Come si progetta la “scuola più bella del mondo”?

A come ambiente. Dizionario del nido

Il "bene comune" delle professionalità educative

Vogliamo raccontare l’esperienza del nostro cambiamento verso un nuovo modo di vivere lo spazio sezione, consapevoli dell’importanza del collegamento fra il nido e la scuola dell’infanzia come ambienti di vita nei quali i bambini vivono quotidianamente esperienze significative.Abbiamo&nbsp; partecipato alla formazione proposta dalla conferenza zonale zero-sei della Piana di Lucca scegliendo il percorso&nbsp; sulla strutturazione degli spazi e sulla proposta dei materiali che ci ha consentito di riflettere e di confrontarci con l'esperienza del nido. Porre attenzione alla continuità con il nido è stato importante nell’ottica di riuscire a predisporre un ambiente vicino a quello nel quale i bambini avevano già vissuto permettendogli quindi di trovare una continuità rasserenante.A partire da questa formazione abbiamo iniziato a mettere in atto alcuni accorgimenti che ci sono sembrati significativi comprendendo l’importanza di proporre uno spazio pensato ed organizzato con cura e allestito con caratteri di semplicità, accoglienza,&nbsp; bellezza ed equilibrio estetico.Il cambiamento ha riguardato come prima cosa il materiale andando ad eliminare oggetti, giochi e tutto ciò che appesantiva lo spazio sezione arrivando quindi a quella leggerezza che ad oggi possiamo dire di respirare in sezione.Ci hanno accompagnato interrogativi e riflessioni&nbsp; “ci piacerebbe vivere questo spazio?” oppure “questo materiale&nbsp; stimola interesse? invoglia ad utilizzarlo?”. Cosi è iniziata la nostra storia, fatta di continuo confronto, di suggerimenti, scoperte e conquiste, ma soprattutto di grandi soddisfazioni a partire dagli sguardi e dalle azioni dei bambini, entusiasti di scoprire nuovi modi di giocare e di sperimentare.Dalla plastica al legnoVia tutto quello che era di plastica, via le cose un po’ rotte e poco attraenti, via tutto quello che era onestamente troppo. E allora avanti con i blocchi di legno, le cortecce, le pigne, i rami e i tronchetti insieme agli animali. La nostra prima pedana, costruita da un papà, ha fatto l’ingresso nella sezione prendendosi lo spazio che meritava, alla vetrata che dà sul giardino e guarda al bosco. Abbiamo creato una vasca di legno che riempiamo con materiale naturale diverso e dove i bambini allestiscono il loro gioco con gli animali costruendo tane, immaginando foreste, dando a questi&nbsp; piccoli animali un habitat più naturale con foglie di autunno, sassi e cortecce, muschio e tronchi.La cucina… quella veraAbbiamo sostituito quello che avevamo in cucina, nell’angolo del gioco simbolico, con oggetti della vita quotidiana, pochi ma veri:&nbsp; bicchierini e tazzine di porcellana, pentolini, moka, macinino, cucchiaini di ferro e taglieri di legno.La biblioteca in sezioneDa una scatola di legno con i libri buttati dentro quasi a caso e impossibili da scegliere, siamo passati ad una piccola libreria a tasca, una vecchia valigia e una panchetta. Pochi libri ma belli, interessanti e stimolanti. In alto una mensola per il libri speciali, quelli importanti, da leggere insieme alle insegnanti.Arrivederci cattedraContro lo stereotipo che la cattedra fa scuola, fa importanza e fa maestra, noi l’abbiamo semplicemente eliminata dando valore allo spazio allestito e vissuto dai bambini.La Bacheca e le immagini delle famiglieCon uno sguardo al nido abbiamo deciso di costruire una bacheca per le famiglie che rappresenta la nostra nuova idea di fare scuola ed un’occasione per comunicare attraverso frasi, poesie, piccole attenzioni dedicate anche all’adulto.Il quadro delle famiglie era una delle cose che più ci aveva colpito nella visita ai nidi: la famiglia sempre con il bambino a scuola, i suoi affetti dentro una foto che li coccola e li sostiene quando ne hanno bisogno. Si siedono e danno i baci alla mamma, qualcuno ci parla, mostrano ai compagni i fratelli e gli animali che hanno a casa. Anche questo è un segno di attenzione e affetto che vogliamo offrire ai bambini,&nbsp; è una continuità con il nido.Lo spazio che è nato ha assunto per noi un significato importante: è divenuto accogliente, luminoso, riposante per gli occhi e per il cuore, uno spazio inclusivo perché caratterizzato dalla possibilità per tutti di trovare un proprio angolo o un&nbsp; oggetto di interesse per&nbsp; sperimentare con le proprie caratteristiche e potenzialità.Ecco cosa accade, come ci ha detto Loris Malaguzzi “se l'occhio salta il muro”. Giulia Rivieri,&nbsp; Piera Giusti, Claudia TambelliniScuola dell’infanzia di Badia di Cantignano, Lucca

“Se l'occhio salta il muro”: modificare lo spazio tra nido e scuola infanzia