L’importanza della prevenzione a partire dalla scuola dell’infanzia. Intervista al prof. Giacomo Stella

Socrate e il computer: sono davvero incompatibili?

Il bambino "gifted" tra sviluppo cognitivo ed emotivo

Muoviamo i primi passi

Impariamo a rilassarci

Il dettato ortografico

La rappresentazione grafica delle conoscenze attraverso schemi/mappe occupa un posto centrale nella metodologia d’insegnamento, come si può osservare dall’ampio utilizzo da parte dei docenti, dagli apparati iconografici dei libri di testo e dai software e proposte disponibili in rete. Questa rappresenta una metodologia di insegnamento e di apprendimento finalizzata a promuovere l’autonomia dello studente che è pienamente in linea con i percorsi delle competenze trasversali e l’orientamento (CE e MIUR). Le rappresentazioni grafiche in quanto strategia di tipo organizzativo e visuo-spaziale si inseriscono nel processo di apprendimento e studio, in quanto facilitano la codifica iniziale dell’informazione, permettono di capire meglio un argomento, di elaborarlo in modo approfondito e personale, migliorando così la memorizzazione, e sono uno strumento che può facilitare l’esposizione orale e scritta di un argomento. La ricerca psicologica ha evidenziato come l’efficacia nell’uso di questa strategia di apprendimento e studio non sia sempre garantita e la sua buona riuscita dipenda da una serie di variabili come l’età degli studenti, il livello di expertise che hanno raggiunto nello studio, la tipologia della disciplina, del materiale a cui si applica e dei compiti scelti per la verifica (si veda per esempio Zamperlin, Meneghetti, 2021). Significativo, inoltre, è il ruolo dell’insegnante o adulto esperto che conosce, utilizza e propone le diverse tipologie di rappresentazioni grafiche in funzione degli scopi che ci si prefigge di raggiungere, inserendole all’interno della dinamica insegnamento/apprendimento e delle diverse fasi dello studio.

Un aspetto cruciale affinché uno studente, ma anche un adulto, tragga vantaggio dall’uso di una strategia, sia visuo-spaziale sia verbale, e si senta motivato a usarla, è il livello di esperienza acquisito, che dipende in gran parte dalle occasioni di apprendimento a cui si è stati esposti. Si presuppone, infatti, che uno studente esperto, che conosce e usa diverse strategie adattandole flessibilmente alla tipologia dei contenuti e allo scopo, riesca a gestire in modo autonomo l’uso della strategia e possa vedere risultati tangibili. Invece uno studente principiante (un allievo di classe terza-quarta primaria) richiede di essere supportato da un esperto che lo accompagni nella conoscenza, nella sperimentazione delle varie strategie, nel consolidamento e nell’uso autonomo.

Il ruolo dell'esperienza

La classe (reale o virtuale) è un’ottima palestra di allenamento in cui apprendere a costruire e usare rappresentazioni grafiche. Partendo dalle indicazioni e dagli esempi offerti dall’insegnante, gli studenti saranno messi nelle condizioni di provare a fare una rappresentazione grafica, di verificarla personalmente, di confrontarla con gli altri, di cambiarla e migliorarla considerando le riflessioni fatte con i compagni e i suggerimenti dell’insegnante. L’insegnante che nella sua didattica utilizza diverse rappresentazioni grafiche, ne spiega la funzione, coinvolge gli allievi nella elaborazione, costituisce un valido modello per il successivo uso autonomo. È con la molteplice esperienza di uso di questa strategia e delle sue applicazioni in un contesto di guida e supporto che si creano le condizioni perché lo studente possa via via diventare esperto e raggiungere l’autonomia. A titolo illustrativo, nella Figura 1 è riportata in modalità “sequenza circolare” il percorso di uno studente principiante nell’acquisire l’uso di una mappa/schema; la Figura 2 illustra in modalità “mappa concettuale” il modo di procedere dello studente esperto.

Uno studente principiante potrebbe non riconoscere che quella particolare rappresentazione grafica proposta dall’insegnante non solo è funzionale in quel contesto disciplinare ma può essere estesa ad altre materie; inoltre, può non capire che nello studio delle varie discipline sono utili anche strategie diverse (individuare parole chiave o un riassunto per punti). Il docente lo guiderà in queste riflessioni metacognitive. Con l’ingresso alla scuola secondaria di primo grado può accadere che lo studente, dovendo affrontare un nuovo contesto, sia meno disponibile a cambiare strategie e si irrigidisca nell’uso di quelle abituali, anche se poco funzionali. L’insegnante lo può aiutare a riflettere su questi aspetti e a cimentarsi nell’uso di strategie più impegnative. Con il tempo, facendo esperienza, insieme a una maggiore maturità cognitiva e metacognitiva, lo studente diventa esperto ed è disponibile a usare nuove strategie. Inizialmente saranno utilizzate in modo guidato e progressivamente in modo autonomo selezionando quelle più efficaci. Uno studente esperto si chiederà: «Ho individuato le informazioni rilevanti? Quale rappresentazione grafica è utile per rappresentare questo argomento? A quale scopo? &nbsp;

Per promuovere la conoscenza e l’uso della strategia delle rappresentazioni grafiche secondo l’approccio metacognitivo e cooperativo può essere utile seguire alcuni passi.<ul><li style="text-align: justify;">Conoscere. Si introducono i diversi tipi di mappe/schemi per la spiegazione di un argomento, si evidenziano le informazioni principali e le loro relazioni, si commenta la loro utilità. L’insegnante costruisce una rappresentazione grafica ed esplicita i vari passaggi. </li><li style="text-align: justify;">Provare. Si propone ai bambini di elaborare semplici rappresentazioni grafiche in modo guidato. L’insegnante, dopo aver presentato un argomento, può chiedere: «Quali sono le informazioni più importanti?»; «Come si possono sistemare e organizzare?». Si può procedere nel modo seguente: </li></ul>– far lavorare individualmente o in piccoli gruppi; – prevedere un momento di confronto in gruppo e riflettere sul prodotto realizzato; – rivederlo. Per lo stesso argomento, far costruire un’altra rappresentazione invitando lo studente a sentirsi libero di applicare le consegne come meglio crede. Si può poi chiedere allo studente di provare a ricordare le informazioni utilizzando la mappa/schema/tabella e ripetere/esporre le informazioni con o senza l’uso della mappa. In questa fase l’insegnante è attento soprattutto al processo («Come sta funzionando?») e meno al risultato finale (Figura 1).<ul><li style="text-align: justify;">Sperimentare con materie e scopi diversi. Una volta che gli studenti hanno acquisito una ragionevole competenza nell’uso della strategia, far fare loro esperienze diversificate con argomenti di varie discipline e per scopi differenti (per capire il materiale, per elaborare in modo personale e ricordare meglio, per ripassare o esporre). </li><li style="text-align: justify;">Usare autonomamente. Lo studente esperto valuta quale rappresentazione usare in base alla disciplina/argomento, in quale fase dello studio è utile, come può essergli d’aiuto per prepararsi a una verifica scritta o a un’interrogazione. Lo studente metacognitivo e autoregolato a questo livello alto di competenza strategica dovrebbe anche essere consapevole che la rappresentazione grafica prodotta può essere revisionata nelle successive fasi di studio, che non tutto può essere rappresentato graficamente (Figura 2). </li></ul>

Insegnare la costruzione e l’uso delle rappresentazioni grafiche

Il ruolo dell’insegnante/esperto nello stimolare e accrescere la competenza metacognitiva è cruciale e può incidere in modo significativo sullo sviluppo e sull’efficienza dello studente

Dalla pratica guidata all’autonomia

Allenarsi all’uso delle rappresentazioni grafiche in classe

Attività specifiche

Tra le metodologie didattiche, due possono essere particolarmente utili e motivanti per promuovere l’uso autoregolato delle strategie di apprendimento e studio, compresa quella della rappresentazione grafica: <ul><li style="text-align: justify;">la didattica metacognitiva; </li><li style="text-align: justify;">la didattica cooperativa e attiva.</li></ul>La didattica metacognitiva (Cornoldi et al., 2018) stimola lo studente a essere promotore del proprio apprendimento, aiuta a sviluppare conoscenze dichiarative, procedurali e contestuali all’uso delle diverse strategie di apprendimento e studio, incoraggia a sperimentarle, guida in modo graduale a come metterla in pratica contestualizzandola in situazioni reali di apprendimento e nelle diverse fasi di studio. Inoltre tale modalità di insegnamento incentiva nello studente l’uso autoregolato e flessibile di questa strategia in relazione anche ad altre modalità, con l’obiettivo di creare un buon utilizzatore di strategie. La didattica cooperativa e attiva (Miato Andrich, Miato, 2003) include tutte le proposte metodologiche che valorizzano il ruolo dei vari componenti di un gruppo e offre agli studenti l’opportunità di lavorare e collaborare attivamente con gli altri per conoscere e costruire diverse tipologie di rappresentazioni grafiche e fare confronti. Per esempio a ogni gruppo può essere dato un testo da analizzare e rappresentare in modo differente, con schemi, tabelle, mappe che saranno poi condivise e valutate insieme con l’aiuto dell’insegnante, che stimolerà le opportune riflessioni metacognitive.

La rappresentazione grafica delle conoscenze attraverso schemi/mappe occupa un posto centrale nella metodologia d’insegnamento, come si può osservare dall’ampio utilizzo da parte dei docenti, dagli apparati iconografici dei libri di testo e dai software e proposte disponibili in rete. Questa rappresenta una metodologia di insegnamento e di apprendimento finalizzata a promuovere l’autonomia dello studente che è pienamente in linea con i percorsi delle competenze trasversali e l’orientamento (CE e MIUR).
 
 Le rappresentazioni grafiche in quanto strategia di tipo organizzativo e visuo-spaziale si inseriscono nel processo di apprendimento e stu

La rappresentazione grafica delle conoscenze attraverso schemi/mappe occupa un posto centrale nella metodologia d’insegnamento, come si può osservare dall’ampio utilizzo da parte dei docenti, dagli apparati iconografici dei libri di testo e dai software e proposte disponibili in rete. Questa rappresenta una metodologia di insegnamento e di apprendimento finalizzata a promuovere l’autonomia dello studente che è pienamente in linea con i percorsi delle competenze trasversali e l’orientamento (CE e MIUR).Le rappresentazioni grafiche in quanto strategia di tipo organizzativo e visuo-spaziale si inseriscono nel processo di apprendimento e studio, in quanto facilitano la codifica iniziale dell’informazione, permettono di capire meglio un argomento, di elaborarlo in modo approfondito e personale, migliorando così la memorizzazione, e sono uno strumento che può facilitare l’esposizione orale e scritta di un argomento.La ricerca psicologica ha evidenziato come l’efficacia nell’uso di questa strategia di apprendimento e studio non sia sempre garantita e la sua buona riuscita dipenda da una serie di variabili come l’età degli studenti, il livello di expertise che hanno raggiunto nello studio, la tipologia della disciplina, del materiale a cui si applica e dei compiti scelti per la verifica (si veda per esempio Zamperlin, Meneghetti, 2021). Significativo, inoltre, è il ruolo dell’insegnante o adulto esperto che conosce, utilizza e propone le diverse tipologie di rappresentazioni grafiche in funzione degli scopi che ci si prefigge di raggiungere, inserendole all’interno della dinamica insegnamento/apprendimento e delle diverse fasi dello studio.

Rappresentazioni grafiche e sviluppo cognitivo e metacognitivo

Nei programmi strategici e metacognitivi (si veda Cornoldi et al., 2018), le rappresentazioni grafiche sono generalmente proposte come modalità strategica, come parte integrante del proprio modo di studiare nelle varie fasi di studio. Nella Scheda 1 di “Strumenti e Percorsi” viene presentata un’attività pensata per bambini di quinta primaria e per il passaggio alla scuola secondaria di primo grado, tratta da Super abilità più (Zamperlin et al., 2012), che esemplifica i processi cognitivi e metacognitivi in gioco. Nel titolo si esplicita che lo schema è funzionale alla memorizzazione; segue una riflessione metacognitiva introduttiva che spiega perché sia utile uno schema/mappa; vengono poi date istruzioni per individuare le informazioni rilevanti e completare uno schema predisposto. Si conclude con una riflessione metacognitiva individuale e la proposta di confrontarsi.

A scuola le diverse rappresentazioni grafiche possono essere proposte per promuovere un apprendimento autonomo quando lo studente possiede uno sviluppo cognitivo che gli permetta di gestire internamente una rappresentazione di contenuti (Piaget, 1952) e abbia maturato la consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo e la capacità di controllarlo secondo i propri scopi. Seppure ci sia una variabilità individuale, il bambino è in grado di rappresentarsi mentalmente un oggetto con le prime forme di simbolizzazione intorno ai due anni. Dai due ai sei anni è in grado di rappresentarsi mentalmente scene complesse, anche se non riesce ancora a manipolarle. Dai 6 anni, quando il bambino sa coordinare e raggruppare le informazioni grazie allo sviluppo di abilità di classificazione, seriazione e numerazione, le immagini e le rappresentazioni acquisiscono maggiore flessibilità. In questo periodo l’insegnante potrà usare proficuamente delle rappresentazioni grafiche (autocostruite, fornite dai testi o reperite in rete) per spiegare un argomento, ponendo tuttavia attenzione al carico cognitivo richiesto. Mentre usa le rappresentazioni, potrà coinvolgere i bambini in riflessioni metacognitive relative all’efficacia della strategia e in semplici attività di completamento di schemi, senza avere la pretesa che possa configurarsi come un’attività strategica autonoma. Sarà a partire dagli 11 anni che gli studenti si formano rappresentazioni più complesse con caratteristiche di reversibilità, capacità di fare inferenze e ragionamenti (deduttivi e induttivi) in base ai quali è possibile collegare le informazioni tra loro e organizzarle graficamente. Potrebbe essere questo il momento in cui l’insegnante può iniziare a insegnare a elaborare e a usare autonomamente mappe/schemi. Con un uso guidato, gli studenti potranno apprezzare l’efficacia della strategia e usarla via via in modo consapevole e autonomo nella gestione del loro apprendimento e studio. Tra i 10-11 anni le abilità metacognitive, i cui precursori si ritrovano nel gioco simbolico, nella capacità di mettersi nella prospettiva dell’altro e nelle prime forme di mentalizzazione, si consolidano e lo studente è capace di autoriflessioni su come è utile procedere con un certo materiale, in questo caso di studio, sa prevedere i risultati e attuare comportamenti in base agli obiettivi prefissati ponendo le basi per l’autoregolazione strategica. Il ruolo dell’insegnante/esperto adulto nello stimolare e accrescere la competenza metacognitiva è cruciale e può incidere in modo significativo sullo sviluppo e sull’efficienza dello studente, contribuendo così alla formazione di quello che è stato definito un buon utilizzatore di strategie (Borkowski, Muthukrishna, 2011).

<ul><li>Borkowski J.G., Muthukrishna N. (2011), Didattica metacognitiva: Come insegnare strategie efficaci di apprendimento, Erickson, Trento. </li><li>Cornoldi C., Meneghetti C., Moè A., Zamperlin C. (2018), Processi cognitivi, motivazione e apprendimento, il Mulino, Bologna. ISBN 978-88-15-27898-2 </li><li>Miato Andrich S., Miato L. (2003), La didattica inclusiva. Organizzare l’apprendimento cooperativo metacognitivo, Erickson, Trento. </li><li>Piaget J. (1952), The Origins of Intelligence, International University Press, New York; trad. it. Einaudi, Torino (1967). </li><li>Zamperlin C., Benvenuti M., Molin A., Vocetti C., De Beni R. (2012), Super abilità più, Giunti, Firenze. </li><li>Zamperlin C., Meneghetti C. (2021), «La rappresentazione grafica delle conoscenze», Psicologia e scuola, 6, 20-25. </li></ul>

L’importanza della guida del docente

Costruzione e uso di rappresentazioni grafiche

Dove trovi questo contenuto