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Leggere è crescere

Lettura e letteratura per l’infanzia rivestono un ruolo fondamentale nel percorso di crescita di bambini e bambine.

di Silvia Iaccarino22 maggio 20231 minuto di lettura
Leggere è crescere | Giunti Scuola

La lettura condivisa di albi di qualità tra adulti e bambini è un’esperienza portatrice di innumerevoli benefici, a vari livelli. In particolare, attraverso testi ed immagini di qualità i bambini e le bambine possono viaggiare dentro e fuori di sé; provare a mettersi nei panni degli altri; identificarsi “in” e decentrarsi “da” diversi ruoli e situazioni, esplorando le innumerevoli sfaccettature dell’essere umano. Possono, inoltre, essere sollecitati a fare diverse riflessioni sui grandi temi della vita, ma anche sulla loro esperienza quotidiana. Possono conoscere meglio sé stessi e il mondo, la propria e le altre culture. E, attraverso tutto questo, costruire la propria identità, nonché sviluppare uno spirito critico che, lungo il corso della vita, consenta loro di diventare persone flessibili, aperte al confronto, capaci di scegliere e decidere il proprio percorso esistenziale con consapevolezza, capaci di attivare le proprie risorse.

 

“Leggi e cresci, cresci e leggi/Non fermarti, se ci riesci/Più tu cresci e più tu leggi/Più tu leggi e più tu cresci”
Bruno Tognolini

 

POTENZIAMO LE COMPETENZE EMOTIVE

Attraverso le storie, identificandosi nei protagonisti, bambini e bambine potenziano le competenze emotive e l’empatia grazie al dialogo che educatori e insegnanti possono intrecciare intorno a quanto viene narrato, allargando e approfondendo orizzonti e sguardi, attraverso l’esplorazione dei mondi interiori dei personaggi e, di conseguenza, anche dei loro stessi paesaggi interiori.

Ciò non significa, però, che dovremmo scegliere “libri a tema” sulle emozioni per “insegnare” a bambine e bambini come regolare i loro stati emotivi. Come afferma Silvia Blezza Picherle: “i migliori albi illustrati per l’età prescolare soddisfano i bisogni dei bambini, i quali desiderano trovare nei libri tutta la vasta gamma di stati emotivo-affettivi che connotano la loro vita singola e relazionale: gelosie, ansietà, collere, melanconia, tristezza, gioia, allegria, contentezza, simpatia, antipatia, e molti altri ancora. Ebbene, questi libri di qualità sono dei veri e propri “laboratori di emozioni”, cioè luoghi narrativi in cui i bambini possono vivere e rielaborare i loro stati d’animo. La vera peculiarità, che spesso sfugge a chi non analizza a fondo la produzione secondo criteri scientifici, è che ogni singolo albo illustrato non parla di una sola emozione, non è mai mono-emozionale”.

 

NON INSEGNIAMO CON I LIBRI…

I libri da proporre dovrebbero pertanto essere polisemici e portatori di significati stratificati, a più livelli, esplorabili grazie all’accompagnamento competente di professionisti che sanno, in primis, scegliere libri che non siano monotematici e istruttivi e, successivamente, condividerli con bambini e bambine, dialogando su di essi e indagandoli in profondità. Questo significa anche uscire dall’idea di insegnare loro qualcosa attraverso i libri. Infatti, talvolta, possiamo incontrare proposte di lettura che intendono piegare l’albo illustrato a finalità di tipo istruttivo, decise dall’adulto in modo unilaterale. Per esempio, si pensa di poter superare “comportamenti scorretti” (come i morsi al nido) attraverso la lettura di un albo ad hoc, oppure si ritiene di poter aiutare ad affrontare situazioni difficili, come il lutto di un nonno, leggendo un libro a tema, oppure ancora, di potenziare la competenza emotiva con libri dedicati. Queste modalità possono sfociare nell’idea che i libri siano come “pillole” da prendere al bisogno e rischiano di allontanarci da ciò che, più di ogni altra cosa, dovremmo invece perseguire come professionisti dell’educazione: l’amore e il piacere per la lettura fine a sé stesso e la possibilità di sviluppare un sostenuto spirito critico capace di guardare la realtà con profondità e acutezza.

 

… MA CONDIVIDIAMO IL PIACERE DI LEGGERE

Piacere per la lettura e spirito critico vanno nutriti attraverso la proposta di albi che raccontino esperienze e contesti dalla parte di bambine e bambini, secondo il loro punto di vista sulla vita e sul mondo. Ciò significa, in prima battuta, essere attenti nello scegliere le letture che offriamo loro, distaccandoci da quelle proposte adultocentriche che, più o meno esplicitamente, intendono comunicare in modo paternalistico e omologante “come stare al mondo”.

Il nostro ruolo, pertanto, dovrebbe essere quello di contribuire a far conoscere a bambini e bambine albi di qualità, sia rispetto al testo che alle immagini, tenendo conto dei loro interessi, sintonizzandoci sui loro bisogni e inclinazioni, in presa diretta con le loro esigenze ed esperienze, al di là dei nostri gusti, idee, convinzioni.

 

OCCASIONI DI RIFLESSIONE

Oltre a ciò, in seconda battuta, è fondamentale che gli adulti non si limitino alla lettura di uno o più albi in serie, senza soluzione di continuità come a volte accade, ma che progettino contesti e momenti in cui sia possibile, in base all’età, confrontarsi, dialogare, riflettere insieme a bambini e bambine in un clima di sospensione del giudizio, aiutandoli ad approfondire il loro pensiero su sé stessi e sul mondo dentro e intorno a loro.

È attraverso questa attitudine e competenza dell’adulto che i benefici della lettura condivisa si possono manifestare. Non basta solo leggere, serve leggere in profondità, abituando bambini e bambine ad andare a fondo, nutrendo la loro curiosità, e creando uno spazio protetto di dialogo, confronto, riflessione partecipata.

L’adulto dovrebbe quindi fare un profondo lavoro su di sé per aprirsi all’incontro autentico con bambine e bambini, per promuovere la lettura di albi di qualità, suscitare il piacere di leggere, attivare e sostenere momenti di riflessione ed espressione di sé.

 

Accompagniamo con rispetto e con la “giusta distanza nell’incontro con i mondi altri che i libri schiudono

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