Obiettivi, metodologie, competenze: il ruolo dell’insegnante

SBP: Sindrome da Bulimia Progettuale

Miseria e mito del POF

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Liberiamo le potenzialit&agrave; di bambine e bambini grazie a un contesto educativo adeguato
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4. Spazio e tempo biologico

La gestione dello spazio biologico, dell&rsquo;ambiente che ci circonda, &egrave; di estrema importanza per il nostro equilibrio vitale, poich&eacute; l&rsquo;essere umano &egrave; parte integrante di un sistema di processi interconnessi, in equilibrio armonico tra loro. Sappiamo infatti che al restringimento dello spazio biologico corrisponde un aumento di aggressivit&agrave; degli organismi. Il tempo biologico riguarda il modo in cui gli individui percepiscono e usano il tempo per organizzare le loro attivit&agrave; e viene analizzato dalla cronobiologia, che studia appunto i cicli fisiologici del soggetto durante la giornata (per esempio il ciclo sonno-veglia), secondo i cosiddetti ritmi circadiani individuali, determinati dall&rsquo;azione di un orologio biologico interno.

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Il contesto educativo, interpretato come rete di opportunit&agrave; (spaziali, temporali, relazionali), assume una valenza formativa fondamentale per liberare le potenzialit&agrave; di bambine e bambini, per favorirne la crescita e per garantire lo sviluppo di apprendimenti significativi, ma anche per generare occasioni di benessere con i colleghi e le famiglie.

Ma come si progetta un contesto di qualit&agrave;?

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Conoscere e gestire la complessit&agrave; di tale &ldquo;tessitura&rdquo; spaziale e temporale, significa orientare la qualit&agrave; delle relazioni, delle modalit&agrave; comunicative e, di conseguenza, dei valori che un contesto pedagogicamente progettato riuscir&agrave; a trasmettere: accoglienza, rispetto, apertura all&rsquo;altro, incoraggiamento, entusiasmo, umorismo, disponibilit&agrave;. In questa ottica risulta determinante l&rsquo;influenza dell&rsquo;ambiente nel &ldquo;disegnare&rdquo; l&rsquo;estetica dei rapporti umani, confermando la necessit&agrave; educativa di strutturare contesti &ldquo;ecologici&rdquo;, in cui spazi, tempi, routine, attivit&agrave;, relazioni, si intrecciano e si condizionano vicendevolmente.

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1. Spazio e tempo fisico

La percezione dello spazio fisico riguarda il senso dell&rsquo;orientamento, legato alla presenza di punti di riferimento che ci danno sicurezza nel prendere una direzione, di movimento e/o di comportamento e si pone in correlazione diretta con il tempo fisico, includendo nel suo rapporto anche la velocit&agrave;, secondo una specifica formula matematica.

Se la velocit&agrave; &egrave; direttamente proporzionale allo spazio, quest&rsquo;ultimo &egrave; inversamente proporzionale al tempo: pi&ugrave; ampio &egrave; lo spazio che prendo in esame, pi&ugrave; ho l&rsquo;impressione che il tempo si contragga e mi manchi.

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<ul>
	<li>motivazione,</li>
	<li>intenzionalit&agrave;,</li>
	<li>attenzione,</li>
	<li>impegno,</li>
	<li>accoglienza,</li>
	<li>rispetto.</li>
</ul>

Per progettare contesti di qualit&agrave; piacevoli da vivere, emozionalmente caldi, esteticamente appaganti, che stimolano il pensiero, che muovono le idee, &egrave; necessario che tutti gli attori riescano a mettere in pratica, le dimensioni della cura:

2. Spazio e tempo psicologico

Lo spazio psicologico prende in considerazione i comportamenti legati alla comunicazione prossemica analizzando il significato dei messaggi non verbali che riguardano la vicinanza/distanza dei corpi degli esseri umani. La percezione del tempo psicologico rimanda al bisogno, nell&rsquo;attuale societ&agrave;, di rallentare i ritmi (slow time) con le conseguenti ricadute educative che sostengono la necessit&agrave; di dare tempo a bambine e bambini, pur senza far loro perdere tempo, rispettando le loro tappe evolutive ed evitando inutili, deleterie e spesso forzate anticipazioni.

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Le dimensioni della cura

Sulla base di queste premesse, &egrave; possibile riflettere sulle caratteristiche determinanti di ogni contesto: gli spazi, i tempi, le relazioni.

Il ruolo e la qualit&agrave; dello spazio e del tempo, due facce di una stessa medaglia, hanno assunto, in questi ultimi anni, una posizione di sempre maggior interesse. Gli spazi e i tempi infatti, intesi come strutture fondanti del proprio ambiente vitale, condizionano comportamenti e conoscenze.

Mentre lo spazio educativo pu&ograve; essere progettato da professionisti competenti e specializzati (architetti, pedagogisti), il tempo pu&ograve; soltanto essere pensato e immaginato per includerlo in un processo di apprendimento strutturato, dal momento che (come sosteneva Jean Piaget) il tempo non viene visto n&eacute; percepito poich&eacute;, contrariamente allo spazio, non cade sotto i nostri sensi e non esiste un organo di senso specifico atto a recepirlo. Infatti, sebbene tutti abbiano la nozione del fluire del tempo, in realt&agrave; si percepiscono soltanto gli avvenimenti, i movimenti e le azioni, le loro velocit&agrave; e i loro risultati. Dunque, sembra pi&ugrave; opportuno parlare al plurale di tempi e di spazi, individuando differenti declinazioni percettive: fisiche, psicologiche, sociologiche, biologiche, filosofiche.

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3. Spazio e tempo sociologico

La percezione dello spazio sociologico presuppone una distinzione tra &ldquo;spazio&rdquo; e &ldquo;luogo&rdquo;: lo spazio &egrave; obiettivo, impersonale, indifferenziato; il luogo, invece, identifica una &ldquo;presenza&rdquo; che include anche ricordi, esperienze, emozioni e sistemi di comportamento associati. Il tempo sociologico &egrave; quello che gli esseri umani misurano in base all&rsquo;ordine di grandezza della durata: un tempo esterno a noi, lineare, continuo e progressivo, frazionato e frazionabile, quindi programmabile.

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Spazi, tempi, relazioni

5. Spazio e tempo filosofico

Le questioni riguardanti la percezione dello spazio filosofico comprendono riflessioni quali: lo spazio &egrave; assoluto o puramente relazionale? Lo spazio possiede una geometria corretta o &egrave; solo una convenzione? &Egrave; possibile comprendere il concetto di &ldquo;infinito spaziale&rdquo;? Mentre lo spazio rappresenta la forma del senso esterno, il tempo filosofico rappresenta la forma del senso interno. Questa relazione tra &ldquo;infinito&rdquo; ed &ldquo;eternit&agrave;&rdquo; che a volte ricorre in quelle domande di bambine e bambini alle quali non sappiamo rispondere, &egrave; ben espressa dal famoso epitaffio inciso sulla tomba del grande filosofo Immanuel Kant: &ldquo;La legge morale dentro di me e il cielo stellato sopra di me&rdquo;.

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Relazioni e valori

Progettare il contesto

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