Vuoi essere mio amico?

Conosciamoci meglio

Costruiamo ponti: per essere amici

Per concludere

Prepariamo il disegno di una barca e dividiamo lo scafo in tanti settori. Assegniamo a ogni alunno un pezzo dello scafo e chiediamo di scrivere una parola che aiuti a “non affondare” (famiglia, amici, amore, solidarietà, forza, coraggio, speranza…). Prepariamo anche delle onde in tempesta, o tentacoli di un mostro marino se preferiamo, e cerchiamo insieme parole che creino paura e sgomento (tristezza, fatica, mancanza, dispiacere, paura, morte, guerra, fame, dolore…). Anche in questo caso, diamo un’onda a ciascuno e chiediamo di riportarvi la parola scelta. Per finire, aggiungiamo il disegno di un’isola con immagini di accoglienza e parole adatte (felicità, speranza, aiuto, affetto, comprensione…). Incolliamo tutto su un cartellone e presentiamo la storia di Malak, che è dovuta fuggire dal suo Paese a bordo di un barcone, proiettando il filmato Malak e la barca (prima parte).

attività 4

Chiediamo ai nostri alunni se vogliono aggiungere delle parole tra le onde e ascoltiamo i loro pensieri. Quando tutti avranno finito, facciamo vedere la seconda parte della storia di Malak e commentiamola insieme.

Ponti per unire

Abituare i nostri alunni all’empatia è una delle cose più complesse con le quali ci dobbiamo misurare ogni giorno. Iniziamo questo percorso di crescita e di apertura graduale agli altri stimolando la curiosità dei ragazzi: se abbiamo in classe bambini stranieri prendiamoci un po’ di spazio, ogni giorno, per imparare una parola della loro lingua. Cerchiamo immagini dei Paesi d’origine e lasciamo che siano loro a raccontare. Creiamo un angolo dedicato allo scambio di storie, oggetti, simboli, musica. Abituiamo gli alunni a pensare che solo camminando insieme si può andare lontano.

ATTIVITà 1

Noi siamo stranieri

Dedichiamo&nbsp;un momento di riflessione alle vittime dell’immigrazione (ricordiamo che il&nbsp;&nbsp;3 ottobre è la giornata nazionale dedicata alle vittime dell'immigrazione). Soffermiamoci sull’importanza di ricordare chi ha perso la vita cercando di arrivare in un luogo senza guerra: lasciare il proprio Paese è sempre molto difficile ed è nostro dovere sostenere chi è lontano da casa. Facciamo vedere la puntata “<a data-cke-saved-href="https://www.raiplay.it/video/2019/01/MELEVISIONE-LO-STRANIERO-6f9158dc-1f82-4be4-aa21-54cd272b4eb9.html" target="_blank" href="https://www.raiplay.it/video/2019/01/MELEVISIONE-LO-STRANIERO-6f9158dc-1f82-4be4-aa21-54cd272b4eb9.html">Lo straniero” della Melevisione</a> e scriviamo alla lavagna i tre doni di cui parla Re Quercia:<ol><li>fraternità, affetto, prendersi cura degli altri;</li><li>giustizia, onestà e legalità;</li><li>carta della libertà, secondo la quale ognuno deve sentirsi libero di spostarsi dove meglio crede.</li></ol>Chiediamo ai bambini se, nella nostra classe, possediamo i tre doni di cui si parla e stimoliamoli a riflettere sulla loro importanza. Raccogliamo le riflessioni e scriviamo un editto, tutti insieme, nel quale ci impegniamo a distribuire e a mantenere “vivi” i doni. Lasciamo che ognuno si esprima liberamente e, in un secondo momento, facciamo ascoltare le parole della canzone <a data-cke-saved-href="http://www.brunotognolini.com/media/strncanz.mp3" target="_blank" href="http://www.brunotognolini.com/media/strncanz.mp3">Stranieri</a>.

ATTIVITà 3

Dedichiamo un momento di riflessione alle vittime dell’immigrazione (ricordiamo che il  3 ottobre è la giornata nazionale dedicata alle vittime dell'immigrazione). Soffermiamoci sull’imp

Dedichiamo un momento di riflessione alle vittime dell’immigrazione (ricordiamo che il  3 ottobre è la giornata nazionale dedicata alle vittime dell'immigrazione). Soffermiamoci sull’importanza di ricordare chi ha perso la vita cercando di arrivare in un luogo senza guerra: lasciare il proprio Paese è sempre molto difficile ed è nostro dovere sostenere chi è lontano da casa. Facciamo vedere la puntata “Lo straniero” della Melevisione e scriviamo alla lavagna i tre doni di cui parla Re Quercia:fraternità, affetto, prendersi cura degli altri;giustizia, onestà e legalità;carta della libertà, secondo la quale ognuno deve sentirsi libero di spostarsi dove meglio crede.Chiediamo ai bambini se, nella nostra classe, possediamo i tre doni di cui si parla e stimoliamoli a riflettere sulla loro importanza. Raccogliamo le riflessioni e scriviamo un editto, tutti insieme, nel quale ci impegniamo a distribuire e a mantenere “vivi” i doni. Lasciamo che ognuno si esprima liberamente e, in un secondo momento, facciamo ascoltare le parole della canzone Stranieri.

Riproduciamo, aumentandone le dimensioni, la SCHEDA Il ponte della solidarietà. Facciamo ritagliare ai bambini ogni riquadro e chiediamo loro di comporre l’immagine in modo corretto. Per assemblare l’immagine, non devono essere utilizzate tutte le parole ma solo quelle che aiutano a creare armonia tra le persone. Quando i bambini avranno assemblato le varie parti del disegno, facciamo colorare il ponte

ATTIVITà 2

Una storia a lieto fine

Riproduciamo, aumentandone le dimensioni, la SCHEDA Il ponte della solidarietà. Facciamo ritagliare ai bambini ogni riquadro e chiediamo loro di comporre l’immagine in modo corretto. Per assemblare l’immagine, non devono essere utilizzate tutte le parole ma solo quelle che aiutano a creare armonia tra le persone. Quando i bambini avranno assemblato le varie parti del disegno, facciamo colorare il ponte

Anche Gesù esortava ad accogliere tutti, senza distinzioni. Per tenere sempre a mente questo messaggio prepariamo uno striscione con la frase presa dal Vangelo di Matteo: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. (Mt 25, 40) Chiediamo a ogni alunno di disegnare chi è, per lui, lo straniero e aggiungiamo i personaggi allo striscione. Puntiamo l’attenzione sul fatto chetutti noi, nel momento in cui ci spostiamo, diventiamo stranieri per qualcun altro.

obiettivi specifici

<ol><li class="heading5">Ponti per unire con SCHEDA&nbsp;Il ponte della solidarietà</li><li class="heading5">Noi siamo stranieri</li><li class="heading5">Una storia a lieto fin</li><li class="heading5">Per concludere</li></ol>

<ul><li class="heading5">Sapere che Dio lancia messaggi di pace agli uomini.</li><li class="heading5">Comprendere che l’accoglienza è uno dei pilastri su cui poggia la comunità ecclesiale.</li></ul>

attività

Il valore della solidarietà

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