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Pedagogia

Saluto e mi presento

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 L’idea che la vita all’aperto e l’osservazione diretta della natura siano utili all’istruzione e all’educazione non è affatto nuova. Da Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) a Johann Heinrich Pestalozzi, da David Henry Thoreau a Rudolf Steiner, da Maria Montessori a John Dewey, sono molti i nomi di filosofi, educatori e pedagogisti che hanno sostenuto il valore dell
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L’idea che la vita all’aperto e l’osservazione diretta della natura siano utili all’istruzione e all’educazione non è affatto nuova. Da Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) a Johann Heinrich Pestalozzi, da David Henry Thoreau a Rudolf Steiner, da Maria Montessori a John Dewey, sono molti i nomi di filosofi, educatori e pedagogisti che hanno sostenuto il valore dello studio all’aria aperta per formare il carattere e la morale, per costruire gli apprendimenti e il pensiero scientifico, per sviluppare l’attitudine all’osservazione e la mentalità ecologica.
Questi diversi approcci del passato hanno in comune l’avversione per il nozionismo e lo studio mnemonico, l’idea che la natura sia educativa di per sé, attraverso il suo funzionamento, e di conseguenza una certa valutazione negativa dell’impatto umano sull’ambiente, visto come una forzatura dei tempi e dei cicli della natura alla quale l’umanità appartiene. La conoscenza diretta della natura viene ritenuta più completa e formativa di quella formalizzata dai manuali e dai sussidi scolastici; in ogni caso essa deve precedere lo studio scientifico per renderlo davvero significativo ed efficace.


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