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L&rsquo;Unit&agrave; di Lavoro/Apprendimento (UdLA) &egrave; un modello operativo che costituisce la base comune di tutte le metodologie, strategie e tecniche utili quando si lavora con classi eterogenee. L&rsquo;UdLA si ispira ai modelli operativi proposti dall&rsquo;Universit&agrave; per Stranieri di Siena e Ca&rsquo; Foscari di Venezia, con una selezione di quegli elementi che si sono rivelati utili, nella nostra esperienza, per fare didattica nelle classi plurali.

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<h2>Che cosa sono le UdLA?</h2>

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Le UdLA sono segmenti di percorsi organizzati in attivit&agrave; didattiche che mettono bambine e bambini al centro di una progettazione a ritroso (backward design), che parte dalle conoscenze e abilit&agrave; da sviluppare e dalle competenze da promuovere per costruire percorsi di apprendimento attivo.

Ogni UdLA, della durata di circa due ore, &egrave; autoconclusivae autonoma e costituisce una tappa di un percorso pi&ugrave; ampio.

Si tratta di un modello facile da comprendere e gestire sia in fase di progettazione che di didattica e ha una struttura composta sempre da tre fasi:

<ol>
	<li>Introduzione</li>
	<li>Lavoro sull&rsquo;input</li>
	<li>Conclusione</li>
</ol>

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1. Introduzione

All&rsquo;inizio di ogni incontro/lezione ci sono vari aspetti che occorre tener presenti:

<ul>
	<li>per prima cosa &egrave; importante agganciare l&rsquo;attenzione della classe, perch&eacute; questo stimola la motivazione e crea le condizioni giuste per la partecipazione di ogni bambina e bambino e un clima di classe favorevole alla relazione e agli apprendimenti. Usiamo delle tecniche didattiche che permettono, al contempo, di catturare l&rsquo;attenzione e motivare, recuperare le preconoscenze e attivare la &ldquo;grammatica dell&rsquo;anticipazione&rdquo; (expectancy grammar) coinvolgendo il gruppo classe nella formulazione di ipotesi su quello che seguir&agrave; e sui contenuti da sviluppare.</li>
	<li>Tenendo presente che si tratta di una fase solo di avvicinamento ai contenuti su cui vogliamo lavorare, selezioniamo dei nodi essenziali da usare come stimolo attraverso testi-video e immagini,&nbsp;brainstorming&nbsp;con diagramma a ragno, abbinamenti parola-immagine, attivit&agrave; con parole-chiave, uso di oggetti autentici (realia).</li>
	<li>L&rsquo;attivit&agrave; di introduzione pu&ograve; ritenersi conclusa quando si &egrave; creato un buon clima di classe, la motivazione &egrave; alta e sono emersi tutti quegli elementi che rendono la classe pronta a ricevere e analizzare l&rsquo;input, cio&egrave; il materiale didattico strutturato, pensato in fase di progettazione, per sviluppare conoscenze, abilit&agrave; e competenze specifiche su singoli contenuti disciplinari o interdisciplinari.</li>
</ul>

<blockquote>
Iniziamo il nostro percorso con la presentazione di uno strumento che pu&ograve; risultare efficace nel lavoro di programmazione e di didattica nella classe plurale
</blockquote>

2. Lavoro sull&#39;input

Si tratta della fase centrale, il cuore dell&rsquo;UdLA, in cui facilitiamo lo sviluppo degli obiettivi pensati nella nostra progettazione a ritroso e lavoriamo su stimoli comprendendoli a fondo e focalizzando l&rsquo;attenzione delle alunne e degli alunni su obiettivi specifici.

Per questa fase non indichiamo delle specifiche tecniche didattiche da seguire, perch&eacute; ce ne sono molte e varie, ma ricordiamo che non si pu&ograve; dare per scontata la comprensione dei testi di qualsiasi natura essi siano (letti, ascoltati, osservati&hellip;), specialmente in una classe eterogenea e plurale. Inoltre, come ricordato dalle Indicazioni Nazionali, si lavora sempre sulla lingua, anche in contesti disciplinari: il lavoro sulla lingua e sui testi delle discipline &egrave; la base per lo sviluppo delle competenze.

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3. Conclusione

Poich&eacute; ogni UdLA corrisponde a un solo incontro/lezione, occorre progettare bene la fase finale della conclusione senza lasciare che la fase centrale del lavoro sull&rsquo;input sottragga spazio, tempo ed energie a questo momento importante.

Le attivit&agrave; della terza fase servono a tirare le fila, consolidare e monitorare gli apprendimenti e a creare i presupposti per il lavoro successivo.

Possono essere attivit&agrave; ludiche (anche digitali e interattive come il cruciverba e il crucipuzzle), compiti di realt&agrave;, costruzione di cartelloni o manufatti o momenti di autovalutazione e&nbsp;feedback.

Per ulteriori esempi di UdLA, consigliamo le seguenti unit&agrave;:

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	<li><a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/tempi-e-modi-dei-verbi" target="_blank">UdLA Tempi e modi dei verbi</a></li>
	<li><a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/studiare-italiano-l2" target="_blank">UdLA Studiare in italiano L2</a></li>
</ul>

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Consigli ulteriori

Nelle classi plurali consigliamo di organizzare il materiale linguistico in modo progressivo e graduale, partendo da attivit&agrave; centrate sulle parole, proseguendo con stimoli costituiti da frasi, per arrivare poi a testi pi&ugrave; complessi.

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Sperimenta le proposte e condividi con noi la tua esperienza.&nbsp;

<ul>
	<li>Iscriviti al <a href="https://www.giuntiscuola.it/parole-al-centro">Progetto &quot;Parole al centro&quot;</a> di Giunti Scuola! Segui i vari webinar di approfondimento e workshop operativi e scarica i materiali.</li>
	<li>Iscriviti al <a href="https://www.facebook.com/groups/1052178039303661">gruppo Facebook</a> e condividi il tuo lavoro!</li>
</ul>

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