Avanguardia didattica in pratica: flipped classroom e integrazione CDD/libri di testo

Nuovi spazi educativi tra pedagogia e architettura

Intessere trame: l'ambiente di apprendimento

Come gestire gli spazi, le riflessioni di Tania Pasquali

Bambini in passeggiata alla scoperta del territorio

ACCOMPAGNARE I BAMBINI È necessario che l’adulto trovi consapevolezza di come stare accanto ai bambini nell’avventura della scoperta, lasciando a ognuno lo spazio necessario, affinché comprenda senza ingerenze da parte di altri. La vita di ciascuno e la sua qualità dipendono fortemente dall’ambiente in cui si abita con il proprio corpo. Quando un bambino arriva in un servizio educativo apprende con l’esperienza ad aver rispetto degli altri, dell’ambiente e degli spazi, dei materiali, delle regole imposte dal vivere sociale, perché in questo modo è garantita la convivenza e, prendendosi cura di questi aspetti, tutti contribuiamo al benessere di ciascuno. Ma non ci possiamo limitare a questo: dobbiamo volgere i nostri sguardi all’ambiente inteso nel senso più ampio, perché è lì che possiamo trovare il benessere inteso come equilibrio psicofisico che ci permette di affrontare ogni sfida che la vita ci offre. CREARE OCCASIONI Gli spazi interni devono avere una serie di caratteristiche, che abbiamo già elencato nei numeri precedenti, per consentire lo stare bene a scuola, ma non bastano perché il tempo trascorso a scuola è tanto e non possiamo ridurre la giornata dei bambini tra quattro mura e una mezz’ora d’aria al giorno (quando va bene). Ogni scuola deve trovare un modo per passare più tempo all’aperto (condizioni climatiche permettendo), anche laddove non ci sono grandi spazi verdi a disposizione: occorre lavorare con la fantasia, essere creativi e osare. Forse nelle vicinanze della scuola non esiste un bosco, ma basta un albero, un’aiuola, una siepe, un prato, basta stare all’aperto…

VIVERE ESPERIENZE POSITIVEDobbiamo riconoscere i benefici e il valore che lo stare all’aperto offre: lo spazio aperto, più o meno verde, più o meno urbanizzato, è inclusivo ed è per tutti, è opportunità, possibilità, risorsa, dona sfide senza essere costretti ad affrontarle, perché tali sfide rimangono lì e possiamo rimandare a domani l’incontro con esse.Nell’esperienza positiva con il fuori i bambini si avvicinano e maturano un approccio sensibile all’ambiente naturale, ma anche a quello urbano, fatto di relazioni e legami che nell’intrecciarsi costituiscono la cultura del proprio territorio: luoghi di tutti che non possiamo sfruttare, maltrattare, abusare, perché questo porta alla loro rovina e alla rovina dell’uomo stesso che li vive.Abituare i bambini a stare fuori e far divenire questa un’azione spontanea, necessaria, un bisogno direi e non un’eccezionalità da programmare: questo a breve e lungo termine rende lo stile di vita di ciascuno migliore, in un’ottica di ricerca del proprio benessere a scuola e ovunque, per sempre.

Costruiamo legami con l’ambiente e il territorio che ci circonda.

ACCOMPAGNARE I BAMBINI
 


 È necessario che l’adulto trovi consapevolezza di come stare accanto ai bambini nell’avvent

ACCOMPAGNARE I BAMBINI È necessario che l’adulto trovi consapevolezza di come stare accanto ai bambini nell’avventura della scoperta, lasciando a ognuno lo spazio necessario, affinché comprenda senza ingerenze da parte di altri. La vita di ciascuno e la sua qualità dipendono fortemente dall’ambiente in cui si abita con il proprio corpo. Quando un bambino arriva in un servizio educativo apprende con l’esperienza ad aver rispetto degli altri, dell’ambiente e degli spazi, dei materiali, delle regole imposte dal vivere sociale, perché in questo modo è garantita la convivenza e, prendendosi cura di questi aspetti, tutti contribuiamo al benessere di ciascuno. Ma non ci possiamo limitare a questo: dobbiamo volgere i nostri sguardi all’ambiente inteso nel senso più ampio, perché è lì che possiamo trovare il benessere inteso come equilibrio psicofisico che ci permette di affrontare ogni sfida che la vita ci offre.CREARE OCCASIONI Gli spazi interni devono avere una serie di caratteristiche, che abbiamo già elencato nei numeri precedenti, per consentire lo stare bene a scuola, ma non bastano perché il tempo trascorso a scuola è tanto e non possiamo ridurre la giornata dei bambini tra quattro mura e una mezz’ora d’aria al giorno (quando va bene). Ogni scuola deve trovare un modo per passare più tempo all’aperto (condizioni climatiche permettendo), anche laddove non ci sono grandi spazi verdi a disposizione: occorre lavorare con la fantasia, essere creativi e osare.Forse nelle vicinanze della scuola non esiste un bosco, ma basta un albero, un’aiuola, una siepe, un prato, basta stare all’aperto…

Articolo:&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.amicopediatra.it/crescita/stare-allaria-aperta-perche-fa-bene-ai-bambini_gioco_sport-e-tempo-libero/#:~:text=Giocare%20e%20stare%20in%20mezzo,ed%20aumenta%20le%20capacit%C3%A0%20cognitive" target="_blank" href="https://www.amicopediatra.it/crescita/stare-allaria-aperta-perche-fa-bene-ai-bambini_gioco_sport-e-tempo-libero/#:~:text=Giocare%20e%20stare%20in%20mezzo,ed%20aumenta%20le%20capacit%C3%A0%20cognitive">Stare all’aria aperta: perché fa bene ai bambini</a>&nbsp; Articolo:&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://sedicialberi.com/effetto-biofilia-quella-salutare-immersione-le-piante-cura-le-difese-immunitarie/" target="_blank" href="https://sedicialberi.com/effetto-biofilia-quella-salutare-immersione-le-piante-cura-le-difese-immunitarie/">Effetto Biofilia”, quella salutare immersione tra le piante che cura le difese immunitarie</a>&nbsp;Articolo:&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=114433" target="_blank" href="https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=114433">La buona scuola nasce dal pensiero critico</a>

Bambini in passeggiata alla scoperta del territorio

LA PREPARAZIONE DELL’USCITA • Innanzitutto, è buona cosa ricordare ai genitori di far indossare indumenti, calzature, accessori, adeguati al meteo e pratici che permettano ai bambini di essere autonomi nel metterli e toglierli, senza incontrare frustrazioni evitabili. • Vestirsi per uscire all’aperto quando fuori fa freddo è un’azione che merita un tempo disteso, previsto e riconosciuto. Non si può pensare di non prestare attenzione alle tempistiche necessarie a questa preparazione, perché si rischia di renderlo un momento caotico, frettoloso e oltretutto sconveniente dal punto di vista delle conquiste dei bambini. • Infilare, incastrare e scorrere la zip, abbottonare, sfilare… sono azioni che, all’inizio, riescono meglio sugli altri. Come sempre, l’altro ci viene in aiuto per raggiungere le nostre piccole e grandi conquiste. • L’insegnante deve riconoscere questo momento come un tempo utile per provare a conquistare piccoli traguardi, che restituiscono soddisfazione e gratificazione ai bambini, che scoprono di saper badare a sé stessi e di poter aiutare l’altro.

Tutti fuori quando nevica, basta essere ben equipaggiati.

L’importanza di vivere il fuori

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