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Avventure in città

Scuola dell'infanzia di ottobre. Dentro i campi dell'esperienza:

Pezzi di puzzle

I numeri nelle storie

Il corpo è per le bambine e i bambini un fondamentale strumento di conoscenza, quasi tutte le attività che vengono proposte a scuola partono o hanno a che fare con esso. Anche la costruzione dei primi concetti matematici, come quelli relativi alla misura, trovano i loro inizi nelle esperienze corporee, per poi continuare in diversi contesti quotidiani o appositamente predisposti dall’insegnante.

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 Una delle attività tipiche da proporre è il confronto delle altezze che
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Il corpo è per le bambine e i bambini un fondamentale strumento di conoscenza, quasi tutte le attività che vengono proposte a scuola partono o hanno a che fare con esso. Anche la costruzione dei primi concetti matematici, come quelli relativi alla misura, trovano i loro inizi nelle esperienze corporee, per poi continuare in diversi contesti quotidiani o appositamente predisposti dall’insegnante.

Una delle attività tipiche da proporre è il confronto delle altezze che nasce dalla domanda: “Quanto sei alto? Ma rispetto a che cosa sei alto?”.
Per poter rispondere alla prima domanda è necessario trovare un parametro di confronto, il compagno vicino, il muro della classe e cosi via… Evitando l’uso del metro, anche se i bambini spesso lo nominano, sviluppiamo pensiero matematico costruendo sistemi rudimentali di misurazione. Ecco due possibili approcci che sviluppano sguardi diversi.

 
1. Organizziamo una fila partendo da un primo confronto di una coppia, per poi inserire via via tutti gli altri bambini, chiediamo di avvicinarsi e di segnare, enfatizzando il gesto della mano, le due altezze: “Chi è più alto? Chi meno alto?”. Oppure: “Chi è più basso? Chi meno basso?”. Può sembrare uno scioglilingua, ma è un atteggiamento mentale che va coltivato fin da piccoli per costruire un’idea matematicamente corretta di relazione d’ordine.

Lavorando con le “grandezze”, in questo caso la lunghezza, non dobbiamo contrapporre due proprietà (essere alto o essere basso) come è consuetudine fare, ma aiutare ad accorgersi che si tratta di un’unica grandezza, che si mostra a noi in grado diverso e quindi ordinabile dal più al meno.
Questo approccio può divenire parte delle routine: quando si compone una fila, a seconda dei casi, possiamo chiedere di formarla dal più alto al meno alto, oppure dal più basso al meno basso.

 
2. Chiediamo alle bambine e ai bambini di appoggiarsi al muro e segniamo con del nastro adesivo l’altezza di ognuno e accanto il loro nome. Il risultato sarà una linea altalenante: in questo caso non partiamo dal confronto a due a due, ma dalla osservazione del risultato di una registrazione di altezze diverse.
 
Ambedue le proposte hanno bisogno di tempo per discutere la situazione: aiutiamo a organizzare i dati e le idee con domande e rilanci; troviamo forme di registrazione e chiediamo la rappresentazione curata dell’esperienza. 


Usiamo il corpo come oggetto di misurazione, per poi passare a oggetti e situazioni diverse. Troviamo modalit&agrave; e strategie adeguate.

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Usiamo il corpo come oggetto di misurazione, per poi passare a oggetti e situazioni diverse. Troviamo modalità e strategie adeguate.
 


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Per tutti: Più alto di, meno alto di…


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