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"Non è giusto!"

In che modo i bambini vivono ingiustizie o atti sentiti come tali a scuola, e in specie da parte degli insegnanti? E quale può essere il ruolo del maestro nella costruzione di un adeguato rapporto con i concetti di "equità" e "autorità istituzionale"?

di Adriana Molin20 febbraio 20123 minuti di lettura
"Non è giusto!" | Giunti Scuola

"Non è giusto!". Ecco quello che ha detto Andrea, classe terza, alla sua maestra, dopo aver ricevuto un voto non “meritato”. Si era impegnato e si aspettava che l’insegnante riconoscesse il suo sforzo. Invece è accaduto esattamente il contrario: il suo compagno di banco ha ricevuto un voto migliore del suo, nonostante fosse stato aiutato.

La convinzione di non essere stato trattato in modo equo ha scatenato in Andrea un forte senso


Scuola primaria

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