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Per i pi&ugrave; grandi:&nbsp;la febbre della paura

Per i più grandi: la febbre della paura


Proponiamo storie che parlino di questi sentimenti e aiutiamoli a riconoscerli, a dar loro un nome, ricordandoci sempre di non giudicare, ma di concentrarci insieme su ci&ograve; che sentiamo e su come poter stare bene (per esempio, A. Chien Chow Chine Le emozioni di Ban&ugrave; - Sono Arrabbiato, Giunti). 
Riflettiamo sulle emozioni ed esprimiamole attraverso il linguaggio del corpo e la verbalizzazione.

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Proponiamo storie che parlino di questi sentimenti e aiutiamoli a riconoscerli, a dar loro un nome, ricordandoci sempre di non giudicare, ma di concentrarci insieme su ciò che sentiamo e su come poter stare bene (per esempio, A. Chien Chow Chine Le emozioni di Banù - Sono Arrabbiato, Giunti).
Riflettiamo sulle emozioni ed esprimiamole attraverso il linguaggio del corpo e la verbalizzazione.
 


Ogni febbre ha bisogno di essere misurata... anche quella della paura! Costruiamo il nostro termometro gigante.




 
 Come si fa
 

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 Su un cartello disegniamo un lungo termometro con la punta e al posto della linea d
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Ogni febbre ha bisogno di essere misurata... anche quella della paura! Costruiamo il nostro termometro gigante.
 
Come si fa

Su un cartello disegniamo un lungo termometro con la punta e al posto della linea del mercurio incolliamo una striscia di velcro. Da un cartoncino rosso ritagliamo una striscia delle stesse dimensioni di quella del mercurio, dividiamola in tanti pezzetti a cui attacchiamo del velcro.
Sistemiamo il termometro in modo che sia ben visibile e raggiungibile da tutti.
Leggiamo una storia sulla paura (per esempio, Codino e la casa della paura) e immedesimiamoci nei personaggi che fanno paura attraverso un gioco simbolico: lavoriamo sull’espressività del corpo e la drammatizzazione.
Dividiamo la sezione in due gruppi: in uno tutti si travestono da un personaggio che mette paura, mentre l’altro gruppo sceglie quello più mostruoso con il termometro della paura (consegniamo a ciascuno un cartoncino rosso).
Le bambine e i bambini travestiti rappresentano a turno una breve scenetta per cercare di mettere più paura possibile: possono digrignare i denti, ballare, ululare, saltar fuori all’improvviso da un angolo dell’aula...
Terminate le esibizioni, bambine e bambini della giuria votano consegnando il loro cartoncino al mostro che li ha spaventati di più, poi, uno alla volta, i mostri li attaccano sul termometro per misurare la febbre: vince chi l’ha fatta venire più alta!

 


Da leggere | Paura e rabbia

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