Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Quanti siamo in casa?

Matematica nella Scuola primaria: appunti da un convegno

Materiali di lavoro problemi di classe |  Problemi al centro e oltre: come fare quando sono finiti i problemi e come usare i problemi classici

Lezione modello matematica

Addizioni, sottrazioni e problemi

Problemi, tabelline e rappresentazioni matematiche

I bambini hanno iniziato a elaborare strategie di risoluzione, hanno scelto un approccio basato sul concreto: alcuni hanno realizzato le figurine con piccoli pezzetti di carta; altri si sono serviti del mediatore cromatico unendo le figurine al bambino/a che le avrebbe ricevute.&nbsp; Il fatto che rimanesse una figurina ha destato sconcerto: “Maestra, c’è un errore...”; un alunno ha cambiato il risultato della sottrazione per far sì che la partizione delle figurine fosse equa.&nbsp; Alla fine, ho chiesto “Cosa può fare Luca con la figurina in più”, le risposte sono state assai divertenti.&nbsp; Sara Barbato, Scuola primaria G. Bombonati, I.C. D. Alighieri, Ferrara (FE)

Pagina FB del progetto

Alcuni bambini per risolvere “prenderanno” una figurina alla volta dal mazzo dei doppioni, effettuando una prima distribuzione ai 3 amici, poi una seconda... fino alla quarta e ultima possibile in un processo di divisione per partizione. Un altro approccio che potrebbe emergere è chiedersi: “Quante volte si possono levare 3 figurine da un gruppo di 13?”. Il numero delle volte, che richiama l’idea di contenenza, non è altro che il numero delle figurine distribuite a ogni bambino.&nbsp; Spesso nei problemi la divisione da effettuare è esatta, cioè non ha resto: è importante far comprendere che è sempre possibile eseguire la divisione con resto fra due numeri naturali (purché il divisore non sia zero). In questo problema in particolare l’elemento che avanza non passa inosservato e che cosa fare costituisce un problema nel problema che dà il via a nuove e diverse soluzioni.

Attività 2

La spiaggia (Classe 5a)

Possiamo proseguire la sequenza dei numeri di ombrelloni creando delle nuove zone sempre più grosse con la stessa regola (ovvero con una fila di 4 ombrelloni in più rispetto alla zona precedente). Quanti ombrelloni avrebbe un’ipotetica zona 20? E la zona 100? Questo può portare a cercare una scrittura di tipo pre-algebrico della sequenza dei numeri da trovare.

Distribuiamo la SCHEDA La spiaggia per lavorare sul riconoscimento e sulla descrizione di regolarità in una sequenza di numeri.

Personalmente ho sempre attribuito molta importanza alle strategie, ma forse non l’ho mai esplicitato chiaramente alla classe. Da quando ho iniziato questo percorso, non solo l’ho detto, ma l’ho veramente fatto e una bambina mi ha detto: “Mi piace fare queste cose, perché posso scrivere ciò che penso e non solo quello che vorresti tu”. Ha ragione, anzi ha proprio mille ragioni. Prima, anche quando chiedevo loro di scrivere o parlare liberamente, sotto sotto c’era pur se ben nascosto il desiderio di valutare, di vedere buona parte degli alunni giungere al risultato corretto.Stefania Marruchi, Scuola primaria Don Milani, I. C. Regina Elena, Solaro (MI)

<blockquote>Impariamo ad accettare, apprezzare e valorizzare la varietà degli approcci e dei processi risolutivi proposti. La pluralità delle strategie che possono emergere di fronte a un buon problema dipende anche dalla gestione dell’attività da parte dell’insegnante. In particolare, è importante non suggerire (implicitamente o esplicitamente) modalità privilegiate di affrontare il problema stesso. Le seguenti attività, proposte in maniera aperta, dando tempo e focalizzando l’attenzione sui processi, possono favorire l’emergere di approcci risolutivi diversi e di idee significative, anche parziali. Particolarmente importante&nbsp;in quest’ottica è lo sviluppo di una discussione collettiva a posteriori sui processi attivati.</blockquote>

Nel processo risolutivo interviene l’interpretazione di un testo complesso (con la presenza di un dato numerico non necessario per la risoluzione del problema) nel quale la figura può essere d’aiuto alla comprensione della situazione.&nbsp; Un approccio risolutivo diffuso è quello per prove ed errori, con una differenziazione fra le diverse strategie nella scelta delle prove da fare (e in quelle da scartare):&nbsp;per esempio, si può partire dal 20, ottenuto da 100 diviso 5 (effettivamente il 20 è il numero di ombrelloni della zona 3, che ha la media di ombrelloni di tutte le zone), oppure da un numero iniziale casuale, tipo 10, aggiustato via via a seconda che la somma totale degli ombrelloni ottenuti sia minore o maggiore di 100. Nella discussione finale possiamo stimolare riflessioni su due aspetti importanti: <ul><li style="text-align: justify;">il grado di fiducia rispetto alla soluzione ottenuta (e perché); </li><li style="text-align: justify;">la preferenza rispetto alle diverse strategie emerse nella discussione (e ovviamente perché).</li></ul>

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 Impariamo ad accettare, apprezzare e valorizzare la varietà degli approcci e dei processi risolutivi proposti. La pluralità delle strategie che possono emergere di fronte a un buon problema dipende anche dalla gestione dell’attività da parte dell’insegnante. In particolare, è importante non suggerire (implicitamente o esplicitamente) modalità privilegiate di affrontare il problema stesso.
 
 Le seguenti attività, proposte in maniera aperta, dando tempo e focalizzando l’attenzione sui processi, possono favorire l’emergere di approcci risolutivi diversi e di idee significative, anche parziali. Particolarmente importante in quest’ottica e
 
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Impariamo ad accettare, apprezzare e valorizzare la varietà degli approcci e dei processi risolutivi proposti. La pluralità delle strategie che possono emergere di fronte a un buon problema dipende anche dalla gestione dell’attività da parte dell’insegnante. In particolare, è importante non suggerire (implicitamente o esplicitamente) modalità privilegiate di affrontare il problema stesso.Le seguenti attività, proposte in maniera aperta, dando tempo e focalizzando l’attenzione sui processi, possono favorire l’emergere di approcci risolutivi diversi e di idee significative, anche parziali. Particolarmente importante in quest’ottica è lo sviluppo di una discussione collettiva a posteriori sui processi attivati.

Progetto PROBLEMI AL CENTRO

Iscriviti alla pagina FB “Problemi al centro”&nbsp;per il confronto con tutti i docenti che partecipano al progetto. Buone pratiche, idee e strumenti per la didattica della matematica e del problem solving.

Attività 1

Il problema è utile per introdurre il concetto di divisione, prima di presentare l’algoritmo; oppure, all’inizio della terza, per riprendere l’algoritmo. Distribuiamo la SCHEDA Le figurine di Luca: l’attività può essere proposta individualmente o a coppie.

Le figurine di Luca (Classi 2a e 3a)

Il progetto “Problemi al centro”&nbsp;è a cura di Pietro di Martino e Rosetta Zan.&nbsp;

Un’ulteriore considerazione che potrebbe emergere è che per rispondere si dovrebbe sapere se tra i doppioni di Luca ci sono figurine che si ripetono più volte. Un’osservazione del genere sarebbe preziosa e potrebbe portare ad aggiungere informazioni al testo o a provare a risolvere il problema ipotizzando i diversi scenari.

SCHEDE&nbsp;|&nbsp;DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA -&nbsp;DDI

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Le figurine di Luca</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda2" href="#scheda2">SCHEDA La spiaggia</a></li></ul>

Attività

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att1" href="#att1">Le figurine di Luca (Classi 2a e 3a)</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att2" href="#att2">La spiaggia (Classe 5a)</a></li></ol>

Valorizzare la varietà

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