Come relazionarci con le famiglie?

Il punto di partenza: i bambini

I rituali del mattino

chiara per cancellare

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

<h2>
 <strong>
  Un gesto che cambia la relazione
 </strong>
 <br/>
</h2>
<p>
 Mi è capitato, anni fa, di avere in classe un bambino, lo chiameremo Giovanni, che non rispondeva mai alle domande. Silenzioso, timido, sembrava non voler partecipare alle attività. Un giorno, durante un laboratorio, proposi di leggere ad alta voce una breve poesia e chiesi: “Chi vuole legge
</p>

Un gesto che cambia la relazione
 
Mi è capitato, anni fa, di avere in classe un bambino, lo chiameremo Giovanni, che non rispondeva mai alle domande. Silenzioso, timido, sembrava non voler partecipare alle attività. Un giorno, durante un laboratorio, proposi di leggere ad alta voce una breve poesia e chiesi: “Chi vuole leggere oggi?”. Giovanni alzò la mano appena, quasi per sbaglio. Lo guardai negli occhi e risposi: “Mi fido di te”. Fu un attimo. Gli altri bambini si zittirono. Giovanni prese il foglio, tremava un po’, ma lesse. E lesse tutto. Quel giorno non abbiamo solo letto una poesia. Abbiamo costruito un’alleanza.


<p>C&#39; &egrave; un gesto che precede ogni insegnamento: &egrave; il gesto invisibile del fidarsi. Lo compiamo spesso senza accorgercene: ci fidiamo che le bambine e i bambini possano capire, collaborare, migliorare. La fiducia &egrave; un atto educativo potente, che pu&ograve; trasformare l&rsquo;ambiente scolastico in uno spazio di crescita autentico.&nbsp;</p>


C' è un gesto che precede ogni insegnamento: è il gesto invisibile del fidarsi. Lo compiamo spesso senza accorgercene: ci fidiamo che le bambine e i bambini possano capire, collaborare, migliorare. La fiducia è un atto educativo potente, che può trasformare l’ambiente scolastico in uno spazio di crescita autentico. 


Mi fido di te

Dove trovi questo contenuto