Buon anno, scuola!

Cara scuola, buongiorno! 

Caro studente…

Alla scoperta di sogni ed emozioni

La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

<h1 style="text-align:justify">Parole come margherite o come ferite </h1>

In questo giorno dedicato alla gentilezza, mettiamo al centro le parole che le danno voce, la raccontano, la fanno diventare traguardo reale da vivere e tramutare in pratica. 

Di seguito, ecco una <a href="https://www.giuntiscuola.it/raccolte/giornata-della-gentilezza-sesamo-per-la-scuola">raccolta</a> di articoli e proposte per la giornata mondiale dedicata alla gentilezza e cinque attivit&agrave; che si possono &nbsp;fare in classe con un&rsquo;attenzione particolare alle parole, in poesia e in prosa, in italiano e nelle lingue scelte dai bambini e dai ragazzi. La gentilezza comincia infatti dalle parole che possono essere margherite o ferite, come ci ricorda la poeta Anne Sexton:

Siate cauti con le parole

possono essere margherite e ferite&hellip;

Le parole e le uova&nbsp; devono essere

maneggiate con cura.

Una volta rotte 

sono impossibili da aggiustare.

Cinque proposte &ldquo;gentili&rdquo;

Ecco allora cinque proposte nel segno della gentilezza che mettono al centro le parole, le storie, i racconti attraverso i quali far volare la gentilezza.

1 La raccolta delle parole gentili 

Armati di una retina speciale, andiamo a caccia delle parole gentili in italiano e in altre lingue e le mettiamo dentro il barattolo del lessico/medicina che serve &nbsp;per stare bene. 

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2 Dalle immagini alla storia 

Vediamo insieme il breve video senza parole <a href="https://youtu.be/id3w0IA81cA">Mr. Empathy</a> di Bruno Bozzetto (Fondazione Empatia Milano) che racconta il magico potere della gentilezza&nbsp;e diamo voce alle immagini. Lo possiamo fare in maniera orale o scritta, in italiano e nelle lingue scelte &nbsp;dai bambini. 

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O come scrive Mark, bambino filippino di otto anni (Ma dove sono le parole? Le poesie scritte dai bambini delle periferie multietniche di Milano,&nbsp;a cura di C.L. Candiani con A. Cirolla):

Sassi fanno troppo rumore

e puoi lanciarli

per&ograve; puoi fare male

e devi stare attento

quando li tiri.

Come sassi sono le parole.

Gentilezza non &egrave; sinonimo di buone maniere e di galateo ma si coniuga con responsabilit&agrave;, attenzione, rispetto, cura. E&rsquo; un messaggio sempre presente nel quotidiano che rappresenta l&rsquo;orizzonte, il senso e la postura del nostro modo di stare insieme, comunicare, agire.

3 Uno slogan per una classe gentile

Siamo una classe gentile? Sicuramente s&igrave;! Proviamo allora a comunicarlo attraverso uno slogan con le parole e le immagini che ci rappresentano. Anche in questo caso, il messaggio pu&ograve; essere multilingue. E collocato in maniera visibile sulla porta della nostra aula. 

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4 Una lettera per dire grazie 

Chi vogliamo ringraziare oggi in maniera speciale? A chi vorremmo manifestare la nostra gratitudine, con una lettera o un messaggio, cogliendo l&rsquo;occasione di questa giornata? Spesso non c&rsquo;&egrave; il tempo o non ci ricordiamo di ringraziare chi ha attenzioni e gesti buoni nei nostri confronti, chi ci regala allegria e compagnia. Facciamolo oggi! 

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5 Dal silent book al testo narrativo 

Guardiamo insieme il&nbsp;bellissimo silent book dedicato alla gentilezza <a href="https://www.terre.it/prodotto/via-della-gentilezza/?srsltid=AfmBOopY2APSXpfIVleWKB6eAmL2Q7tDRiY-03RvsB-IoD3OKwXpTFDz">Via della gentilezza</a> (di Marta Bartolj, Terre di mezzo) e raccontiamo la storia, prima in maniera orale e poi scritta, in maniera individuale o in gruppo.&nbsp; Scopriremo che i gesti gentili sono contagiosi e&nbsp; si propagano dall&rsquo;uno all&rsquo;altro: &egrave; il magico potere della gentilezza!

Bartolj, M. (2021). Via della gentilezza. Milano: Terre di Mezzo.

Gentilezza insieme a coraggio significa prendersi la responsabilit&agrave; delle proprie azioni e del proprio essere al mondo, accettare la responsabilit&agrave; di essere umani.

(G. Carofiglio, Della gentilezza e del coraggio)

Candiani, C. L., Cirolla, A. (2015). Ma dove sono le parole. Millano: Effigie.

Gentilmente parlare...

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