Musica in movimento

Quattro pensieri sul gioco e il corpo in sezione

In ballo, tra motricità, relazione ed espressione

Didattica continua... | Il giovedì della scuola dell'infanzia

Giochi e... desideri

Giochi di ieri e di oggi

La Gioia di ricominciare

Giochiamo: che giri, che giri

Giochiamo: tra-vestimenti

Diciamo ai bambini: “per fare questo gioco serve la forza, si deve trasportare una cassetta piena di cose”. Chiediamo chi si sente forte, dove si ha la forza, come si fa a diventare forti. Domandiamo che cosa pensano di poter sollevare: una sedia, un secchio pieno d’acqua, una borsa della spesa... Diamo voce ai pensieri dei bambini cercando di non condizionarli.&nbsp; Come si gioca <ol><li>Invitiamo i bambini a sedersi su due file parallele a circa cinque metri di distanza. Mostriamo una cassetta piuttosto ampia (per esempio quella della frutta), posizioniamo davanti a ogni bambino almeno tre oggetti “leggermente pesanti”. Se possibile, offriamo elementi naturali come ciottoli di fiume, fette di tronco, pigne... materiali interessanti anche da osservare, toccare, annusare... </li><li>Con una conta individuiamo due “trasportatori” da una medesima fila: devono accordarsi su cosa e quanto prendere dalla fila opposta (due rondelle di legno, dieci sassi, tre pigne...) da mettere nella cassetta per trasportarla fino alla propria fila, dove possono riposarsi, per poi riportare tutto indietro distribuendo quanto preso ai compagni... ma senza ridare la stessa cosa che ciascuno aveva! </li><li>Se la cassetta tocca terra durante il tragitto? Va bene lo stesso... Seguiamo il flusso ludico dei bambini, giochiamo per il piacere di giocare senza innescare competizioni. </li></ol>

<ul><li>Mostriamo alcuni oggetti che permettono ai bambini di toccare con mano le domande, per esempio: “chi stira tanto?”, “Chi svita tanto?”... Astenendoci da qualsiasi commento, ascoltiamo le ipotesi, le motivazioni, gli scambi di opinioni fra pari. Adottando un approccio “ludosofico” puntiamo a pensare insieme. </li><li>Al termine della discussione, proponiamo questa canzone camminando nello spazio a disposizione cantando il ritornello; poi, fermiamoci e mimiamo l’azione nominata in ciascuna strofa. Continuiamo questa alternanza fin quando ci pare il caso. </li><li>Poi, utilizzando la musica proposta, proponiamo un ballo mimato alternando le azioni da compiere. </li></ul>

Predisponiamo una zona travestimenti con oggetti e indumenti in modo ordinato (anche per favorire l’autoregolazione): cose ben sistemate (con un’attenzione estetica) esprimono cura, indumenti selezionati comunicano direzioni educative, oggetti unici (cioè nessun doppione) portano a riconoscere il valore anche degli inevitabili conflitti... Come si gioca <ul><li>Scegliamo poche cose e di qualità, prendiamo le distanze da stereotipi (evitando loghi di cartoni animati, vestiti da carnevale...), garantiamo un rapporto fra contenuto e contenitore (ogni paio di scarpe con la sua scatola, gli accessori in un cestino...). Facciamo attenzione a predisporre in modo equilibrato cose e vestiti da femmine, da maschi e da tutt’e due. Ricordiamoci che i giochi e le cose per giocare comunicano messaggi espliciti e impliciti. </li><li>Possiamo preparare anche una “valigia dei travestimenti”. </li><li>Quando i bambini giocano osserviamo come si mettono nei panni degli altri, che cosa mettono in scena, come si esprimono attraverso il linguaggio corporeo... </li><li>Stando attenti a non mettere etichette (non ai vestiti, ma ai bambini), prendiamo nota del loro sguardo sul mondo, del loro modo di interpretare la vita quotidiana, dei loro punti di vista... </li></ul>

Predisponiamo una zona travestimenti con oggetti e indumenti in modo ordinato (anche per favorire l’autoregolazione): cose ben sistemate (con un’attenzione estetica) esprimono cura, indumenti selezionati comunicano direzioni educative, oggetti unici (cioè nessun doppione) portano a riconoscere il valore anche degli inevitabili conflitti...
 


 
 Come si gioca
 
 

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 Scegliamo poche cose e di qualità, prendiamo le distanze da stereotipi (evitando loghi di cartoni animati, vestiti da carnevale...), garantiamo un rapporto fra contenuto e contenitore (ogni paio di scarpe con la sua scatola, gli accessori in un cestino...). Faccia
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Predisponiamo una zona travestimenti con oggetti e indumenti in modo ordinato (anche per favorire l’autoregolazione): cose ben sistemate (con un’attenzione estetica) esprimono cura, indumenti selezionati comunicano direzioni educative, oggetti unici (cioè nessun doppione) portano a riconoscere il valore anche degli inevitabili conflitti... Come si gioca Scegliamo poche cose e di qualità, prendiamo le distanze da stereotipi (evitando loghi di cartoni animati, vestiti da carnevale...), garantiamo un rapporto fra contenuto e contenitore (ogni paio di scarpe con la sua scatola, gli accessori in un cestino...). Facciamo attenzione a predisporre in modo equilibrato cose e vestiti da femmine, da maschi e da tutt’e due. Ricordiamoci che i giochi e le cose per giocare comunicano messaggi espliciti e impliciti. Possiamo preparare anche una “valigia dei travestimenti”. Quando i bambini giocano osserviamo come si mettono nei panni degli altri, che cosa mettono in scena, come si esprimono attraverso il linguaggio corporeo... Stando attenti a non mettere etichette (non ai vestiti, ma ai bambini), prendiamo nota del loro sguardo sul mondo, del loro modo di interpretare la vita quotidiana, dei loro punti di vista...

Così come avviene nelle storie popolari (si pensi alla principessa che aspetta il principe), anche nei giochi tradizionali ci sono stereotipi di genere (per esempio “La bella lavanderina”). Proponiamo un gioco cantato che era declinato al femminile, ma in una versione che non lascia intuire orientamenti di genere. Come si gioca <ul><li>Cantiamo la canzone (di origine messicana). </li></ul>

Giochiamo: i trasportatori

Che giri, che giri [Ritornello] Che giri, che giri i gusci dell’uovo. Chi stira tanto fa anche così [mimare l’azione] Chi lava tanto fa anche così Chi cuce tanto fa anche così Chi taglia tanto fa anche così Chi spazza tanto fa anche così Chi svita tanto fa anche così…

Educazione civica: pensiamo che tutti hanno gli stessi diritti.

Giochi e... pari opportunità

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