Ben-essere in ambientamento

Comunicare per crescere

Quando vado a riprenderlo…

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Le maestre mi riferiscono che tutto scorre tranquillamente fino al momento di sedersi a tavola, poi iniziano le “storie” quando vengono porzionati i pasti.
 


 
 A volte cerca di evitare di ricevere il cibo; quando invece richiede la pietanza può darsi che improvvisamente si metta a piangere perché non vuole più mangiare.
 


 
 Anche a casa è così: mangia poco, quello che vuole e quando vuole, visto che è minutina pur di farla mangiare le diamo quello che desidera.
 


 
 Le maestre mi hanno spiegato che chiedono a tutti i bambini quanto cibo vogliono nel piatto e che di fronte a una risposta negativa mettono una quantità ridicola, più simbolica che reale,

Le maestre mi riferiscono che tutto scorre tranquillamente fino al momento di sedersi a tavola, poi iniziano le “storie” quando vengono porzionati i pasti.
A volte cerca di evitare di ricevere il cibo; quando invece richiede la pietanza può darsi che improvvisamente si metta a piangere perché non vuole più mangiare.
Anche a casa è così: mangia poco, quello che vuole e quando vuole, visto che è minutina pur di farla mangiare le diamo quello che desidera.
Le maestre mi hanno spiegato che chiedono a tutti i bambini quanto cibo vogliono nel piatto e che di fronte a una risposta negativa mettono una quantità ridicola, più simbolica che reale, giusto per invitare all’assaggio.
Mia figlia l’anno scorso faceva l’uscita a mezza giornata, ma quest’anno rimane fino alle quattro quando va a prenderla la nonna. Che cosa possiamo fare per aiutarla? Siamo in un vicolo cieco. Grazie
 
Annalisa da Roma


Quando è ora di mangiare…

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