Millanta, filastrocche e animali a volontà!

Elogio dello zerbino

Guarda che faccia!

Esperienze al nido

Ascoltiamo e raccontiamo

Un libro per amico

Come e perché scriviamo

Il percorso compiuto in questo contesto, ricco di pensieri e significativo di buone pratiche, esprime interessanti punti di riferimento per ri-pensare l’organizzazione degli spazi nel proprio contesto di lavoro. In effetti c’è bisogno di procedere a verifica, perché spesso si dà per scontata una progettazione iniziale mantenuta e ripetuta nel tempo o per mancanza di energie, o per la fatica di condividere o per una sottovalutazione delle potenzialità educanti dello spazio e delle sue risorse. Alcune indicazioni utili affinché l’ambiente sia coerente con le finalità educative del progetto: <ul><li>lo spazio che accoglie offre possibilità di sostare, ha una sua identità a partire dal nome del servizio, parla dei bambini e comunica con i genitori; </li><li>la sezione è uno spazio di appartenenza per il gruppo, ha una sua organizzazione che facilmente orienta il bambino verso opportunità del fare e del giocare; </li><li>i materiali hanno una vita che non è perenne, devono essere rinnovati, non usurati o ripetitivi. Le risorse che il mondo della natura ci dona in modo generoso hanno una loro stagionalità e l’attenzione al colore comporta la scelta di combinazioni armoniche, evitando ambienti troppo saturi; </li><li>il “bello” non è un elemento di contorno, ma di sostegno e conforto, è segno di cura, ordine, armonia. Per questo le immagini alle pareti, i materiali, gli oggetti, la loro disposizione devono essere il frutto di un preciso pensiero, fatto non all’insegna della quantità, ma della qualità estetica e del significato che vogliamo comunicare ai bambini; </li><li>la luce, che anche da una semplice finestra filtra nei vari momenti della giornata, ci accompagna con giochi percettivi, che sostengono esperienze articolate e interattive. </li></ul>

SUGGERIMENTI DA CONDIVIDERE

IL NIDO SI PRESENTA

… RACCONTA IL FARE DEI BAMBINI

Altri oggetti proposti sono gli elementi naturali – sassi, foglie, pigne, fiori, piante, ghiande, terra, creta ecc. – che mettono in connessione le ricerche avviate in atelier e le esperienze vissute nel quartiere, concretamente nel Parco Sempione, il nostro grande atelier all’aperto. Questi materiali sono affascinanti, in continua trasformazione e ci regalano delle magnifiche esposizioni stagionali, che per noi sono oggetto di indagine e scoperta. Porre attenzione all’ascolto di essi permette di scoprirne la voce, il suono, le peculiarità, le caratteristiche, anche estetiche.

Lo spazio...

Il linguaggio del gusto, con i frutti e gli ortaggi che accompagnano il menù e la stagionalità, è fortemente presente nelle progettualità del Nido Scuola e in stretta connessione con la cucina. I bambini indagano questi elementi negli atelier e nelle sezioni perché siamo convinti che avvicinarli al gusto significhi aprire loro porte e finestre sul mondo e permetta di costruire delle menti multiculturali che accolgono la diversità.

… COSTRUISCE RELAZIONI

La “piazza” è il cuore simbolico del progetto: è luogo collettivo di incontro dove le idee e i pensieri vanno e vengono e dove ogni giorno si promuove ascolto e accoglienza. Perciò non è un luogo di passaggio, ma ha una centralità da cui si dipanano i diversi momenti della giornata educativa: vi si affacciano tutti gli ambienti, compresi la cucina e l’atelier. È qui che educatori e genitori si incontrano, si conoscono, è qui che sentimenti di solidarietà e di inclusione producono nuova cultura di condivisione e partecipazione.

Infine, grazie al forte dialogo che esiste con l’architettura, un linguaggio che utilizziamo spesso con i bambini è la luce. La nostra “piazza”, durante i vari momenti della giornata, regala giochi di luce naturale che abitano questo luogo grazie alle trasparenze e alle ampie finestre. Questa risorsa può essere messa in connessione ad altri linguaggi o materiali, creando dei meravigliosi paesaggi luminosi.

… GENERA CURIOSITÀ ED ESPERIENZE

… PARLA AI BAMBINI

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 Il progetto
 
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 Il Nido Scuola bilingue accoglie bambini da 6 mesi a 6 anni, offre alle famiglie un percorso di continuità in un contesto innovativo e accogliente, che mira a essere “una scuola amabile”, dove l’ambiente di vita quotidiana viene vissuto attivamente da tutti i suoi protagonisti. L’impronta dell’impianto organizzativo nasce da un’immagine di bambino che possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro...

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 La struttura
 
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 L’architettura dello spazio ha saputo raccogliere la nostra idea di contesto come un luogo interattivo e articolato, portatore di significati e cara

Il progetto Il Nido Scuola bilingue accoglie bambini da 6 mesi a 6 anni, offre alle famiglie un percorso di continuità in un contesto innovativo e accogliente, che mira a essere “una scuola amabile”, dove l’ambiente di vita quotidiana viene vissuto attivamente da tutti i suoi protagonisti. L’impronta dell’impianto organizzativo nasce da un’immagine di bambino che possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro...La struttura L’architettura dello spazio ha saputo raccogliere la nostra idea di contesto come un luogo interattivo e articolato, portatore di significati e caratterizzato da spazi con una loro identità, capaci di per sé di parlare ai bambini. La cura dell’aspetto estetico è un impegno imprescindibile, nella consapevolezza che ciò che apprendiamo deve piacerci, “sedurci e divertirci”. Ha contribuito alla stesura Ariana Guillamòn Martinez, coordinatrice pedagogica del servizio.PER SAPERNE DI PIÙ:www.nidoscuolajacaranda.com ​​​​​​​

<ul><li>Il progetto </li></ul>Il Nido Scuola bilingue accoglie bambini da 6 mesi a 6 anni, offre alle famiglie un percorso di continuità in un contesto innovativo e accogliente, che mira a essere “una scuola amabile”, dove l’ambiente di vita quotidiana viene vissuto attivamente da tutti i suoi protagonisti. L’impronta dell’impianto organizzativo nasce da un’immagine di bambino che possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro...<ul><li>La struttura </li></ul>L’architettura dello spazio ha saputo raccogliere la nostra idea di contesto come un luogo interattivo e articolato, portatore di significati e caratterizzato da spazi con una loro identità, capaci di per sé di parlare ai bambini. La cura dell’aspetto estetico è un impegno imprescindibile, nella consapevolezza che ciò che apprendiamo deve piacerci, “sedurci e divertirci”. Ha contribuito alla stesura Ariana Guillamòn Martinez, coordinatrice pedagogica del servizio.PER SAPERNE DI PIÙ: <a data-cke-saved-href="http://www.nidoscuolajacaranda.com" target="_blank" href="http://www.nidoscuolajacaranda.com">www.nidoscuolajacaranda.com&nbsp; </a>​​​​​​​<a data-cke-saved-href="http://www.nidoscuolajacaranda.com" target="_blank" href="http://www.nidoscuolajacaranda.com"></a>

La presenza di due laboratori, l’Atelier della natura e l’Atelier del colore, avvicinano i bambini ai linguaggi grafici, poetici, narrativi-metaforici, intrecciandoli, contemporaneamente, con tutti gli altri linguaggi. Ogni sezione è dotata di ampi spazi aperti e trasparenti con vari contesti adibiti al gioco, con arredi mobili per gli oggetti personali, piante, tavoli di luce, mini-atelier, bagno e piccoli orti, dove i bambini possono abitare lo spazio in autonomia e crescere in un contesto che continuamente propone loro paesaggi invitanti. Le sezioni hanno una struttura comune: una pedana centrale che viene vissuta in modo diverso a seconda dell’età. Questo elemento non è un semplice arredo, ma funge da grande isola permettendo di creare piccoli contesti di apprendimento. L’adulto può predisporre nuove opportunità, seguendo gli interessi dei bambini trasformando lo spazio insieme a loro. Gli arredi privilegiano materiali di varie forme e dimensioni, con lo stesso ventaglio di colori, pensandoli come materiali polifunzionali. I materiali sono sempre presentati in modo molto curato e attento attraverso allestimenti posizionati ad altezza bambino, privilegiamo quelli di scarto, raccolti e disposti nello spazio per reinventarne uso e significato.

La documentazione è parte integrante e strutturale del progetto educativo, in quanto dà valore e rende esplicita, visibile e valutabile la natura dei processi di apprendimento soggettivi e di gruppo. La documentazione è intesa come “luogo pubblico”, in quanto sostanzia l’idea di nido e scuola-comunità in cui si elabora una cultura dell’infanzia e dell’educazione. Le famiglie sono invitate a essere coautrici di storie comuni e di significati condivisi insieme ai bambini e alle insegnanti, esperienza quindi generativa di comunanza di valori e di un sentimento di appartenenza che consente a ciascuno di riconoscere l’altro e riconoscersi nell’altro. È questa la qualità dello spazio che favorisce lo scambio, l’empatia e la reciprocità. È questa l’identità di una progettazione dello spazio secondo sequenze di pensiero e di riflessione sul valore dell’ambiente come dispositivo educativo in cui prende forma la vita quotidiana.

Lo spazio educativo: una esperienza di qualità

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