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Psicologia e scuola di Novembre-Dicembre: la scuola è #cittadinanza

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È così facile simpatizzare con l’affettuosa voce fuori campo, perché tutti conosciamo l’ostinazione dei bambini e delle bambine quando decidono di dire no. È altrettanto facile provare tenerezza nei confronti della scimmia, perché appunto ci ricorda quel bisogno di rivalsa, di affermazione e di irriverenza che fa tanto crescere. Dire di no, infatti, significa anche affermare: «Io ci sono!». La scoperta e la sperimentazione del no indicano che il bambino si è accorto di essere altro rispetto alle sue figure di riferimento e che si sta costruendo dei limiti. Insomma, è lì che misura la sua distanza dall’altro, cercando quell’equilibrio tra identificazione e separazione che è essenziale per il suo benessere. E allora questo libro può correre in soccorso a genitori e insegnanti quando sentono che la tensione sta diventando un po’ troppo alta: quasi come se fosse un copione da recitare insieme, adulti e bambini potranno ripercorrere interazioni note, ma prendendosi un po’ meno sul serio e smorzando così l’inevitabile nervosismo che a volte si prova in questi casi.Claudia Casini, Psicologa, Psicoterapeuta

«No, non la mangio la banana!» afferma la scimmia (un piccolo gorilla) protagonista dell’omonimo libro di Yasmeen Ismail, nonostante le insistenze dell’amorevole voce fuori campo. «No, è troppo gialla e troppo storta. No, la banana non la voglio!». Non la vuole con il pane, non la vuole a testa in giù, non la vuole a metà, né in una tazza, né in compagnia. Non la vuole con il gelato, né a rondelle. Non la vuole schiacciata e neppure in un panino. «No, la banana non la voglio, non la mangio la banana!». Non la mangerà né su né giù, né qua né là, né sopra né sotto, né al dritto né al rovescio, né tanta né poca, né ora né mai! «No, la banana non la voglio, non la mangio la banana!». «Va bene, ho capito» dichiara alla fine del libro, con immaginabile rassegnazione, la voce fuori campo, dopo averle provate tutte. E lascia la banana in una ciotola. Ma ecco che nella pagina successiva la banana non c’è più... chi l’avrà mangiata? «Voglio un’altra banana!» grida questa volta la scimmia! «Per favore!».

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No, non la mangio la banana!

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