Millanta, filastrocche e animali a volontà!

Elogio dello zerbino

Guarda che faccia!

Ascoltiamo e raccontiamo

Un libro per amico

Come e perché scriviamo

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 Rinnoviamo il rituale dell’appello con un gioco in cui ripercorrere i nostri vissuti nel percorso da casa a scuola.
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 Proponiamo un’attività in modalità
 
 role-playing
 
 e iniziamo noi a raccontare, riepilogando il nostro passag
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Rinnoviamo il rituale dell’appello con un gioco in cui ripercorrere i nostri vissuti nel percorso da casa a scuola.
Proponiamo un’attività in modalità role-playing e iniziamo noi a raccontare, riepilogando il nostro passaggio dall’ambiente domestico a quello scolastico, in modo da fornire un canovaccio esperienziale che i piccoli possano prendere come spunto.
Diamo la parola alle bambine e ai bambini, mentre noi ci disponiamo sullo sfondo, pronti a sostenere momenti di impasse e difficoltà a esporsi:
	– con semplici materiali dalla valenza simbolica (una sedia a simulare la macchina dei genitori; stoffe, cappelli, un ombrello per coprirsi nei giorni di pioggia, tazze e piattini per una colazione al volo, un cucchiaino per lo sciroppo del mattino…);
	– rispecchiamo i loro discorsi per aiutarli a portare a termine il racconto evitando di suggerire o sostituirci a loro. Lasciamo sempre che siano loro a stabilire come e quanto vogliono riportare del loro spazio personale; supportiamo solo se richiesto (“Posso fare io la mamma che saluta il bambino e tu la maestra che lo accoglie nel salone.”);
Manteniamo fermi i tempi dell’attività, pochi minuti per ciascun intervento, e le modalità, 4-5 bambini al giorno, così da permettere un’equa turnazione settimanale.
Disponiamo i materiali utilizzati in una cesta a disposizione dei bambini, affinché possano giocarci anche in altri momenti e in autonomia.

 


Sosteniamo questa competenza valorizzando i rituali dedicati alla libera espressione e all&rsquo;auto-narrazione; con l&rsquo;aiuto della musica promuoviamo interazioni positive per accrescere il senso del gruppo; stimoliamo l&rsquo;ascolto e la comprensione attraverso semplici pratiche derivate dal teatro Kamishibai.

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Sosteniamo questa competenza valorizzando i rituali dedicati alla libera espressione e all’auto-narrazione; con l’aiuto della musica promuoviamo interazioni positive per accrescere il senso del gruppo; stimoliamo l’ascolto e la comprensione attraverso semplici pratiche derivate dal teatro Kamishibai.
 


ATTIVIT&Agrave; 1

Foto del nido comunale &quot;Le Rondini&quot;, Pelago (FI)

Foto del nido comunale "Le Rondini", Pelago (FI)


Racconti mattutini

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Anni 2-3: IL S&Eacute; NEL GIOCO ESPRESSIVO

 
Anni 2-3: IL SÉ NEL GIOCO ESPRESSIVO


<ol>
	<li class="heading5">Racconti mattutini</li>
	<li class="heading5">Conte, canti, dialoghi danzati</li>
	<li class="heading5">Il nostro teatrino Kamishibai</li>
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ANNI 2-3: Il S&Eacute; NEL GIOCO ESPRESSIVO

L&rsquo;INSEGNANTE

IL BAMBINO

Con quali strategie/metodologie:

progetta strategie esplorative e ludiche; propone stimoli e materiali sulla base delle esigenze variamente espresse dai bambini; osserva i comportamenti, documenta le esperienze, prende nota dei cambiamenti e dei piccoli traguardi individuali.

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Come riflette sull&rsquo;esperienza: 

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	<li class="heading5">valuta i livelli di partecipazione dei bambini;</li>
	<li class="heading5">verifica l&rsquo;aderenza delle proposte ai diversi bisogni di crescita presenti nel gruppo;</li>
	<li class="heading5">riflette sul proprio ruolo di mediatore nelle attivit&agrave;;</li>
	<li class="heading5">valuta la pertinenza dei suoi interventi e le modalit&agrave; per migliorare il suo essere a supporto laddove emergono difficolt&agrave;.</li>
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Che cosa fa:

racconta di s&eacute;, partecipa al canto e alla danza, ascolta e narra; esprime bisogni, emozioni, pensieri.

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Che cosa impara:

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	<li class="heading5">racconta ed esercita l&rsquo;autonarrazione;</li>
	<li class="heading5">ascolta e comprende brevi messaggi;</li>
	<li class="heading5">si muove nello spazio assecondando il ritmo e la melodia;</li>
	<li class="heading5">sviluppa la capacit&agrave; di leggere immagini.</li>
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Come riflette sull&rsquo;esperienza:

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	<li class="heading5">capisce nel mettersi in gioco che deve lasciare spazio anche agli altri;</li>
	<li class="heading5">osserva e commenta tracce dei racconti propri e dei compagni.</li>
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Un rituale per raccontarsi

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