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Sono note le valenze formative della narrazione in quanto dispositivo funzionale allo sviluppo cognitivo e socio-relazionale dei bambini e delle bambine (Bruner, 2002).


 Raccontare storie, infatti, significa misurarsi con la ricerca di un senso, mettendo alla prova la propria capacità di comunicare con gli altri. Oggi, la narrazione può essere arricchita di elementi multimediali.


 IL DIGITAL STORYTELLING


 Il
 
 digital storytelling
 
 , alla lettera
 
 racconto di storie digitali
 
 , è una tecnica diffusasi a partire dagli anni Novanta, in particolare grazie al lavoro dell’organizzazione californiana
 
 Center for Digital Storytelling
 
 . Fondata da Joe Lambe

Sono note le valenze formative della narrazione in quanto dispositivo funzionale allo sviluppo cognitivo e socio-relazionale dei bambini e delle bambine (Bruner, 2002). Raccontare storie, infatti, significa misurarsi con la ricerca di un senso, mettendo alla prova la propria capacità di comunicare con gli altri. Oggi, la narrazione può essere arricchita di elementi multimediali. IL DIGITAL STORYTELLING Il digital storytelling, alla lettera racconto di storie digitali, è una tecnica diffusasi a partire dagli anni Novanta, in particolare grazie al lavoro dell’organizzazione californiana Center for Digital Storytelling. Fondata da Joe Lambert nel 1994, il centro promuove lo sviluppo di pratiche narrative digitali attraverso cui bambini, adolescenti e adulti raccontano esperienze significative della loro vita. Tecnicamente il digital storytelling consiste nella narrazione di una breve storia (tra i 2 e i 5 minuti) che integra le modalità tradizionali del racconto con un’ampia varietà di strumenti multimediali quali le audio-narrazioni, i grafici, le animazioni e le pubblicazioni online. Le storie digitali si caratterizzano infatti per la presenza di una voce narrante che accompagna la visione arricchendo la storia sul piano emotivo: la voce, il ritmo della narrazione, le pause e le sottolineature, accrescono il coinvolgimento, alludono a situazioni, alimentano l’immaginazione e il senso di partecipazione. La storia narrata viene salvata in formato digitale rendendola poi visualizzabile sullo schermo oppure condividendola e disseminandola attraverso il web. PER UNA STORIA DIGITALE EFFICACE Per progettare e realizzare storie digitali efficaci non possono mancare i seguenti elementi (Lambert, 2006): • il punto di vista (dell’autore); • una domanda drammatica; • un contenuto emotivo; • la voce narrante; • una colonna sonora evocativa; • la lunghezza adeguata; • il ritmo della storia. Questi elementi possono anche essere visti come le diverse fasi di realizzazione di una storia: partiamo da una intuizione, ognuno trovi la sua; ci vogliono le emozioni, individuiamo il contenuto principale; occorre una trasformazione, definiamo il momento giusto; proviamo a visualizzare la storia, collocando le immagini l’una dopo l’altra; ascoltiamo la storia, aggiungendo la voce, la musica e gli effetti sonori; integriamo le varie componenti, creando una struttura, dando ritmo e scegliendo la lunghezza giusta; condividiamo infine la storia presentandola a un pubblico. 

• Bruner, J. S., La cultura dell’educazione: nuovi orizzonti per la scuola, Milano, Feltrinelli, 2002&nbsp;- Lambert, J., Digital Storytelling. Capturing Lives, Creating Community, Berkeley, CA, Digital Diner Press, 2006.&nbsp;

Sono note le valenze formative della narrazione in quanto dispositivo funzionale allo sviluppo cognitivo e socio-relazionale dei bambini e delle bambine (Bruner, 2002).&nbsp;Raccontare storie, infatti, significa misurarsi con la ricerca di un senso, mettendo alla prova la propria capacità di comunicare con gli altri. Oggi, la narrazione può essere arricchita di elementi multimediali.&nbsp;IL DIGITAL STORYTELLING&nbsp;Il digital storytelling, alla lettera racconto di storie digitali, è una tecnica diffusasi a partire dagli anni Novanta, in particolare grazie al lavoro dell’organizzazione californiana Center for Digital Storytelling. Fondata da Joe Lambert nel 1994, il centro promuove lo sviluppo di pratiche narrative digitali attraverso cui bambini, adolescenti e adulti raccontano esperienze significative della loro vita. Tecnicamente il digital storytelling consiste nella narrazione di una breve storia (tra i 2 e i 5 minuti) che integra le modalità tradizionali del racconto con un’ampia varietà di strumenti multimediali quali le audio-narrazioni, i grafici, le animazioni e le pubblicazioni online. Le storie digitali si caratterizzano infatti per la presenza di una voce narrante che accompagna la visione arricchendo la storia sul piano emotivo: la voce, il ritmo della narrazione, le pause e le sottolineature, accrescono il coinvolgimento, alludono a situazioni, alimentano l’immaginazione e il senso di partecipazione. La storia narrata viene salvata in formato digitale rendendola poi visualizzabile sullo schermo oppure condividendola e disseminandola attraverso il web.&nbsp;PER UNA STORIA DIGITALE EFFICACE&nbsp;Per progettare e realizzare storie digitali efficaci non possono mancare i seguenti elementi (Lambert, 2006):&nbsp;• il punto di vista (dell’autore);&nbsp;• una domanda drammatica;&nbsp;• un contenuto emotivo;&nbsp;• la voce narrante;&nbsp;• una colonna sonora evocativa;&nbsp;• la lunghezza adeguata;&nbsp;• il ritmo della storia.&nbsp;Questi elementi possono anche essere visti come le diverse fasi di realizzazione di una storia: partiamo da una intuizione, ognuno trovi la sua; ci vogliono le emozioni, individuiamo il contenuto principale; occorre una trasformazione, definiamo il momento giusto; proviamo a visualizzare la storia, collocando le immagini l’una dopo l’altra; ascoltiamo la storia, aggiungendo la voce, la musica e gli effetti sonori; integriamo le varie componenti, creando una struttura, dando ritmo e scegliendo la lunghezza giusta; condividiamo infine la storia presentandola a un pubblico.&nbsp;

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