Millanta, filastrocche e animali a volontà!

Elogio dello zerbino

Guarda che faccia!

Esperienze al nido

I linguaggi e le esperienze di "Nidi d'infanzia"

Ascoltiamo e raccontiamo

Un libro per amico

Come e perché scriviamo

I laboratori di Bruno Munari: come sono nati, metodologia e contenuti, www.brunomunari.it Finessi, B. (a cura di) (1999). Su Munari.104 testimonianze più 152 inediti. Milano: Abitare Segesta. Francucci, C. (2014). L’esperienza dell’arte, laboratori e attività creative per l’infanzia. Ferrara: Edizioni Lapis. Restelli, B. (2015). Giocare con tatto. Milano: FrancoAngeli.

Predisporre materiali attraenti e curiosi per sperimentare, toccare, scegliere e assemblare in autonomia.

Avvicinare i bambini della prima infanzia all’arte contemporanea è una opportunità educativa e culturale, che prende il via dalla consapevolezza che artisti e bambini hanno in comune esperienze e processi sensoriali e creativi, quali lo sperimentare con curiosità e piacere, il desiderio di esplorare in modo divergente la realtà, al di lá e prima degli stereotipi. Significa far scoprire le diverse possibilità e strumenti che appartengono all’espressione tramite le arti plastiche, per sostenere l’espressione originale, ampia e diversificata del mondo interiore del bambin

Avvicinare i bambini della prima infanzia all’arte contemporanea è una opportunità educativa e culturale, che prende il via dalla consapevolezza che artisti e bambini hanno in comune esperienze e processi sensoriali e creativi, quali lo sperimentare con curiosità e piacere, il desiderio di esplorare in modo divergente la realtà, al di lá e prima degli stereotipi. Significa far scoprire le diverse possibilità e strumenti che appartengono all’espressione tramite le arti plastiche, per sostenere l’espressione originale, ampia e diversificata del mondo interiore del bambino scoprendo, nel confronto con le opere d’arte e gli artisti, gli infiniti punti di vista con i quali narrare la realtà esteriore e interiore.

L’obiettivo è di avvicinare i bambini di 2-3 anni all’arte attraverso l’osservazione delle opere di alcuni artisti, cogliendo attinenze con l’attività grafico-pittorica dei bambini prima di essere “contaminati” da forme espressive stereotipate. Mantenere viva la capacità di esprimere le loro emozioni, creatività e senso estetico nella libertà di creare.<ul><li>Sperimentare il colore a livello visivo tattile ed emotivo, offrendo colori di varie consistenze, polveri colorate e acqua che, utilizzate con tecniche diverse, permettono di sperimentare/si nel colore, nel movimento, nella percezione, nel senso estetico, nell’emozione e nell’espressività.</li><li>Ricercare forme, volumi spazi, utilizzando colori e materiali diversi (corde, fili, strisce, nastri), lavorando sullo spazio da inventare, modificare, creare e colorare e realizzando degli elaborati.</li><li>Osservare, sperimentare colori e gesti che creano composizioni astratte: guardare insieme ai bambini alcune opere di artisti (Mirò, Kandinsky, Pollock, Mondrian) ascoltando le loro osservazioni sui colori e le forme.</li><li>Lo spazio viene interpretato e vissuto dai bambini, con giochi di sovrapposizione e composizione utilizzando figure geometriche di diverse dimensioni, colori e trasparenze, ottenendo composizioni astratte.</li><li>Utilizzando la tecnica del dripping (Pollock) i bambini si muovono intorno, dentro il quadro e attraverso gocce e schizzi sperimentano, si immergono nei colori con tutto il corpo e le emozioni.</li></ul>

Immergersi nei colori con il corpo e con i sensi per scoprire parti di sé ed esprimerle.

<ul><li>La scoperta del “fare” in un laboratorio all’aperto si lega come una “trama” ai principi cardine di aRtelier: favorire la ricerca plurisensoriale, l’attività espressiva, il piacere della sperimentazione, dell’immersione e della trasformazione.</li><li>Scegliere e trasformare materiali monocromatici per creare sculture in libertà. La funzione dell’allestimento, lo studio e l’assemblaggio di oggetti permettono ai bambini di modificare percezioni e punti di vista, di progettare in libertà.</li><li>Fare e disfare, montare e smontare fino alla realizzazione di forme tridimensionali, sperimentando pesi, forme, misure, equilibri e possibili combinazioni in un gioco individuale e di gruppo.</li><li>Invitare i bambini a osservare il materiale di scarto da diversi punti di vista, a sperimentare con i sensi la materia plastica, per scoprirne il peso, la forma, la consistenza, il colore ecc.</li><li>Selezionare con i bambini per cromie i materiali plastici e costruire sculture cromatiche individuali e a coppie.</li><li>Questa proposta permette, inoltre, ai bambini e agli adulti di scoprire la ricchezza dei materiali riciclati per un’educazione al consumo responsabile. </li></ul>

Le atelieriste propongono nel piazzale e nel prato antistante la sede di aRtelier un allestimento con materiali plastici di scarto, della produzione industriale e di riciclo, dalle diverse forme e dimensioni divisi per colore. Il laboratorio di “plastic’arte”, dedicato ai bambini e alle loro famiglie, si ispira alle opere di Antony Cragg, il cui lavoro ruota attorno l’idea di scomposizione in più parti e riorganizzazione in nuove composizioni. Trasforma in particolare rifiuti di plastica in opere d’arte, dividendoli e assemblandoli per identità cromatiche, trasformando oggetti di uso comune in sculture.

Fare esperienza di espressione con il colore insieme agli altri bambini: libertà di creare insieme.

aRtelier è un Servizio Educativo Territoriale (SET) del Comune di Bologna, collocato all’interno dei Giardini pubblici Margherita, che offre laboratori rivolti ai nidi, scuole d’Infanzia e alle famiglie basati su una progettualità flessibile e modificabile le cui parole chiave sono: ascolto, tempo, spazio fisico e mentale per aprire a sguardi inediti sulla realtà.

1. DAL COLORE ALL’ARTE

aRtelier: SGUARDI STUPITI E CONDIVISI

Si ringraziano per le esperienze e le immagini Manuela Caselli e Antonella Alvisi, atelieriste, e Claudia Morisi, coordinatrice pedagogica di aRtelier, Comune di Bologna.

COME SI PUÒ FARE CONCRETAMENTE?&nbsp;

Avvicinare i bambini della prima infanzia all’arte contemporanea è una opportunità educativa e culturale, che prende il via dalla consapevolezza che artisti e bambini hanno in comune esperienze e processi sensoriali e creativi, quali lo sperimentare con curiosità e piacere, il desiderio di esplorare in modo divergente la realtà, al di lá e prima degli stereotipi. Significa far scoprire le diverse possibilità e strumenti che appartengono all’espressione tramite le arti plastiche, per sostenere l’espressione originale, ampia e diversificata del mondo interiore del bambino scoprendo, nel confronto con le opere d’arte e gli artisti, gli infiniti punti di vista con i quali narrare la realtà esteriore e interiore.

Proponiamo percorsi con colori, forme e suoni, offrendo possibilità di sperimentare attraverso materiali non strutturati, naturali e di recupero, in un luogo-laboratorio nel quale i bambini possono vivere esperienze sensoriali con il corpo, stupirsi e meravigliarsi, costruire idee e pensieri, attivare processi creativi ed emozionali autentici. “Giocare con l’arte? Ma capiranno? Così piccoli, capiranno cos’è l’arte? Capire cos’è l’arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto, capire come si fa a farla è invece un interesse autentico dei bambini”. Alberto Munari

2. ASSEMBLAGGI ALL’APERTO

<ul><li>Il ruolo delle atelieriste è quello di accogliere i bambini, definire le “consegne”, dare poche, ma chiare, regole. Tengono la regia, osservano e non intervengono: non dicono che cosa fare, ma come fare, dando importanza al “processo” e non al “risultato”.</li><li>Educatori e insegnanti durante il laboratorio accompagnano e sostengono i bambini, osservano e documentano.</li></ul>

Colore, forma, materia: intense possibilità di stupirsi ed emozionarsi

Colore, forma, materia: intense possibilità di stupirsi ed emozionarsi

Genitori e bambini condividono il piacere della scoperta e del creare insieme all’aperto.

Esperienze e scoperte

Dove trovi questo contenuto