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Parole al centro - Plurilinguismo e Italiano L2
“Tutti gli usi della parola a tutti. Non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo”. (G. Rodari)

Le parole per dire e per dirsi, le parole per imparare e per definire; le parole per esprimere emozioni e dare voce ai pensieri: da sempre la parola/le parole, la lingua/le lingue sono il centro e il cuore dei percorsi di apprendimento e dei progetti educativi.
Tutti gli usi della parola a tutti: l’auspicio di Gianni Rodari bene esprime il senso e il traguardo del nuovo Progetto di Giunti Scuola “Parole al centro”, dove tutti esprime sia la multiformità negli usi delle parole che la pluralità e l’inclusione dei parlanti.
Una classe è come una melagrana
La pluralità è forse il tratto che oggi descrive le nostre scuole. Una classe è come una melagrana, un microcosmo che ha una fisionomia e un ritmo propri ma che è anche composto da storie differenti. E alle caratteristiche diverse che connotano le comunità/classe si sono aggiunte quelle linguistiche.
La diversità linguistica è infatti sempre più diffusa e anche l’italiano assume volti differenti ed è, per i nuovi parlanti, lingua seconda, lingua filiale, lingua adottiva... In classe, accanto a bambini e bambine italofoni, vi è chi sta per iniziare il suo viaggio dentro l’italiano e chi ha già acquisito la nostra lingua. Spesso poi a casa bambini e bambine non italofoni comunicano in lingua materna e questa può avere in comune con l’italiano l’alfabeto neolatino oppure essere diversa.
Le parole al centro
Il progetto di Giunti Scuola considera l’eterogeneità delle classi come un tratto diffuso e pone al centro due temi: l’italiano come seconda lingua e l’educazione plurilingue.
Insegnare l’italiano come seconda lingua è un percorso delicato e complesso. È diventato ormai parte dei compiti “ordinari” dei docenti ed è alla base della riuscita scolastica, tanto più oggi dopo alcuni anni di emergenza sanitaria. Per quanto riguarda l’educazione plurilingue, il progetto propone sollecitatori per rilevare le biografie linguistiche e le caratteristiche multilingui delle classi e per riconoscere e valorizzare tutte le lingue. Il multilinguismo è una delle otto competenze chiave individuate dal Consiglio Europeo per l’apprendimento permanente ovvero per quel “bagaglio” di base di una cittadinanza attiva: le lingue che ci portiamo dentro, anzi che ci contengono dentro di sé, come scriveva Italo Calvino.
Il programma
Appuntamenti di formazione e approfondimento seguiti da workshop per mettere in pratica quanto proposto, con tanti materiali da utilizzare.
Fine ottobre: evento di apertura a cura di Graziella Favaro
Fase 1: novembre-febbraio
- “Italiano L2”
- “Educazione plurilingue”
Fase 2: marzo-aprile
- “Italiano L2”
- “Educazione plurilingue”
Maggio: evento di chiusura
Team di lavoro: Graziella Favaro con Valentina Carbonara, Stefania Ferrari, Maria Frigo, Angela Maltoni, Sandra Martini, Alan Pona