Difficoltà nella scrittura, nella gestione dello spazio e del corpo

Come evitare comportamenti provocatori in classe

Chiarimenti sui DSA

Didattica continua... | Il giovedì della scuola dell'infanzia

Muoviamo i primi passi

Il dettato ortografico

Calcolatrice e altre strategie

Scopriamo le rime<ul><li>Giochiamo con il suono finale delle parole. Diciamo le parole “Iole” e “mangiaparole” e chiediamo ai bambini se notano qualcosa. Eventualmente rimarchiamo i suoni finali e facciamo altri esempi. </li><li>Creiamo coppie di parole in rima tra loro. Per i bambini in difficoltà, prepariamo immagini di parole in rima, usiamo cornici dello stesso colore per aiutare ad autocorreggersi. </li><li>Giochiamo al memory delle rime o al domino, coinvolgiamo i bambini nella preparazione delle tessere con i disegni. </li><li>Infine, creiamo tutti insieme una filastrocca. </li></ul>

Organizziamo un laboratorio che permetta ai bambini di aumentare il loro lessico, fino a provare a costruire una filastrocca.&nbsp;In questo modo i bambini esploreranno anche la dimensione sonora del linguaggio. Organizziamo il contesto<ul><li>Riuniamoci in un ambiente spazioso per raccontare una storia.</li><li>Costruiamo i personaggi e lo scenario della storia, coinvolgendo anche i più piccoli.</li><li>Prepariamo colori a tempera e pennelli. In uno spazio dedicato predisponiamo cartoncini, pennarelli e matite per preparare e svolgere i giochi di parole.</li></ul>

Organizziamo un laboratorio che permetta ai bambini di aumentare il loro lessico, fino a provare a costruire una filastrocca. In questo modo i bambini esploreranno anche la dimensione sonora del linguaggio.Organizziamo il contestoRiuniamoci in un ambiente spazioso per raccontare una storia.Costruiamo i personaggi e lo scenario della storia, coinvolgendo anche i più piccoli.Prepariamo colori a tempera e pennelli. In uno spazio dedicato predisponiamo cartoncini, pennarelli e matite per preparare e svolgere i giochi di parole.

<ul><li>Marchegiani G. (2015). Iole, la balena mangiaparole. Milano: Gribaudo. </li><li>Rodari G. (1973). Grammatica della fantasia. Torino: Einaudi. </li><li>Stella G. (2013). Pappagallo Lallo. Firenze: Giunti Edu</li></ul>

Osserviamo se e in che modo il bambino: <ul><li>è attento al racconto; </li><li>ricorda le parole nuove e le associa/raggruppa correttamente. </li></ul>Chiediamo: che cosa racconta la storia? Che cosa hai imparato? Riflettiamo: vi sono stati elementi del contesto che hanno favorito la realizzazione del percorso? Quali? Ci sono stati elementi che lo hanno ostacolato?

Un mare di parole<ul><li>Per aumentare il lessico dei bambini e individuare parole con lo stesso significato semantico, proponiamo un gioco e coinvolgiamoli nel preparare tanti cartoncini di soggetti appartenenti a varie classi semantiche.</li><li>Trasformiamoci nel poeta che getta nel mare le parole, chiamiamo un bambino e chiediamogli di&nbsp;“ripescare” una certa categoria di parole. Se necessario, accostiamo la consegna all’esempio: “Raccogli tutti gli animali: il cane è un animale.</li></ul>

Strategie didattiche per la competenza fonologica (rima)

Conosciamo Iole

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 Raccontiamo: “Nel mare in cui vive la balena Iole, tutti i giorni arriva un poeta che mentre scrive p
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Conosciamo IoleRaccontiamo: “Nel mare in cui vive la balena Iole, tutti i giorni arriva un poeta che mentre scrive poesie perde molte parole nel mare. Iole le raccoglie per raccontare tante storie ai suoi amici. Ma un bel giorno non arriva…”. Possiamo anche ascoltare la storia integrale.Attacchiamo alla punta dei bastoni della psicomotricità dei pennelli. Prepariamo della tempera di colore blu in dei contenitori e in alcuni aggiungiamo del bianco per ottenere delle sfumature diverse. Prepariamo un grande foglio bianco per realizzare il mare e dipingiamo con pochi bimbi per volta.I bambini più piccoli possono realizzare in vari modi dei pesci e colorare una grande balena rossa da attaccare nel mare.

Conosciamo Iole<ul><li>Raccontiamo: “Nel mare in cui vive la balena Iole, tutti i giorni arriva un poeta che mentre scrive poesie perde molte parole nel mare. Iole le raccoglie per raccontare tante storie ai suoi amici. Ma un bel giorno non arriva…”. Possiamo anche ascoltare la storia integrale.</li><li>Attacchiamo alla punta dei bastoni della psicomotricità dei pennelli. Prepariamo della tempera di colore blu in dei contenitori e in alcuni aggiungiamo del bianco per ottenere delle sfumature diverse.&nbsp;</li><li>Prepariamo un grande foglio bianco per realizzare il mare e dipingiamo con pochi bimbi per volta.</li><li>I bambini più piccoli possono realizzare in vari modi dei pesci e colorare una grande balena rossa da attaccare nel mare.</li></ul>

Giocare con la componente sonora delle parole e saper riflettere su di essa è importante per le fasi iniziali dell’apprendimento della scrittura e della lettura. Il bambino con disabilità deve poter partecipare alle attività proposte secondo le sue possibilità. Per favorire la partecipazione è bene adottare alcune strategie didattiche: <ul><li>proponiamo giochi iniziando dalle parole bisillabe piane (MELA/ VELA) e poi trisillabe piane (LIMONE/MELONE) per continuare con le parole più complesse; </li><li>prepariamo immagini in rima e chiediamo ai bambini di “leggerle”, poi individuiamo che cosa hanno in comune; </li><li>se abbiamo svolto i giochi nel grande gruppo, ripetiamoli con pochi bambini così da rafforzare l’attenzione.</li></ul>

Gioco con le parole

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