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Il voto non è il bambino…
Valutare attraverso un numero è sempre problematico, soprattutto alla primaria. L'importanza di far capire il senso del progredire, dell’avvicinamento a mete possibili. Di Adriana Molin.
11 maggio 20185 minuti di lettura
Con maggio si chiude l’anno scolastico. Si potrebbe affermare che les jeux sont faits , in altre parole che le possibilità di cambiamento della situazione scolastica sono ormai, obbligatoriamente, da rimandare all’annualità successiva. Forse continuerà ancora qualche attività, ma è probabile sia tesa a monitorare l’apprendimento di quel gruppo di bambini o ragazzi che non sembrano ancora pronti per il passaggio alla classe successiva. E tut
Scuola primaria