Difficoltà nella scrittura, nella gestione dello spazio e del corpo

Come evitare comportamenti provocatori in classe

Chiarimenti sui DSA

Muoviamo i primi passi

Il dettato ortografico

Calcolatrice e altre strategie

Nell’evoluzione dell’idea di inclusione ritroviamo la nostra capacità di accogliere e accompagnare ogni bambino, secondo le particolari peculiarità e potenzialità che esprime. L’inclusione è un processo che coinvolge tutti, bambini e adulti, e che modifica e trasforma l’intero contesto per garantire a ciascuno di essere e divenire nel modo migliore. Questo richiede:
 
 − di assumere atteggiamenti di profonda attenzione, accettazione e comprensione dell’altro, per capire di quali speciali talenti e potenzialità sia dotato;
 
 − di sviluppare competenze pedagogiche e metodologiche efficaci e dedicate;
 
 − di mettere in gioco gesti

Nell’evoluzione dell’idea di inclusione ritroviamo la nostra capacità di accogliere e accompagnare ogni bambino, secondo le particolari peculiarità e potenzialità che esprime. L’inclusione è un processo che coinvolge tutti, bambini e adulti, e che modifica e trasforma l’intero contesto per garantire a ciascuno di essere e divenire nel modo migliore. Questo richiede:− di assumere atteggiamenti di profonda attenzione, accettazione e comprensione dell’altro, per capire di quali speciali talenti e potenzialità sia dotato;− di sviluppare competenze pedagogiche e metodologiche efficaci e dedicate;− di mettere in gioco gesti personalizzati creativi, pensati proprio per ognuno.

Consuetudini gentiliInterroghiamoci sui comportamenti e sullo stile da tenere nella relazione con il bambino in ogni situazione. Per esempio, durante le routine e i momenti di cura personale, caratterizziamo ogni gesto con la gentilezza e la tenerezza: nel momento del cambio, scegliamo una filastrocca o una canzoncina e cantiamola dolcemente prima di effettuare le operazioni necessarie. Diventerà un segnale riconoscibile di un momento di benessere.Accompagniamo ogni azione dicendo sottovoce che cosa stiamo facendo e perché, anche se il bambino non sembra capire o non sa rispondere, chiediamo sempre la sua collaborazione, rassicuriamolo e facciamo tutto con calma. E così per ogni altro momento, troviamo segni, gesti e simboli da lui identificabili per farlo sentire riconosciuto e partecipe. Sfondi e fili significantiPer sentirsi bene ogni bambino ha bisogno di ritrovare nel contesto qualcosa che gli sia noto e familiare, in modo da essere a proprio agio e avvicinarsi senza remore e dissonanze cognitive alle diverse esperienze. Per questo curiamo lo sfondo che integra costituito da spazi, tempi, materiali, modi di comunicare e di vivere insieme, possibilità di azione e partecipazione; in aggiunta, troviamo dei fili conduttori semantici che possano accompagnare i vissuti e gli apprendimenti e ricollegarli a un senso per lui ravvisabile. A seconda dei casi potrebbe essere una storia, uno sfondo avventuroso, una situazione che nasca dalle sue passioni e preferenze oppure da un bisogno autentico (di muoversi, di comunicare, di interagire con gli altri…). Tracce di séDocumentiamo l’esperienza di crescita del bambino, i modi con cui cambia ed evolve, le conquiste che compie…; facciamolo per lui, perché possa rivedere situazioni e processi vissuti.Realizziamo un libro fatto a mano o una raccolta multimediale o una scatola dedicata… con foto, parole, tracce di vario tipo, per ripercorrere l’esperienza, nominarla, comprenderla e sentirsi incoraggiato e gratificato. Inoltre, da questo lavoro facciamo emergere i talenti personali di ciascuno, “abilmente diverso”.

CREATIVITÀ inclusiva

Azioni inclusive per i bambini

I processi inclusivi si fondano e si consolidano attraverso la rete di relazioni che vede tutti protagonisti attivi: i bambini, la famiglia, gli insegnanti, le altre figure della scuola e di diverse istituzioni. La trama delle relazioni la -costruiamo attraverso il dialogo, nelle forme istituzionalmente previste, ma soprattutto con la disponibilità all’ascolto e la ricerca condivisa delle strade da percorrere.

La RELAZIONE personalizzata

Gruppo di lavoroLa costituzione del GLO è un atto formale e necessario. Il gruppo di lavoro però, per essere tale, deve condividere scopi e modalità attraverso le quali sviluppare fiducia, confrontarsi, collaborare per realizzare il progetto di inclusione. Per riuscire nell’intento riconosciamo e accogliamo le diverse competenze e diveniamo consapevoli che insieme possiamo contribuire alle scelte migliori.Se riusciremo a considerarci collettivamente responsabili non solo della nostra parte, ma dell’intero progetto, allora condivideremo la responsabilità in modo reciproco e solidale. Rapporti con le famiglieOgni famiglia di fronte a problemi e preoccupazioni che riguardano il proprio bambino reagisce diversamente. In ogni caso ha bisogno di aiuto, di comprensione verso la sofferenza e la difficoltà a elaborare un’immagine reale del bambino, a sviluppare la capacità di affrontare le avversità, superarle e vedere i lati buoni e possibili che vi sono. Consideriamo i genitori come le persone che più di ogni altro conoscono il proprio figlio, mostriamo una grande apertura ad ascoltare tutto quello che esprimono, non sottovalutiamo o minimizziamo nulla.Per stare accanto a chi deve compiere questo cammino ci vuole competenza, ma anche grande umanità, paziente attesa dei loro tempi, vicinanza autentica. Strumenti efficaciPer conoscere il bambino, il contesto e anche noi stessi possiamo scegliere modalità di ascolto e osservazione diversificate: protocolli descrittivi, videoriprese, diario giornaliero, check list orientanti…Per documentare il progetto individualizzato moduliamo differenti azioni: il Pei con tutti gli allegati, la raccolta di foto ed elaborati significativi, la descrizione visiva e verbale di processi d’azione, comunicativi, metacognitivi…

Passaggi costruttivi per includere

La trama delle RELAZIONI

Nell’evoluzione dell’idea di inclusione ritroviamo la nostra capacità di accogliere e accompagnare ogni bambino, secondo le particolari peculiarità e potenzialità che esprime. L’inclusione è un processo che coinvolge tutti, bambini e adulti, e che modifica e trasforma l’intero contesto per garantire a ciascuno di essere e divenire nel modo migliore. Questo richiede: − di assumere atteggiamenti di profonda attenzione, accettazione e comprensione dell’altro, per capire di quali speciali talenti e potenzialità sia dotato; − di sviluppare competenze pedagogiche e metodologiche efficaci e dedicate; − di mettere in gioco gesti personalizzati creativi, pensati proprio per ognuno.

Ogni bambino ha bisogno di sentirsi accolto, riconosciuto e gratificato dagli adulti di riferimento. Offriamogli un’attenzione consapevole attraverso la quale possa accorgersi di essere visto, valorizziamo l’ascolto e la relazione che crea armonia, usiamo un modo di comunicare gentile. Aiutiamolo a discernere i propri bisogni ed emozioni, facendolo sentire compreso e amato, ricerchiamo la reciprocità anche nelle condizioni più difficili.

Il tempo di includere

Dove trovi questo contenuto