Si va in scena!

Dalla parte dell’arte. Un breve percorso sull’esperienza dell’osservare, pensare e produrre immagini nella scuola dell’infanzia

"Suoni e musica in gioco" - Vi proponiamo di leggere insieme l'introduzione del volume, disponibile a prezzo speciale per tutti gli abbonati a "Scuola dell'infanzia"

Didattica continua... | Il martedì della scuola dell'infanzia

Comunicare con la musica

Cantare è emozione

Arte sugli alberi

Giochiamo con i suoni e i gesti: imitazioni&nbsp;sonoro-gestuali

Giochiamo con i suoni e i gesti: imitazioni sonoro-gestuali

Movimenti a specchio

Imitiamo con il corpo:&nbsp;movimenti a specchio

Come si gioca&nbsp;​​​​​​ <ul><li>Disponiamoci in cerchio seduti sul pavimento. Conduciamo il gioco preferibilmente senza parlare, per valorizzare il nostro agire.&nbsp;</li><li>Ascoltiamo il gruppo quando non è ancora completamente in silenzio, per cogliere un suono, una parola, un gesto che qualche bambino sta facendo. Posizioniamoci di fronte a lui e, con espressione giocosa, imitiamolo. Facciamogli capire con la nostra mimica che stiamo avviando un gioco per catturare la sua attenzione e invitare gli altri a ripetere tutti insieme.&nbsp;</li><li>In una prima fase del gioco i bambini sono inventori inconsapevoli, perché siamo noi a “rubare” la loro produzione sonora spontanea; in un secondo momento, quando iniziano a capire la dinamica del gioco, la loro produzione diventa ragionata, perché i bambini “pensano” a che cosa fare.</li><li>Invertiamo i ruoli e spieghiamo che saremo noi a proporre e loro a ripetere, per esempio: – un movimento; – un suono vocale; – un gesto-suono; – delle ripetizioni di sillabe; – dei versi degli animali; – un suono di uno strumento imitandolo con la voce.</li></ul>

Come si gioca<ul><li>Procuriamoci uno specchio in cui i bambini possano vedere la loro immagine per intero. Chiediamo, a un bambino a turno, di posizionarsi davanti e di eseguire dei movimenti liberi: “Che cosa fa la tua immagine riflessa?”.</li><li>Arriviamo alla conclusione che lo specchio ci rimanda esattamente la nostra immagine e i nostri movimenti, in poche parole “fa quello che facciamo noi”.&nbsp;</li><li>Non tutti i bambini riescono a mettersi in gioco facilmente e a muoversi davanti allo specchio e agli altri con disinvoltura. In questi casi, per sdrammatizzare, cerchiamo di dare all’esperienza un carattere giocoso lasciandoli liberi di sperimentare anche movimenti buffi e “impertinenti”. Non forziamo chi non lo vuole fare e, eventualmente, proviamo a dargli una seconda possibilità dopo che tutti hanno provato; alcuni bambini si sentono più sicuri dopo aver osservato gli altri.</li><li>Dopo l’esperienza diretta con lo specchio, chiediamo ai bambini di disporsi in ordine sparso di fronte a noi. Diciamo: “Io mi muovo e voi siete tanti specchi”. Senza dare ulteriori spiegazioni verbali, cominciamo a eseguire dei movimenti partendo da quelli più semplici, per esempio: dondoliamo le braccia, giriamo su noi stessi, abbassiamoci, alziamoci, muoviamo in successione le diverse parti del corpo con movimenti segmentari…</li><li>Usiamo la musica a sostegno dei nostri movimenti, per stimolare la concentrazione ed evitare la confusione verbale, proponendo per esempio il <a data-cke-saved-href="https://www.youtube.com/watch?v=ryFyVpqbqGQ" target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=ryFyVpqbqGQ">Valzer delle ore</a>. &nbsp;</li><li>Utilizziamo il meno possibile il linguaggio verbale per lavorare sulla capacità di concentrazione dei bambini. Se necessario, per richiamare l’attenzione, utilizziamo uno stimolo sonoro, come un colpo di tamburo o il suono di un campanello.</li><li>L’imitazione del movimento deve essere, come succede con lo specchio, in simultanea e non in successione. Prima di passare da un movimento all’altro, diamo il tempo all’intero gruppo di sintonizzarsi tra di loro e con noi: i tempi di reazione e risposta dei bambini miglioreranno progressivamente.&nbsp;</li><li>In un secondo momento, proponiamo lo stesso procedimento di gioco con una variante, per rinforzare quanto appreso. Invitiamo alcuni bambini a scegliere il loro “specchio”, cioè un compagno con cui mettersi in coppia per giocare. Distribuiamo dei foulard o dei piccoli ritagli di stoffa a tutti e invitiamoli a decidere chi, all’interno della coppia, fa “l’inventore” dei movimenti e chi fa lo specchio che imita. Proponiamo come sottofondo musicale la <a data-cke-saved-href="https://www.youtube.com/watch?v=0uYJXsayVoE" target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=0uYJXsayVoE">Danza ungherese n. 5</a>&nbsp;di Brahms</li></ul>

Giochiamo con il ritmo: specchio ritmico

Come si gioca
 
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 Disponiamoci in cerchio seduti sul pavimento. Conduciamo il gioco preferibilmente senza parlare, per valorizzare il nostro agire
 
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 Ascoltiamo il gruppo quando non è ancora completamente in silenzio, per cogliere un suono, una parola, un gesto che qualche bambino sta facendo. Posizioniamoci di fronte a lui e, con espressione giocosa, imitiamolo. Facciamogli capire con la nostra mimica che stiamo avviando un gioco per catturare la sua attenzione e invitare gli altri a ripetere tutti insieme.
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 In una prima fase del gioco i bambini sono inventori inconsapevoli, perc
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Come si gioca ​​​​​​Disponiamoci in cerchio seduti sul pavimento. Conduciamo il gioco preferibilmente senza parlare, per valorizzare il nostro agire. Ascoltiamo il gruppo quando non è ancora completamente in silenzio, per cogliere un suono, una parola, un gesto che qualche bambino sta facendo. Posizioniamoci di fronte a lui e, con espressione giocosa, imitiamolo. Facciamogli capire con la nostra mimica che stiamo avviando un gioco per catturare la sua attenzione e invitare gli altri a ripetere tutti insieme. In una prima fase del gioco i bambini sono inventori inconsapevoli, perché siamo noi a “rubare” la loro produzione sonora spontanea; in un secondo momento, quando iniziano a capire la dinamica del gioco, la loro produzione diventa ragionata, perché i bambini “pensano” a che cosa fare.Invertiamo i ruoli e spieghiamo che saremo noi a proporre e loro a ripetere, per esempio:– un movimento;– un suono vocale;– un gesto-suono;– delle ripetizioni di sillabe;– dei versi degli animali;– un suono di uno strumento imitandolo con la voce.

<ul><li>Diamo a ogni bambino un animaletto di plastica, in alternativa utilizziamo altri materiali che possano fare rumore come pennarelli, pennelli, pezzi di costruzioni.</li><li>Sediamoci in cerchio sul pavimento in modo che tutti possano vedere bene i nostri movimenti. Proponiamo dei gesti liberi muovendo il nostro animale, per esempio facciamolo saltare sul pavimento o sulle varie parti del nostro corpo. Chiediamo ai bambini di imitarci.&nbsp;</li><li>In seguito, invitiamo chi vuole a proporre al posto nostro dei movimenti.&nbsp;</li><li>Quando i bambini hanno preso confidenza con il gioco, usiamo gli animali per proporre facili sequenze ritmiche sul pavimento, questa volta in successione: noi proponiamo e i bambini ripetono.</li><li>Infine, usiamo lo stesso procedimento per suonare degli strumenti ritmici.</li></ul>

Musica a specchio

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