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Una festa di rime intrecciate

Guida Mia | Italiano 4

Poeticamente

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Le XXXX [Le tazze] Le XXXX sono delle piscine molto piccole che servono per metterci il tè. Se anche le persone fossero piccole potrebbero nuotarci dentro o schiacciarci un bel pisolino (sempre che non fossero piene di tè). Hanno soltanto un orecchio e perciò ascoltano la metà delle conversazioni. Ma questo alle XXXX non importa perché, soprattutto se sono di porcellana, sono esseri abbastanza distaccati.

Le XXXX [Le tende] ... È vero che le XXXX sono le sciarpe delle finestre?

Mi sento solo Mi sento solo come un verme solitario, come un cammello quando incontra un dromedario, come la freccia quando vola via dall’arco, come un gorilla nella gabbia del bioparco.

Metafore e similitudini si formano grazie al pensiero analogico che consente di vedere associazioni, somiglianze e accostamenti tra le cose del mondo. Tali parole, scelte con cura, stabiliscono ponti e relazioni producendo nuove e precise immagini.
 
 Chiara Carminati afferma: “La metafora è una specie di indovinello: dice e nasconde, e dice molto in quello che nasconde”. Iniziamo quindi il percorso con la proposta di alcuni indovinelli per allenare i bambini a riconoscere associazioni, collegamenti, relazioni che permettano di svelare la soluzione.
 
 Presentiamo alcuni versi di Maria José Ferrada omettendo il

Metafore e similitudini si formano grazie al pensiero analogico che consente di vedere associazioni, somiglianze e accostamenti tra le cose del mondo. Tali parole, scelte con cura, stabiliscono ponti e relazioni producendo nuove e precise immagini.Chiara Carminati afferma: “La metafora è una specie di indovinello: dice e nasconde, e dice molto in quello che nasconde”. Iniziamo quindi il percorso con la proposta di alcuni indovinelli per allenare i bambini a riconoscere associazioni, collegamenti, relazioni che permettano di svelare la soluzione.Presentiamo alcuni versi di Maria José Ferrada omettendo il soggetto: diventano dei perfetti indovinelli.

Similitudini, metafore e personificazioni condensano in poche parole immagini che attivano la mente, la quale coglie con un nuovo sguardo le cose e il mondo. Leggiamo La canzone dell’albero, omettendo il titolo. Invitiamo i bambini ad ascoltare a occhi chiusi e a provare a capire qual è il soggetto della poesia.

Mitton, T. (2001). Prugna. San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi

Universi di senso

2. Ogni gruppo cerca analogie e accostamenti tra primo e secondo elemento, poi annota la relazione individuata nella terza colonna.3. Con le immagini trovate, alunni e alunne provano a creare un semplice componimento poetico, per esempio: La scuola è una città popolosa / ovunque c’è qualcuno che combina qualcosa; La scuola è come un bicchiere di latte / ti lascia addosso un’impronta a cose fatte…4. Ogni gruppo legge ai compagni quanto creato. Selezioniamo le immagini migliori per comporre un testo poetico collettivo.

Città di sussurri, sinfonia di sospiri, ricamo intricato che ai cieli alti aspiri. Motore del creato, officina d’aria pura, frenetica danzatrice che scuote la capigliatura.

Il XXXX [Il frigorifero] Il XXXX è un rettangolo di freddo che abita in cucina. Dentro c’è un inverno in cui mele, cetrioli e fragole possono dormire per molto tempo.

Pontremoli, G. (2004). Ballata per tutto l’anno e altri canti. Roma: NER

Attività 1

I bambini riescono a sfruttare gli indizi presenti nei testi per risolverli? Invitiamoli a svelarci cosa ha permesso loro di indovinare. Proponiamo la Canzonetta d’amore per il vento senza rivelarne il titolo, come ulteriore occasione per cercare di riconoscere a che cosa si riferiscono i versi.

Mi sento solo come un punto esclamativo, come un articolo se manca il sostantivo, come un incastro che non sa qual è il suo posto, come un cucciolo abbandonato a ferragosto.

1. Organizziamo la classe in gruppi da due o tre. Suddividiamo la pagina in tre colonne: scriviamo nella prima colonna La scuola è (come)…; nella seconda colonna annotiamo due o tre parole scelte a caso tra quelle nel sacchetto.

Ferrada, M.J. (2017). Il segreto delle cose. Milano: Topipittori

Similitudini e metafore

Attività 2

Mi sento solo come un anno bisestile, come una perla che finisce in un porcile, come un pollastro che conosce il suo destino.

Ascoltiamo le risposte dei bambini, mettiamole a confronto, cerchiamo conferme nei versi&nbsp;della poesia. Cosa caratterizza una città? Che cos’ha di particolare una città di sussurri? Cos’è una sinfonia? Com’è una sinfonia di sussurri? Che cosa c’è di simile a un ricamo che si slancia verso l’alto come per raggiungere il cielo? Una volta svelato che la poesia parla di un albero, nella mente riusciamo a figurarcelo come un’immagine dinamica dove le numerosissime foglie e i rami si muovono di qua e di là creando una musica lieve, delicata ma profonda. L’albero, grazie al quale gli esseri viventi possono vivere, assomiglia a una danzatrice che, velocissima, scuote la sua testa. La poesia ha permesso di parlare di un albero amplificandone il senso; regala sensazioni a chi la ascolta, con un forte coinvolgimento. Diverso sarebbe stato leggere una descrizione scientifica dell’albero.

Metafore e similitudini si formano grazie al pensiero analogico che consente di vedere associazioni, somiglianze e accostamenti tra le cose del mondo. Tali parole, scelte con cura, stabiliscono ponti e relazioni producendo nuove e precise immagini. Chiara Carminati afferma: “La metafora è una&nbsp;specie di indovinello: dice e nasconde, e dice molto in quello che nasconde”. Iniziamo quindi il percorso con la proposta di alcuni indovinelli per allenare i bambini a riconoscere associazioni, collegamenti, relazioni che permettano di svelare la soluzione. Presentiamo alcuni versi di Maria José Ferrada omettendo il soggetto: diventano dei perfetti indovinelli.

Mi sento solo come solo può un bambino.

L’alunna/o: <ul><li style="text-align: justify;">legge un testo poetico e ne comprende i significati letterali e quelli figurati; </li><li style="text-align: justify;">scrive testi creativi con l’uso di similitudini e metafore.&nbsp; </li></ul>In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione).&nbsp; Per il quaderno della documentazione: conserviamo i testi creativi realizzati nel laboratorio.

Penna, quaderno, sacchetto contenente alcune parole scritte su cartoncini (es. i nomi degli oggetti dell’astuccio: matita, colori, temperino, righello, gomma; oppure termini scelti a caso: una città popolosa, bicchiere di latte, lava, stelle...).

È beffardo e curioso va sui monti e sul mare è svelto e generoso nulla lo può fermare. S’insinua dappertutto vola insieme agli uccelli riesce a sapere tutto e scompiglia i capelli. È libero e sorride entra in ogni avventura compie mille magie non ha alcuna paura. Fa parlare le foglie porta voci e canzoni non si cura del tempo ed è senza padroni.

Leggiamo a fondo altre poesie, per esempio Mi sento solo di Janna Carioli o quelle proposte nella SCHEDA Raccolta di testi poetici e cerchiamo di cogliere i significati nascosti che ci propongono.

Gli XXXX [Gli occhiali] Gli XXXX sono due cerchi di vetro che si mettono davanti agli occhi. Le persone guardano attraverso di essi e vedono le cose in modo diverso.

Carioli, J. (2011). I sentimenti dei bambini. Milano: Mondadori

Una volta capito il messaggio del testo poetico, potremo, di conseguenza, scegliere il modo per leggerlo con la giusta espressività. Proponiamo ai bambini la lettura di libri di poesie per ragazzi e invitiamoli a cercare testi con similitudini e metafore che possono diventare indovinelli se ne celiamo il soggetto. Leggiamo poi queste poesie in classe. Concludiamo il percorso con il LABORATORIO: sollecitiamo i bambini a creare paragoni, accostamenti, a mettere in relazione elementi anche apparentemente molto lontani tra loro.

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Raccolta di testi poetici</a></li></ul>

Obiettivi di apprendimento

<ul><li class="heading5">Leggere un testo poetico e riconoscerne le caratteristiche formali più evidenti. </li><li class="heading5">Leggere un testo poetico e comprenderne i significati letterali e quelli figurati. </li><li class="heading5">Scrivere testi creativi con l’uso di similitudini e metafore.</li></ul>

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att1" href="#att1">Similitudini e metafore</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att2" href="#att2">Universi di senso</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att3" href="#att3">LABORATORIO Creare similitudini e metafore</a></li></ol>

SCHEDE |&nbsp;DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA -&nbsp;DDI<ul></ul>

Attività

Figure poetiche

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