Bambini nell’infosfera

La “dieta” digitale dei bambini 0-6 anni

Early green education

La Gioia di ricominciare

Scienze in giardino

Ciao, finalmente!

Penso a bambini e bambine dai molteplici sguardi, coraggiosi ricercatori che mostrano la loro fame di sapere, sperimentatori di percezioni che trovano voce nelle parole che esprimono un pensiero.
Penso alla scuola dell’infanzia come luogo di relazioni e confronti con finestre aperte verso il mondo e il suo continuo cambiamento: attenzioni verso le piccole e grandi cose che catturano gli sguardi, spazi e tempi per pensare insieme, cercando di trovare il “senso” e i “significati” del quotidiano, ma anche “alti voli” per cercare di capire le grandi questioni della vita, come essere viventi in un ambiente in continua evoluzione.
Accanto ai bambini apprendisti in una scuola di vita, ci siamo noi insegnanti che accompagniamo le loro scoperte e provochiamo ragionamenti senza dire o mostrare, accogliendo i pensieri di tutti perché sappiamo mediare e cucirli insieme in un tessuto di sapere condiviso. Insegnanti che giorno dopo giorno costruiscono occasioni per pensare, con coerenza e giusto atteggiamento mentale e culturale, esplicitato nel proprio piano di lavoro. Ogni scelta educativa risponde alla necessità di costruire “menti pensanti”, capaci di ragionare sulle cose che accadono o si vedono accadere, capaci di leggere, scegliere e interagire con linguaggi appropriati e consapevolezza per stare bene nel mondo.
Per alcuni potrebbe sembrare una visione utopistica, ma non lo è se impariamo a camminare insieme ai bambini, a vedere con i loro occhi, a capire il loro pensiero e i loro desideri. Una crescita formativa continua in dialogo costante con le cose del mondo.
 


Bambini apprendisti di vita

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