrizione

Oggi una volta c’era un cagnolino nella sua cuccia.# e c’era bagnato e sci:volava #  e il bambino stava scivolando dalle scale # è caduto e scivolato. poi il cagnolino gli ha messo la giacca e la sciarpa così non prende freddo # e poi # quando sono andati a si:are # il bambino è caduto in acqua, # il bambino è caduto in acqua il cane li ha dato la scala per savarlo il cane li ha dato la sciarpa per tirarlo fuori# e quindi## il cane sta po(r)tando il bambino a casa al caldo quindi si è coperto # una maglietta# poi si ha bevuto una cioccolata calda poi è tornato in casa a bere la cioccolata e sta dentro a rilassarsi # sul divano così non si muove .

 

Analisi

La trascrizione riporta la narrazione orale di un bambino di madrelingua italiana. Qui una buona conoscenza lessicale permette una narrazione ricca in dettagli e varietà, ma suggerisce anche quale lessico specifico necessita di conoscere il bambino per essere più chiaro nel resoconto (es. l’uso generalizzato di sciare per pattinare; bagnato invece di ghiacciato ).

Le forme verbali usate sono varie: imperfetti, gerundi presenti e passati, con dei passaggi al tempo presente laddove pare trattarsi più di commenti e spiegazioni personali ( così non prende freddo, così non si muove ).

La coesione del testo narrativo è assicurata da semplici connettivi: e poi, quindi per la sequenzialità cronologica degli eventi; così più per dare spiegazioni sugli eventi; e il pronome indiretto maschile ( gli).

Di nuovo dal confronto, potrebbe nascere qualche conferma o qualche nuovo stimolo a riflettere e/o approfondire il tema dell’osservazione della lingua dei bambini.

 

Strumenti per osservare

Una volta riflettuto sul tema, è importante provare a valutare i nostri allievi, sforzandoci di abbandonare l’abitudine a notare ciò che non funziona, così da concentrarci su ciò che sanno o stanno imparando a fare.

Per osservare la lingua dei bambini è necessario raccogliere campioni delle loro produzioni, ad esempio impiegando task comunicativi, ossia attività che stimolano gli allievi a parlare e/o scrivere, permettendo a tutti di “avere qualcosa da dire”.

Ecco un possibile task per una prima rilevazione della lingua per narrare: raccontare a un compagno una storia che non conosce. Dopo aver organizzato la classe in coppie, l’insegnante distribuisce a uno studente una copia della vignetta la Storia del Pesce , mentre al compagno vengono date le singole immagini in disordine. Il bambino che ha la storia completa, racconta la vicenda rappresentata, il compagno invece cerca di riordinare correttamente le immagini. Mentre i bambini svolgono il compito l’insegnante registra le loro produzioni. Successivamente, i ruoli si invertono e i bambini ripetono il compito. Al termine dell’attività l’insegnante o gli stessi studenti trascrivono le produzioni orali.

 

Per saperne di più

Esempio di trascrizione e analisi tratto dal progetto Osservare l’Interlingua.

Scuola primariaItaliano L2

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