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Esami universitari

Scuola dell'Infanzia, le riflessioni di Antonella Santi

Riflettiamo nel gruppo di lavoro sull’esperienza con le famiglie e creiamo un poster nel quale annotiamo buone pratiche che hanno sostenuto relazioni più virtuose e il coinvolgimento dei genitori. Per esempio, vediamo insieme parole-chiave che emergono. Usiamole per dare forma a un nuovo progetto partecipato. LE PAROLE DELLA PARTECIPAZIONE<ul><li style="text-align:justify">Reciprocità e benessere – organizziamo momenti di lettura di albi illustrati che usiamo come testi stimolo per riflettere insieme e scambiare conoscenze sull’infanzia e sui figli.</li><li style="text-align:justify">Documentazione attiva – creiamo occasioni ricorrenti, in cui condividere con le famiglie ciò che si fa e come lo sì fa. Coinvolgiamole nella realizzazione di fotografie, filmati e mostre dei lavori dei bambini. </li><li style="text-align:justify">Impegno nel territorio - facciamo un lavoro quotidiano per pensare a una scuola innovativa, che comprenda la propria precarietà e ri-conosca nel territorio un abituale prolungamento di sè: musei e biblioteche, gli ambienti naturali, i luoghi della cultura e del paesaggio, divengono aule a cielo aperto e spazi di educazione, di conoscenza e di cittadinanza.&nbsp; </li></ul> L’ALLEANZA CON LA FAMIGLIAAbbiamo capito quanto sia importante condividere la responsabilità educativa. C’è una circolarità che ci lega nelle relazioni di apprendimento reciproco tra scuola e famiglia. Abbiamo osservato situazioni di vulnerabilità e di forza, che a poco a poco ci hanno fatto comprendere meglio la comunità delle famiglie con i loro bambini. Come continuare a rigenerare questa alleanza tra noi? <ul><li style="margin-left:16px; text-align:justify">proviamo curiosità per l’altro apprezzando ogni famiglia con lo sguardo dell’empatia; </li></ul><ul><li style="margin-left:16px; text-align:justify">attiviamo un dialogo aperto, che promuova domande sganciate dalla formulazione di giudizi&nbsp; sulle persone, puntiamo piuttosto sulla fiducia e l’affidamento reciproco; </li><li style="margin-left:16px; text-align:justify">predisponiamo incontri, sia in presenza che on line. Facilitiamo i genitori nella conciliazione tra lavoro, tempo della cura dei figli e tempo libero;</li><li style="margin-left:16px; text-align:justify">mettiamo in contatto i genitori tra loro, creando occasioni per condividere problemi e riflessioni sulla cura dei figli; </li><li style="margin-left:16px; text-align:justify">offriamo occasioni di cittadinanza attiva, per esempio, attraverso la partecipazione ai progetti di scuola all’aperto e collaborazioni con il territorio.</li></ul>

Riflettiamo nel gruppo di lavoro sull’esperienza con le famiglie e creiamo un
 
 poster
 
 nel quale annotiamo buone pratiche che hanno sostenuto relazioni più virtuose e il coinvolgimento dei genitori. Per esempio, vediamo insieme
 
 parole-chiave
 
 che emergono. Usiamole per dare forma a un nuovo progetto partecipato.
 
 
 
 
 


 


 
 
 
 
 
 
 LE PAROLE DELLA PARTECIPAZIONE
 
 
 
 
 
 

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 <li style="text-align:justify">
 
 
 
 
 
 
 Reciprocità e benessere
 
 
 
 
 
 – organizziamo momenti di lettura di albi illustrati che usiamo come testi stimolo per riflettere insieme e scambiare conoscenze sull’infanzia e sui figli.
 
 
 
 
 
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 Documentazione attiva
 
 
 
 
 
 – creiamo occasioni ricorrenti, in cui condividere con le famiglie ciò che si fa e come lo sì fa. Coinvo
 
 
 
 
 
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Riflettiamo nel gruppo di lavoro sull’esperienza con le famiglie e creiamo un poster nel quale annotiamo buone pratiche che hanno sostenuto relazioni più virtuose e il coinvolgimento dei genitori. Per esempio, vediamo insieme parole-chiave che emergono. Usiamole per dare forma a un nuovo progetto partecipato.LE PAROLE DELLA PARTECIPAZIONEReciprocità e benessere – organizziamo momenti di lettura di albi illustrati che usiamo come testi stimolo per riflettere insieme e scambiare conoscenze sull’infanzia e sui figli.Documentazione attiva – creiamo occasioni ricorrenti, in cui condividere con le famiglie ciò che si fa e come lo sì fa. Coinvolgiamole nella realizzazione di fotografie, filmati e mostre dei lavori dei bambini. Impegno nel territorio - facciamo un lavoro quotidiano per pensare a una scuola innovativa, che comprenda la propria precarietà e ri-conosca nel territorio un abituale prolungamento di sè: musei e biblioteche, gli ambienti naturali, i luoghi della cultura e del paesaggio, divengono aule a cielo aperto e spazi di educazione, di conoscenza e di cittadinanza.  L’ALLEANZA CON LA FAMIGLIAAbbiamo capito quanto sia importante condividere la responsabilità educativa. C’è una circolarità che ci lega nelle relazioni di apprendimento reciproco tra scuola e famiglia. Abbiamo osservato situazioni di vulnerabilità e di forza, che a poco a poco ci hanno fatto comprendere meglio la comunità delle famiglie con i loro bambini.Come continuare a rigenerare questa alleanza tra noi? proviamo curiosità per l’altro apprezzando ogni famiglia con lo sguardo dell’empatia; attiviamo un dialogo aperto, che promuova domande sganciate dalla formulazione di giudizi  sulle persone, puntiamo piuttosto sulla fiducia e l’affidamento reciproco; predisponiamo incontri, sia in presenza che on line. Facilitiamo i genitori nella conciliazione tra lavoro, tempo della cura dei figli e tempo libero;mettiamo in contatto i genitori tra loro, creando occasioni per condividere problemi e riflessioni sulla cura dei figli; offriamo occasioni di cittadinanza attiva, per esempio, attraverso la partecipazione ai progetti di scuola all’aperto e collaborazioni con il territorio.

Scuola distribuita tra famiglia e territorio

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