L’importanza della prevenzione a partire dalla scuola dell’infanzia. Intervista al prof. Giacomo Stella

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I sintomi dell&rsquo;ADHD, nel DSM5 (APA, 2014), sono ricondotti a disattenzione, iperattivit&agrave; e impulsivit&agrave; con esordio nella prima infanzia. Attraverso vari studi (Barkley, 1997; Faraone et al., 2019) si &egrave; arrivati a identificare l&rsquo;autoregolazione come deficit core dell&rsquo;ADHD, poich&eacute; tale disturbo presenta una compromissione nell&rsquo;equilibrio tra i sistemi cognitivi, emotivi e comportamentali, necessari per un adattamento funzionale alla vita sociale e familiare.

I sintomi dell’ADHD, nel DSM5 (APA, 2014), sono ricondotti a disattenzione, iperattività e impulsività con esordio nella prima infanzia. Attraverso vari studi (Barkley, 1997; Faraone et al., 2019) si è arrivati a identificare l’autoregolazione come deficit core dell’ADHD, poiché tale disturbo presenta una compromissione nell’equilibrio tra i sistemi cognitivi, emotivi e comportamentali, necessari per un adattamento funzionale alla vita sociale e familiare.


Nello specifico, la capacità autoregolativa deriva da un equilibrio relazionale tra processi involontari (risposta innata e incondizionata, riflessi, formazione

Nello specifico, la capacità autoregolativa deriva da un equilibrio relazionale tra processi involontari (risposta innata e incondizionata, riflessi, formazione di abitudini/apprendimento associativo, evitamento della paura) e volontari, che comprendono tutte le abilità per il raggiungimento di un obiettivo e per affrontare le sfide, tra cui le funzioni esecutive (Nigg, 2017).
Uno dei processi fondamentali dell’autoregolazione è l’inibizione, che consente un ritardo della risposta a fronte di un’attivazione delle funzioni esecutive (memoria di lavoro, attenzione, elaborazione, problem solving) reputate utili alla messa in atto di comportamenti adeguati alla situazione.
Nell’ADHD il processo dell’inibizione è disfunzionale e, a cascata, comporta un malfunzionamento anche nelle altre abilità, inclusa la regolazione emotiva. Tale deficit infatti genera discontrollo emotivo e comportamentale con relativi problemi di relazione sociale e isolamento (Semrud-Clikeman, 2007). Inoltre, la presenza di difficoltà nella concentrazione, nell’organizzazione e nel problem solving implica un aumento del rischio di scarso rendimento scolastico e lavorativo, con bassa autostima e immagine di sé negativa.


Autoregolazione e ADHD

Un percorso per l’autoregolazione

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