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“Libri per distrarsi, riposarsi, ritrovarsi”: José Saramago, “Cecità”

Un libro molto forte, per alzare il velo che ci rende spesso “ciechi”, indifferenti

di Redazione GiuntiScuola19 agosto 20191 minuto di lettura
“Libri per distrarsi, riposarsi, ritrovarsi”: José Saramago, “Cecità” | Giunti Scuola
Ancora un consiglio di lettura nella categoria di “Libri per distrarsi, riposarsi, ritrovarsi” , dedicata agli insegnanti ma più in generale a tutti gli adulti: “ Cecità” di Josè Saramago (Feltrinelli).

Perché leggerlo  (di Maurizia Butturini)

Un libro molto forte che fa pensare e ripensare ai veri valori del vivere. Forse ci vuole coraggio per leggerlo, per alzare il velo che ci rende spesso “ciechi”, indifferenti. Proprio entrando nel cuore del dolore possiamo riemergere a nuove speranze.

Di che cosa parla

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce: una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.



"Libri per distrarsi, riposarsi, ritrovarsi"


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