E l’albero era felice

La scuola inclusiva, un secolo fa

Risorse plurilingui per sviluppare e mantenere la lingua madre

Ripensiamo l'accoglienza

Muoviamo i primi passi

Il dettato ortografico

Sosteniamo i nostri figli affinch&eacute; non sostituiscano definitivamente la lingua d&rsquo;origine con la lingua dominante e non sciolgano mai il legame con le radici linguistiche e con la propria storia. La strada da percorrere &egrave; quella del bilinguismo &ldquo;additivo&rdquo;, come indica lo studioso canadese W.E. Lambert, che vede aggiungere una seconda lingua al proprio repertorio senza per questo perdere familiarit&agrave; e fluenza nella lingua materna.

Per concludere, pur essendo la lingua con la quale siamo nati e cresciuti, anche la lingua madre ha bisogno di essere curata, coltivata, sviluppata, celebrata. Essa non ostacola i successivi apprendimenti di una seconda o terza lingua, bens&igrave; apre a nuovi linguaggi, nuove competenze, pi&ugrave; opportunit&agrave;. Impegniamoci, dunque, tutti i giorni a preservarla attraverso letture, narrazioni, canzoni, ascolto di programmi televisivi, periodi di vacanza nel paese di origine, corsi di L1, visione di film e video.

Cari genitori, lasciate ai vostri figli la preziosa eredit&agrave; della vostra lingua e cultura di origine: ve ne saranno grati.

Lingua madre in pericolo

&ldquo;Nella migrazione, vi &egrave; il rischio di crescere con poche storie&rdquo;

Ci sono alcuni segnali di avvertimento che indicano che la lingua madre &egrave; in pericolo. Per esempio, nelle telefonate con i propri cari, lasciati nel paese di origine, ci si trova a porre una domanda a dir poco imbarazzante: &rdquo;Come si dice in rumeno?&rdquo; Cos&igrave; inizia la prima fase di perdita: mentre parli con i figli in L1, decidi che una parola in italiano funziona meglio per esprimere il concetto che vuoi trasmettere, perch&eacute; nella tua lingua non c&rsquo;&egrave; un termine che renda perfettamente l&rsquo;idea, oppure non lo trovi e non hai voglia di perdere tempo per ricordarlo.

Con il passare del tempo, non riesci pi&ugrave; a fare un discorso intero nella prima lingua e ti servi della lingua seconda per costruirlo. Inoltre, tutte le volte che mandi una mail, scrivi un post, un messaggio in lingua madre si insinua il dubbio che la formulazione non sia del tutto corretta. Proprio come succede quando scrivi in una lingua straniera!

La consapevolezza che stai perdendo la lingua materna arriva brutalmente quando provi a tradurre un documento dall&rsquo;italiano e ti accorgi che serve un traduttore online! Proseguendo si rischia la situazione di &ldquo;semilinguismo&rdquo;, termine che indica, in maniera provocatoria, una padronanza ridotta delle due lingue: la prima la si dimentica, la seconda non si riuscir&agrave; mai ad acquisirla interamente, soprattutto se la si studia in et&agrave; adulta e in contesti informali.

A chi ha vissuto i segnali di perdita sopra descritti, mi preme ricordare che i genitori sono i primi responsabili della trasmissione e del mantenimento della lingua madre; per questo &egrave; necessario tenerla viva,&nbsp; farla ascoltare, parlare e amare dai bambini.

Conservare la lingua madre non &egrave; un processo cos&igrave; naturale e automatico come sembra, bens&igrave; un impegno di tutti i giorni per chi vive in un contesto in cui essa non si parla, che richiede un intervento consapevole e delle azioni per mantenerla viva, per evitarne la perdita.

Le persone che arrivano in Italia con un progetto di vita spendono tutte le energie per imparare la lingua del posto perch&eacute; la spinta per riuscire a comunicare e a integrarsi &egrave; molto forte. Cos&igrave; ci si trova a parlare la seconda lingua anche quando non &egrave; strettamente necessario, quando si &egrave; in un gruppo di connazionali, addirittura a cena con i parenti o con i propri figli. La fretta di imparare la nuova lingua &egrave; spesso accompagnata da una minore attenzione alla propria lingua che lentamente si ritrae e rischia di fossilizzarsi, fino a diventare solo una lingua orale.

I nostri figli sono molto esposti al bilinguismo &ldquo;sottrattivo&rdquo; a causa&nbsp; dello scarso prestigio di cui godono le lingue madri e delle pressioni socioculturali. Al riguardo, nel manifesto <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/un-manifesto-15-lingue-dare-voce-alle-storie-di-tutti" target="_blank">Mamma Lingua. Storie per tutti, nessuno escluso</a>, Graziella Favaro afferma:

Come sostenere il bilinguismo

Plurilinguismo a scuola: “Cari genitori, raccontate nella vostra lingua...”

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