Parole gentili

La festa della nascita

Il momento delle uscite

Finalmente a scuola...

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Per tutti: le carte parlanti

Per tutti: il tappeto che accoglie

Che cosa serve
 


 Cartoncini bianchi 100×70, colori a tempera, materiali di recupero (stoffe, carte colorate, nastri), pennarelli, pennelli, carta trasparente adesiva.


 


 
 Come si fa
 

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 Accogliamo i bambini con un sorriso e un tono di voce disteso, per segnare l’avvio della giornata, creando un clima sereno per facilitare il distacco dai genitori.
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 Ritroviamoci in cerchio e avviamo una conversazione con i bambini. Che cosa possiamo fare per rendere speciale il nostro angolo del mattino? Realizziamo un “tappeto dell’accoglienza”, dove ognuno può lasciare una traccia di sé.
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 Organizziamo piccoli gruppi di lavoro formati
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Che cosa serve Cartoncini bianchi 100×70, colori a tempera, materiali di recupero (stoffe, carte colorate, nastri), pennarelli, pennelli, carta trasparente adesiva.Come si fa Accogliamo i bambini con un sorriso e un tono di voce disteso, per segnare l’avvio della giornata, creando un clima sereno per facilitare il distacco dai genitori.Ritroviamoci in cerchio e avviamo una conversazione con i bambini. Che cosa possiamo fare per rendere speciale il nostro angolo del mattino? Realizziamo un “tappeto dell’accoglienza”, dove ognuno può lasciare una traccia di sé.Organizziamo piccoli gruppi di lavoro formati da 4/5 bambini: distribuiamo i cartoncini da decorare incollando a piacere i materiali di recupero a disposizione.Lasciamo asciugare e uniamo i fogli tra loro. Ricopriamolo con della carta adesiva trasparente in modo da poterlo pulire e igienizzare.Se abbiamo a disposizione dei cuscini, possiamo decorarli con dei pennarelli per la stoffa, così da rendere più confortevole il nostro spazio dedicato all’assemblea.Stendiamo il nostro tappeto e sediamoci in cerchio. Inventiamo un breve saluto rituale da utilizzare ogni mattina quando ci ritroviamo: per esempio, una parola (ciao, benvenuto, eccomi qui…), che di volta in volta faremo evolvere con il contributo di tutti.Possiamo coinvolgere i bambini di altre nazionalità presenti nella sezione, utilizzando semplici parole di saluto nella loro lingua madre.

Che cosa serve Cartoncini bianchi, pennarelli, immagini ritagliate da riviste, foto, colla, forbici, fogli trasparenti e plastificatrice. Come si fa <ul><li>Prendiamo dei cartoncini e disegniamo insieme ai bambini; se abbiamo bambini molto piccoli o in difficoltà prepariamo e incolliamo, immagini e foto che ci aiutano a parlare di noi. Quando opportuno, attiviamo il dialogo personalizzato o in piccolo gruppo. Trascriviamo o registriamo le varie conversazioni che ne emergono e trascriviamole su un cartellone con le preferenze di ciascuno riguardo ai giochi, al cibo, alle attività…</li><li>Se nel gruppo ci sono bambini di altre nazionalità, usiamo il cartellone per conoscere parole nuove nella loro lingua d’origine e far conoscere loro le nostre nella lingua italiana.</li><li>Durante l’anno possiamo arricchire le carte, creandone di nuove con immagini che rappresentano una nuova amicizia, una scoperta, una conquista…; per i piccolissimi, trasformiamo le carte in un album/video personale da portare anche a casa, da mostrare agli amici.</li></ul>

Che cosa serve Scatola da scarpe, colla stick, forbici, carte colorate, pennarelli, foto. Come si fa <ul><li>Chiediamo ai genitori di portare a scuola una foto che ritragga il bambino con un giocattolo preferito, un animale domestico o durante un momento speciale. Facciamo scrivere dietro la foto una breve descrizione.</li><li>Prendiamo una scatola da scarpe e decoriamola con i materiali a disposizione. Lasciamo liberi i bambini di disegnare, di ritagliare carte, stoffe e di decorare.</li><li>Mettiamo tutte le foto nella scatola, trasformandola così in una “scatola parlante”. Facciamola girare stimolando la conversazione. Possiamo usarla durante tutto l’anno, cambiando le foto e inserendone di nuove che rappresentano momenti di quotidianità a scuola.</li><li>Invitiamo ogni bambino, a turno, a riconoscere la propria foto e a mostrarla ai compagni. Rispettiamo i tempi di ciascuno, aiutando chi è difficoltà a esprimersi con domande (Che cosa facevi? Dove ti trovavi? Come si chiama il tuo cane/gatto?). Proponiamo questa esperienza con tempi distesi, ogni giorno, o a giorni alterni.</li><li>Per i bambini piccolissimi, raccogliamo dai genitori le risposte e condividiamole, chiedendo di confermare e indicare sulle foto quanto richiesto.</li><li>Alla fine del periodo dedicato all’accoglienza, appendiamo le foto su di una striscia, ad altezza bambino, posizionata nell’angolo dedicato all’assemblea.</li></ul>

Che cosa serve Cartoncini bianchi 100×70, colori a tempera, materiali di recupero (stoffe, carte colorate, nastri), pennarelli, pennelli, carta trasparente adesiva. Come si fa <ul><li>Accogliamo i bambini con un sorriso e un tono di voce disteso, per segnare l’avvio della giornata, creando un clima sereno per facilitare il distacco dai genitori.</li><li>Ritroviamoci in cerchio e avviamo una conversazione con i bambini. Che cosa possiamo fare per rendere speciale il nostro angolo del mattino? Realizziamo un “tappeto dell’accoglienza”, dove ognuno può lasciare una traccia di sé.</li></ul><ol><li>Organizziamo piccoli gruppi di lavoro formati da 4/5 bambini: distribuiamo i cartoncini da decorare incollando a piacere i materiali di recupero a disposizione.</li><li>Lasciamo asciugare e uniamo i fogli tra loro. Ricopriamolo con della carta adesiva trasparente in modo da poterlo pulire e igienizzare.</li><li>Se abbiamo a disposizione dei cuscini, possiamo decorarli con dei pennarelli per la stoffa, così da rendere più confortevole il nostro spazio dedicato all’assemblea.</li><li>Stendiamo il nostro tappeto e sediamoci in cerchio. Inventiamo un breve saluto rituale da utilizzare ogni mattina quando ci ritroviamo: per esempio, una parola (ciao, benvenuto, eccomi qui…), che di volta in volta faremo evolvere con il contributo di tutti.</li><li>Possiamo coinvolgere i bambini di altre nazionalità presenti nella sezione, utilizzando semplici parole di saluto nella loro lingua madre.</li></ol>

Durante questo periodo dell’accoglienza possiamo arricchire la nostra biblioteca con libri e filastrocche che trattano questo argomento:<ul><li><a data-cke-saved-href="https://scuolainsoffitta.com/2017/09/18/libri-inserimento-scuola-materna/" target="_blank" href="https://scuolainsoffitta.com/2017/09/18/libri-inserimento-scuola-materna/">10 libri per facilitare l’inserimento</a></li><li><a data-cke-saved-href="https://126maestramaria.wordpress.com/2019/08/28/13994/" target="_blank" href="https://126maestramaria.wordpress.com/2019/08/28/13994/">Poesie per l’accoglienza</a></li><li><a data-cke-saved-href="https://maestramary.altervista.org/accoglienza-poesie-filastrocche.htm" target="_blank" href="https://maestramary.altervista.org/accoglienza-poesie-filastrocche.htm">Poesie e filastrocche primi giorni di scuola</a></li></ul>

Per i più piccoli: la scatola parlante

Questi siamo noi

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