La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

I bisogni di partenza

Quando si progetta lo spazio esterno della scuola viene spontaneo pensare anzitutto al bisogno di movimento che i nostri bambini esprimono: per questo i giardini e i cortili delle scuole pi&ugrave; fortunate sono organizzati con scivoli, altalene, dondoli, spazi ampi in cui correre.

&Egrave; importante per&ograve; osservare quali altri aspetti il fuori pu&ograve; soddisfare, perch&eacute; i bambini continuano a essere portatori, anche fuori dalle mura della sezione, di specifici bisogni:

<ul>
	<li>di stare in relazione,</li>
	<li>di esplorazione e ricerca,</li>
	<li>di comprensione,</li>
	<li>di apprendimento&hellip;</li>
</ul>

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Idee per i pi&ugrave; grandi

Idee per i pi&ugrave; piccoli

&Egrave; probabile che i bambini pi&ugrave; piccoli abbiano il bisogno di mantenere una relazione sicura con l&rsquo;adulto di riferimento nello spazio esterno, che &egrave; pi&ugrave; ampio, pi&ugrave; dispersivo e, alle volte, percepito come meno sicuro.

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Spazi raccolti e accoglienti 

Individuiamo un posto in cui possono ritrovare una dimensione pi&ugrave; raccolta, una zona protetta dalle corse, dai movimenti veloci e dai giochi dei bambini pi&ugrave; grandi.

Uno spazio allestito con coperte a terra, o con dei tavolini, dove possono sostare con l&rsquo;adulto e gli amici in tranquillit&agrave;. Qui, a seconda degli interessi emergenti, posizioniamo contenitori:

<ul>
	<li>con dei libri a tema,</li>
	<li>con degli strumenti utili per la raccolta e i travasi,</li>
	<li>con lenti di ingrandimento, fogli, colori, presse per la catalogazione delle foglie ecc. o per le ricerche pi&ugrave; minuziose.</li>
</ul>

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La bicicletta

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	<li>Ci sono, inoltre, altre possibilit&agrave; di movimento che possiamo offrire se la pavimentazione ce lo consente: la bici senza e con i pedali, senza e con le rotelle.</li>
	<li>La scuola &egrave; un luogo dove poter avere un esempio vicino di &ldquo;come fare&rdquo; ad andare in bicicletta: si osserva l&rsquo;amico e ci si prova. Non &egrave; necessario che l&rsquo;adulto spieghi la teoria, il bambino osserva la pratica e si fa forza guardando il coetaneo che lo sa gi&agrave; fare.</li>
	<li>Un&rsquo;attrezzatura e un &ldquo;posto&rdquo; protetto e di uso individuale permettono al bambino pi&ugrave; piccolo di sperimentarsi nell&rsquo;equilibrio, nella forza delle gambe, nell&rsquo;orientamento.</li>
</ul>

I bambini pi&ugrave; grandi sono pronti a lanciarsi in esplorazioni e giochi pi&ugrave; turbolenti e movimentati. Probabilmente i rischi, se lo spazio &egrave; ben organizzato, sono tollerabili e permettono evoluzioni, cos&igrave; da poterci sentire tutti sicuri e godere del benessere dato dal potersi muovere.

Se il contesto &egrave; progettato in modo &ldquo;provocante&rdquo; e vi sono a disposizione materiali che creano situazioni e coinvolgono in processi di apprendimento &egrave; possibile l&rsquo;emergere di interessi finalizzati.

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L&rsquo;orto e il giardino botanico

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	<li>Se abbiamo a disposizione un pezzo di terreno o dei grandi vasi partiamo dal giocare con la terra, con la sabbia, con l&rsquo;argilla. Mettiamo a disposizione tutto ci&ograve; che pu&ograve; essere utile come palette, secchielli, innaffiatoi, semi, contenitori, piantine&hellip;</li>
	<li>Proviamo a immaginare connessioni con ci&ograve; che i bambini vivono negli altri contesti e con gli apprendimenti che li stanno accompagnando e rimaniamo in ascolto per rilanciare e sostenere l&rsquo;emergere delle loro ipotesi e delle loro teorie.</li>
	<li>Creiamo loro dei problemi e diamogli tempo e modo di risolverli: possono desiderare di far crescere delle piante e ingegnarsi per scoprire come si fa, di che cosa necessita la pianta per sopravvivere e crescere, possono attivare un pensiero orientato alla ricerca delle informazioni utili.</li>
	<li>Evitiamo le forzature: se abbiamo la fortuna di possedere un fuori non portiamo il fuori all&rsquo;interno della scuola. Rovesciare un sacco di terra su di un telo al centro della stanza e giocarci un&rsquo;ora a settimana non ha lo stesso valore del lavorare all&rsquo;aperto in un piccolo orto o giardino. Fuori ci sono tante sfumature che nei nostri spazi interni, igienizzati e sanificati, non potranno mai emergere.</li>
</ul>

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Idee per tutti

Manteniamo traccia di tutto ci&ograve; che il fuori ha stimolato nei bambini, nei pi&ugrave; piccoli e nei pi&ugrave; grandi, se vi sono state delle contaminazioni e delle nuove grandi scoperte diamo loro valore agli occhi dei bambini e della comunit&agrave; educante.

Sfruttiamo questi stimoli per avvicinare e coinvolgere i genitori nelle occasioni in cui sono presenti a scuola: se le condizioni lo permettono, possiamo pensare di organizzare laboratori con i genitori, pretesto per stare insieme, costruire, allargare e condividere cultura in senso ampio e nello specifico cultura dell&rsquo;infanzia.

La progettazione del fuori

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