Imparare facendo

Tinkering nella scuola dell’infanzia

Apologia dell’attivismo

Progetto accoglienza parte I: gli animali amici

Progetto accoglienza parte II: nuove scoperte

Progetto accoglienza parte III: raccontiamo l’amicizia

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 Per luogo non intendo solo lo spazio fisico, mi piace immaginare lo “stare” a scuola come una bottega rinascimentale in cui le bambine e i bambini apprendisti imparano facendo e vedendo fare, comunicano fra loro e con gli esperti, confrontano idee e pensieri. Così dall’esperienza diretta, accompagnata dalla parola, si costruisce la capacità di pensare.
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 Un apprendistato cognitivo mediante il quale si impara ad agire con uno scopo, usando in modo sempre più affinato strumenti (competenze) e strategie di pensiero (atteggiamenti). Nel tempo s
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Per luogo non intendo solo lo spazio fisico, mi piace immaginare lo “stare” a scuola come una bottega rinascimentale in cui le bambine e i bambini apprendisti imparano facendo e vedendo fare, comunicano fra loro e con gli esperti, confrontano idee e pensieri. Così dall’esperienza diretta, accompagnata dalla parola, si costruisce la capacità di pensare.
Un apprendistato cognitivo mediante il quale si impara ad agire con uno scopo, usando in modo sempre più affinato strumenti (competenze) e strategie di pensiero (atteggiamenti). Nel tempo si diventa abili a interrogarsi e interrogare, a sviluppare atteggiamenti di cooperazione con gli altri diventando capaci di realizzare i propri progetti in un clima inclusivo.
Il fare degli apprendisti è sistematicamente integrato a momenti di riflessione e discussione, per aver chiaro dove siamo e dove andiamo.
In questo luogo è fondamentale diventare autonomi e abili comunicatori, quindi è necessario incoraggiare a lavorare da soli, a gestire tempi e risorse, successi e conflitti imparando a confrontarsi con gli altri, a condividere i risultati, quali essi siano, a chiedere e dare suggerimenti, aiuti, collaborazioni.
Nel frattempo incoraggiamo e accompagniamo a fare e parlare dando valore alle idee e ai progetti di tutte e tutti, attendiamo e accettiamo i tempi di ognuno, valorizziamo le diversità di pensiero, le visioni audaci e i timidi voli trasformando gli inevitabili “inciampi” in preziose risorse.
 


Insegnare a capire

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