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Elogio dello zerbino

Guarda che faccia!

Esperienze al nido

I linguaggi e le esperienze di "Nidi d'infanzia"

Ascoltiamo e raccontiamo

Un libro per amico

Come e perché scriviamo

Angolo del gioco simbolico per sperimentare il confine tra realtà e fantasia.

Lo spazio fisico del nido è una delle principali variabili che determinano la qualità ludica e relazionale dei bambini che lo abitano. Ogni oggetto, ogni colore, ogni piccola accortezza che l’educatore sceglie e predispone nell’ambiente diviene per il bambino un indizio dal quale partire. Una base dalla quale poter sviluppare e intrecciare domande, ipotesi e idee dando inizio a giochi creativi. Lo spazio è un contenitore di valori ludici che i bambini abitano con i loro corpi e con le loro menti.

L’AMBIENTE GUIDA E SI RACCONTA Pur lasciando liberi i bambini di sperimentare e di sviluppare il proprio racconto, il contesto di gioco può essere tematizzato dando una connotazione all’ambiente. La posizione dei mobili e i materiali proposti accompagnano i bambini in una lettura di utilizzo e di possibilità&nbsp;tramite inferenze e appigli con la quotidianità e le conoscenze già acquisite, ma dando ampio respiro alla novità tramite un adulto non invasivo e consegne stringenti. Gli angoli gioco devono aiutare a trovare il giusto equilibrio tra il rischio di frustrazione (inibizione all’azione per un contesto non conosciuto) e la noia di giochi ormai conosciuti e chiusi a nuovi stimoli. Si deve quindi trattare di contesti di gioco (spazi e materiali) che suggeriscano al bambino la massima libertà e autonomia di sperimentazione.

AMBIENTE COME SOGGETO EDUCANTE Si parla spesso dell’ambiente come soggetto educante: se viene ben allestito e organizzato diviene facilitatore di relazione e di incontro armonioso. I servizi educativi acquisiscono così il ruolo di facilitatori nella ricerca e scoperta di lanci, spunti e rilanci ai propri giochi e a quelli altrui. L’ambiente di gioco è, inoltre, sostegno alla relazione intesa come una delle condizioni che sostanziano la crescita. È infatti nella relazione con l’altro che si riconoscono le alterità e le comunanze, si scopre la bellezza di stare insieme, si condividono emozioni, atteggiamenti imitativi prima e collaborativi poi, si attiva il linguaggio e la comunicazione. Il senso pedagogico della parola “infanzia” prende forma, quindi, nell’ambiente predisposto dagli educatori grazie a caratteristiche specifiche quali la non stereotipia, la ricchezza (da non confondere con abbondanza) di materiali, l’ordine e la cura, la sicurezza e l’igiene, la bellezza e le possibilità che offre.

<ul><li>Angoli tana dove potersi appartare e rilassare in piccolissimo gruppo o in coppia con tappeti, cuscini e giochi adatti (ceste di stoffe e gomitoli), ma anche strutture riciclate che fungono da tane. </li><li>Angoli del gioco imitativo e del travestimento dove attivare il gioco e la relazione collaborativa con una valigia ricca di vestiti e accessori, bottigliette di riciclo piene di colori e schiume, involucri di prodotti vari e materiali naturali. </li><li>Angoli sensoriali dove, tramite materiali naturali e di riuso suddivisi per spazi di senso, i bambini sono accompagnati in un gioco di scoperta. Alcuni esempi di materiali possono essere: – cesti del freddo e del caldo (materiali metallici e legno); – materiali sonori (bottiglie ripiene di vari oggetti); – materiali odorosi (sacchetti o contenitori con all’interno, erbe aromatiche, spezie); – materiali tattili come impasti di vario tipo (fatti con acqua e farina bianca, maizena, orzo ecc.) </li><li>Angolo delle costruzioni dove fantasticare e apprendere la motricità con azioni come impilare, incastrare, mettere in fila, abbinare, accostare, creare con una quantità considerevole di oggetti (facilmente lavabili e igienizzabili) quali rotoli dei filati, scarti di legno, tappi detersivi ecc. </li><li>Angolo della natura dove poter offrire ai bambini l’esplorazione naturale e scientifica con materiali come foglie, rami, pigne, sassi e sentirne la diversa consistenza, ma anche con terra, acqua e verdure o frutta e zucche ornamentali. </li><li>Angolo della lettura e della narrazione dove evocare storie e fiabe con libri e materiali che possano far esperire ai bambini la storia tramite una loro narrazione con materiali destrutturati.</li></ul>

Un ambiente aperto al gioco imprevisto dei bambini.

FUNZIONI EDUCATIVE DI UN AMBIENTE BEN STRUTTURATO <ul><li>Lo spazio agisce sulle energie creative dei bambini connettendo pensieri e azioni, realtà e fantasia in un intreccio di mappe mentali e decodificazioni sensoriali. </li><li>L’influenza reciproca che scaturisce tra i bambini ha risvolti multipli di conoscenza a seconda del gioco intrapreso. </li><li>Un ambiente aperto al gioco imprevisto dei bambini tramite materiali naturali e destrutturati li sostiene&nbsp;nell’inventiva, nella creatività, nei linguaggi matematici e logici facendo leva sulla curiosità e sull’interesse altrui, muovendo così l’azione ludica singola e di gruppo. </li></ul>

Chiarezza e ordine: la cura è uno degli aspetti imprescindibili per un ambiente di gioco accogliente che trovi nei bambini interlocutori attenti a ciò che viene proposto. Uno spazio articolato in angoli di gioco, ossia ambiti di situazione a tema, intenzionalmente differenziati e strutturati in modo da consentire e favorire la suddivisione autonoma dei bambini in piccoli gruppi basata sulla libera scelta, sull’interesse e sull’individualità di ognuno. Comodità: un ambiente di apprendimento deve essere “comodo”, deve coinvolgere i bambini senza rigidità di posture richieste. È per questo che devono essere messi a disposizione negli spazi sia tavoli con sedie (senza esagerare), ma anche tane, tappeti, pedane, in modo che i bambini possano esplorare con l’intero corpo sperimentando molteplici posizioni. Delimitazione e intimità: la coppia, così come il piccolo gruppo, hanno un ruolo fondamentale affinché il gioco possa divenire oggetto di relazione intima, costruttiva e funzionale. La creazione di angoli gioco tramite mobili, strutture, complementi di arredo e tappeti aiuta a vivere la dinamica del dentro/fuori e a riconoscersi nei confini ludici e di incontro con l’altro.

CURARE OGNI DETTAGLIO Ogni elemento inserito nell’ambiente non ha mai un valore secondario. Si tratta di porre attenzione a: <ul><li>arredi naturali e culturali come piante, fiori e composizioni artigianali evocative di storie e paesaggi; </li><li>elementi artistici quali opere d’arte pittoriche e plastiche che parlano di cultura e tradizioni; </li><li>pochi e scelti prodotti grafici dei bambini che ne valorizzino la creatività; </li><li>libri che invadano e arricchiscano di storie mobili, spazi e teste. </li></ul>

Contesti ludici e relazioni tra pari

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